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Schifani incontra il ministro per gli affari regionali Calderoli

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Il governatore siciliano e la giunta regionale hanno ricevuto a Palazzo d’Orleans il ministro per gli Affari regionali Calderoli.

Al centro dell’incontro, definito da Schifani «costruttivo, sereno e di grande cordialità», sono stati affrontati i temi dell’autonomia differenziata, dell’insularità della Sicilia e del ritorno all’elezione diretta per le Province.

Dopo un breve incontro bilaterale, presidente e ministro si sono confrontati, per quasi due ore, con la giunta regionale. «Un incontro costruttivo, sereno e di grande cordialità – sottolinea il governatore Schifani – che mi dispiace si sia tenuto solo ora a causa del ritardo nell’insediamento della giunta».
   

Sul tema dell’autonomia differenziata, Schifani e Calderoli hanno concordato sul fatto che «la Costituzione va attuata in toto con serietà, equilibrio e buon senso». Il ministro ha annunciato che dal primo gennaio si è insediata un’apposita Cabina di regia che entro un anno dovrà arrivare alla definizione dei Lep, dei costi e dei fabbisogni standard per poter dare attuazione agli articoli 116 e 117 della Carta costituzionale. Sono già diverse, infatti, le Regioni a statuto ordinario che hanno chiesto un ampliamento delle proprie competenze legislative in 23 materie molto rilevanti. 
 
Calderoli ha comunque garantito che la scadenza del prossimo 31 dicembre non è perentoria, «ma è importante – ha detto il titolare del dicastero delle Autonomie – che si inizi a lavorare e, se necessaria, verrà concessa una deroga per completare l’iter di attuazione».
  

Per quanto riguarda il riconoscimento delle condizioni di insularità della Sicilia, dopo l’inserimento in Costituzione avvenuto qualche mese fa, Schifani ha sottolineato l’importanza di dare concretezza alla norma. Il ministro, dal canto suo, si è detto favorevole, annunciando l’approvazione di un’apposita legge di attuazione che consenta di dare corso a quanto previsto dalla norma costituzionale.
  

Identità di vedute, tra Schifani e Calderoli, anche sulla modifica della Legge Delrio che ha cancellato le Province. “Bisogna ritornare – evidenzia il presidente della Regione – all’elezione diretta dei presidenti e dei consigli provinciali, ridando la parola ai cittadini, ma nel contempo definendo funzioni e risorse per gli ex enti intermedi”.

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Attualità

Quattro modelle gelesi alla finale mondiale di The look of the year

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Sono quattro le modelle gelesi protagoniste della finale mondiale di The look of the year, che si tiene da ieri fino a giovedì 13 marzo all’Ariston di Sanremo. Si tratta delle giovani Marika Ascia, Theodora Catalano, Jouhara Elouazzani e Letizia Giarrizzo: hanno conquistato il pass per la finalissima durante la finale nazionale, tenutasi al Nu Levante di Catania.

Con la loro bellezza ed il loro talento, sfileranno anche in occasione dell’ultimo atto della competizione di eccellenza nel mondo del fashion. Direttore nazionale di The look of the year è il gelese Mario D’Ovidio, che guida per il quarto anno consecutivo l’evento in Italia.

(Nella foto il direttore nazionale D’Ovidio con le quattro finaliste gelesi)

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Cronaca

Sequestrate le cartelle cliniche: per il piccolo Loris si attende l’autopsia

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Si attende che venga effettuata l’autopsia per la restituzione ai familiari della salma del piccolo Loris Rodoti di 9 anni, vittima a gennaio di un incidente stradale. Il piccolo Loris era stato ricoverato in un ospedale a Catania e dopo oltre un mese dimesso. Tornato a casa a Gela sembrava che stesse meglio e invece non è andata così.

Trasportato al Vittorio Emanuele di Gela e poi a Palermo è deceduto qualche giorno dopo. All’indagine sull’incidente stradale a Settefarine (investito da un’auto guidata da una donna mentre lui era con la bicicletta) potrebbe aggiungersi quella sulle cause della morte.

I familiari distrutti chiedono la verità. Sono state sequestrate le cartelle dei tre ospedali in cui Loris è stato ricoverato per capire se è stato curato adeguatamente e quali sono state le cause del decesso. Un dramma che ha sconvolto l’intera città che piange la scomparsa del piccolo Loris.

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Attualità

“Donna che Dona”, tante donatrici alla Fidas. Emmanuello: “Grande senso civico dimostrato”

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Successo dell’iniziativa proposta dalla Fidas Gela in occasione dell’8 marzo: “Donna che Dona” ha visto un’ottima partecipazione di donatrici. Presso l’Unità di Raccolta di via degli Appennini, è stato registrato l’afflusso di persone pronte a fare la differenza, dando il loro contributo concreto alla causa della donazione di sangue. In particolare, per questa occasione, le donne hanno risposto con entusiasmo all’invito a partecipare, dimostrando ancora una volta il loro impegno nella cura degli altri e nella solidarietà.

L’iniziativa, che ha avuto come obiettivo sensibilizzare la comunità sull’importanza della donazione di sangue, ha visto il coinvolgimento di molte donne, che con un semplice gesto hanno contribuito a salvare vite umane. La giornata è stata un omaggio alla forza e generosità femminile, un esempio di come il volontariato e la solidarietà possano unire le persone in nome del bene comune.

Complessivamente sono state registrate 31 presenze: 25 donazioni, 5 pre-donazioni ed 1 controllo. “Sono felice dell’andamento della giornata – commenta il presidente di Fidas Gela, Enzo Emmanuello – e soprattutto della dimostrazione di grande attaccamento e senso civico dimostrato dalle donne presenti, per un gesto importante quale la donazione di sangue. L’augurio è che questo esempio possa portare tanta altra gente ad avvicinarsi alla nostra realtà”.

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