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“Chi pensa a sfiduciarmi è un irresponsabile”

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Mentre manca la decima ed ultima firma alla mozione di sfiducia, il sindaco Lucio Greco definisce irresponsabili chi invece che alla città pensa agli interessi personali.

“Ho fatto appello al Presidente della Regione – dice il sindaco – perché presti attenzione alla situazione finanziaria della nostra città che, per le sue peculiarità, merita la giusta considerazione così come è stata manifestata nei confronti di altre grandi città siciliane. Al Presidente della Regione – tramite suoi strettissimi collaboratori – ho illustrato la condizione paradossale e assurda in cui si trova la nostra città che rischia il dissesto, nonostante disponga di ampie risorse disponibili, frutto delle royalties. Per evitare il dissesto che comporterebbe disastrose conseguenze, come l’aumento sino al massimo delle tariffe e delle aliquote fiscali, bloccando inoltre le nuove assunzioni, fino a tagliare le spese sociali e mettendo in forse anche la tenuta della Ghelas, l’amministrazione comunale si sta dotando di un piano di riequilibrio”.

“In questo scenario di criticità complessiva – aggiunge – il comportamento di alcuni consiglieri comunali che premono per la sfiducia al sindaco, appare assolutamente irresponsabile perché non si rendono neanche conto che, in questo modo, si stanno schierando contro gli interessi della città. Non si gioca con il futuro di Gela, mettendo in campo un’azione politica demolitrice priva di qualsiasi progettualità. È triste constatare come uomini delle istituzioni non dimostrino consapevolezza del delicato e importante ruolo che rivestono, preferendo raggiungere i propri interessi a danno però di quelli della città”.

“Ma nonostante tutto ciò – conclude il primo cittadino – io vado avanti fino alla fine, e farò di tutto per impedire che la città precipiti in un baratro che la condannerebbe per decenni in uno stato di precarietà. Questo è un obbligo e un dovere che mi voglio assumere nei confronti dei cittadini e delle future generazioni, che non possono pagare gli errori di una certa classe politica cieca e irresponsabile”.

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Attualità

Tutto chiuso per i vivi e i morti, anche la villa comunale

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Non solo i cimiteri chiusi per le festività. Anche la villa comunale. Che, in verità, secondo quanto riferiscono gli anziani che la frequentano, essendo l’unico loro  luogo di ritrovo e l’unico giardino del centro storico, è chiuso già dai primi giorni di dicembre. A metà novembre era stata fatta la segnalazione della presenza di topi. Poi questo mese la chiusura e gli anziani che giocavano a carte non lo hanno più potuto fare.

Carenza di personale o cos’altro? Gli anziani non lo sanno. Resta il fatto che in questa fine del 2024 Gela si segnala per il primato negativo del “tutto chiuso”. Per i morti e per i vivi.

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Flash news

Il Consiglio dei Ministri acconsente alla procedura d’urgenza per i tre dissalatori siciliani

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Poco prima di Natale il consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni “al fine di porre fine alla grave crisi idrica nel territorio della Regione Siciliana”, ha attribuito “al Commissario straordinario per il contrasto alla crisi idrica il potere di intervenire, in via d’urgenza, per la realizzazione di impianti di dissalazione, anche mobili, nei comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela”.


Per la realizzazione dei dissalatori, il consiglio dei ministri ha indivuato Siciliacque, il colosso che gestisce le reti di sovrambito in Sicilia e alcune importanti dighe, come soggetto attuatore.

Il presidente Schifani ritiene che già a giugno i dissalatori saranno attivi .

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Cronaca

Quattro auto distrutte dalle fiamme in via Generale Cascino

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Una notte di fuoco quella appena trascorsa. I vigili del fuoco del locale distaccamento sono stati costretti ad intervenire per domare un maxi rogo che si è sviluppato in via Generale Cascino.

Le fiamme partite dall’auto in sosta di un residente hanno poi raggiunto altre tre vetture posteggiate una dopo l’altra nella stessa via. Il rogo si è sviluppato poco distante da una stazione di servizio e avrebbe potuto quindi avere conseguenze più gravi. Sono in corso indagini.

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