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Flash news

L’opposizione chiede una seduta urgente

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Dodici consiglieri comunali, cioè tuta l’opposizione al completo, hanno firmato una richiesta di convocazione urgente entro il 19 Gennaio del consiglio comunale.

Pronto un atto in cui si evidenzia che il consiglio non ha alcuna responsabilità.

“Noi la seduta consiliare vogliamo che si celebri il 19 – dice Totò Scerra componente della commissione bilancio – per prendere atto che non abbiamo nè uno strumento finanziario da esaminare nè la delibera dei correttivi. Il consiglio nè ha creato questa situazione nè può correggerla”.

Il sindaco se la prende con i suoi predecessori e la burocrazia, il consiglio con il sindaco, giunta e burocrazia ma tra uno scaricabarile e l’altro manca la soluzione per portare in sicurezza i conti del Comune.

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Attualità

Una scuola di Gela una di Caltanissetta perdono l’autonomia

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Non ci sono state sorprese per la provincia di Caltanissetta rispetto alle notizie diffuse nelle settimane scorse dopo la conferenza dei servizi regionale: nel decreto sul piano di dimensionamento scolastico firmato il 23 dicembre dall’assessore Turano e pubblicato oggi sono due le scuole nissene che perdono l’autonomia. Le stesse che l’anno scorso sono state salvate da una deroga.

A Gela l’Istituto Sturzo viene accorpato all’ITT ” Morselli” mentre a Caltanissetta l’Istituto Di Rocco si fonde con il Galilei.

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Attualità

Approvato piano dimensionamento scolastico

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Approvato dall’assessorato regionale dell’Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026. Secondo il decreto firmato dall’assessore Mimmo Turano, sono 23 le istituzioni scolastiche che, nel rispetto di quanto previsto dalle norme nazionali, sono state soppresse in tutta l’Isola: cinque nella città di Palermo, quattro a Catania, tre a Messina, tre ad Agrigento, due a Caltanissetta, due a Siracusa, due a Trapani, una a Ragusa e una a Enna.

«Il Piano di dimensionamento scolastico – dice Turano – non è un provvedimento contro qualcuno, ma per il futuro della scuola. Comprendiamo le preoccupazioni espresse da alcuni istituti e da alcuni sindaci, ma ogni scelta è stata fatta con equilibrio e nell’interesse collettivo. Ottimizzare la rete scolastica, infatti, significa valorizzare la continuità educativa, tutelare i piccoli comuni e riorganizzare gli istituti nei grandi centri urbani, per costruire una scuola più moderna e inclusiva, capace di rispondere alle sfide di oggi e di domani».

Il documento, che è già stato condiviso dal ministero dell’Istruzione, punta soprattutto sulla “verticalizzazione” delle direzioni didattiche (primarie) e delle scuole secondarie di primo grado (medie) in istituti comprensivi; questo ha portato alla soppressione delle rimanenti quattro direzioni didattiche presenti a Palermo e delle tre ancora presenti su Catania e provincia. Rispettato anche il principio per cui si mantengono i presidi scolastici autonomi se unici nei territori comunali montani o insulari. 

Il Piano di dimensionamento è stato redatto tenendo conto di determinate condizioni come il numero degli alunni, la disponibilità di locali idonei e i limiti in materia di dotazione organica del personale dirigenziale (dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi).

Il decreto dell’assessore con il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026, con il dettaglio per provincia, è pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana ed è consultabile a questo link.

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Attualità

Un fondo da 58mln per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza

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Circa 58 milioni di euro per l’inserimento lavorativo delle donne in situazione di svantaggio e vittime di violenza. L’assessorato regionale al Lavoro ha pubblicato il bando “Occupazione Donna”, a valere sul programma Fse+ 2021-2027, che prevede un contributo erogato alle associazioni temporanee di scopo o di imprese per interventi che favoriscano l’introduzione delle donne nel mercato del lavoro, attraverso orientamento specialistico, formazione mirata (certificazione linguistica, informatica e attestato per sicurezza sul lavoro), tirocinio, supporto per la creazione di azienda o inserimento lavorativo.

«Questa iniziativa, fortemente voluta dal governo Schifani, è un significativo passo verso il miglioramento della condizione lavorativa delle donne in Sicilia – dichiara l’assessore Nuccia Albano -. Promuovendo l’occupazione femminile, si mira a creare un ambiente in cui le donne possano non solo trovare lavoro, ma anche costruire una vita più sicura e indipendente. Forniamo, inoltre, alle donne vittime di violenza un altro strumento attraverso cui affrancarsi dai casi di maltrattamenti domestici. Un aiuto concreto per chi vuole riprendere in mano la propria vita, mettendo anche al sicuro i propri figli».

Il bando è destinato alle donne tra i 18 e i 56 anni compiuti, disoccupate e non occupate; donne inserite (o che lo abbiano superato) nel percorso di accompagnamento all’uscita dalla condizione di vittima di violenza e identificate attraverso la procedura attivata dai Centri antiviolenza.

Tra i requisiti necessari occorre essere: residenti o domiciliate sul territorio regionale da almeno sei mesi al momento della pubblicazione del bando; in possesso di cittadinanza italiana oppure essere donne extra comunitarie; iscritte presso un Centro per l’impiego della Regione Siciliana.

Successivamente il dipartimento Lavoro provvederà a comunicare le modalità di presentazione delle istanze su sistema informatico

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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