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Un altro ‘pezzo’ della cultura di Gela se ne va col Prof. Romano

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Un altro pezzo della cultura di Gela se ne va; la cultura intimistica, quella che non si mostra, che sa di non sapere come il maestro Socrate e che non si palesa per ottenere consensi dagli uomini come è ormai consuetudine. La cultura didattica che viene inoculata finemente nelle menti giovani e fresche: gli allievi. Quel tipo di cultura se ne va con il Prof. Salvatore Romano che ieri ha reso l’ anima a Dio. Lo ricordano bene le schiere degli alunni che lo rivedono mentre passeggia a testa bassa, ad uso dei peripatetici infervorarsi nell’esporre il pensiero di Giordano Bruno, Fitche, Hegel, Marx e Engels e Marx la sua passione, immerso in un mondo ideale nel tentativo di spiegare quello reale. La sua stessa vita ricalca l’ esperienza di Sant’ Agostino.

Si laurea a Palermo nel giugno del 1966, appena ventitreenne, con 110 e lode. Sessantottino e impregnato di studi speculativi incarnava il personaggio della concretezza del reale di un mondo senza Dio. Fondamentale l’incontro con la moglie Angelica (nomina sent consequentia rerum) innamorata della Trinita’, oltreche’ di lui, che senza filosofia ma con la fede, come Santa Monica lo ha portato alla conversione, cambiando il corso della sua vita. Da allora, e sono passati decenni, la filosofia di vita e il messaggio dei suoi maestri ha cambiato corso benche’ la sua umilta’ sia rimasta immutata.

Ha iniziato l’insegnamento all’istituto magistrale, Liceo classico con la guida del preside Nicolo’ Di Fede, al Liceo scientifico poi e’ tornato ad insegnare al classico fino al pensionamento avvenuto nel 2000. Aveva 80 anni. I funerali si terranno domani nella chiesa del Carmine alle 11, quella stessa chiesa tanto vicina a lui, che ha accolto per anni le sue preghiere.

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Attualità

Crisi idrica: nuova stretta all’erogazione. Suppliscono i pozzi del Nisseno ed ennese

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Palermo – Al via la seconda fase del piano predisposto dall’Autorità di Bacino:
da lunedì riduzione dei prelievi dall’Ancipa
 Siciliacque informa che, come da indicazioni della Cabina di Regia per l’emergenza idrica e dell’Autorità di Bacino della Regione Siciliana, lunedì darà seguito all’ulteriore fase programmata di razionamento dei prelievi d’acqua dalla diga Ancipa, secondo le medesime modalità applicate nella fase precedente.


La riduzione sarà compensata in misura pari a circa il 50% dalle nuove risorse idriche provenienti dai pozzi del Nisseno e dell’Ennese, ripristinati dai rispettivi gestori d’ambito. La misura interesserà Acquaenna, Caltaqua, Consorzio di Bonifica 4 Cl, Consorzio Bonifica 6 En, Comune di Capizzi, Comune di Gangi e altri utenti minori.


Alla luce della programmazione già nota e nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità operative, spetterà ai gestori fornire indicazioni a Siciliacque su come distribuire le riduzioni definite nei punti di consegna presenti sui vari territori.

A Gela invece l’acqua si spreca con ke perdite ed il dissalatore è dismesso da anni.

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Domani ‘La serva padrona’

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Ragusa – Un’atmosfera intima ha abbracciato il pubblico presente ieri sera a cava Gonfalone per la seconda serata del festival Barocco in tutti i sensi.”Bach, father and sons”, il tema della serata, declinato dal Valletta Baroque Ensemble, il ViBE, in formazione quartetto ad accompagnare il pubblico in un tempo morbido e confortevole.

Le ‘incursioni’ profonde de ‘I sonnambuli’ prima, ma anche di Isabella Candeloro e Marco Brugaletta – organizzatori del festival – hanno fornito spunti di riflessione sul senso del tempo e della famiglia, sull’amore incondizionato di un padre per i suoi figli, sul calore di un desiderio da realizzare per dare il senso compiuto ad una perdita inaccettabile.

E poi l’ospite a sorpresa, Gabriele Dovis, la sua paura di morire a 40 anni e 140 chili, il suo percorso di crescita personale e il cambiamento che lo ha portato a correre come testimonial la maratona alle Olimpiadi di Parigi e a promuovere un progetto di inclusione.

Domani sarà una serata leggera e divertente. Il palcoscenico naturale di Cava Gonfalone sarà calcato da artisti, anche questa volta, di fama internazionale.Una tappa di un tour che porta in scena “La serva padrona” di Pergolesi, un intermezzo buffo, che sarà musicalmente narrato dall’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso e che vedrà come interpreti il soprano Minni Diodati, il baritono Roberto Abbondanza e il giovane attore Sergio Del Prato.

Ragusa rientra tra le date di un tour ‘riservato’ a manifestazioni di grande spessore artistico e musicale nel campo della musica barocca. “La serva padrona” ha fatto tappa al Festival di musica antica all’Aventino a Roma, e prima della partenza per Ragusa, gli artisti sono andati in scena a Proceno al festival Itinerari Musicali Francigeni. Al termine della rappresentazione, l’appuntamento con la cena-degustazione curata da Delicatessen.

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La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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