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“Chi pensa a sfiduciarmi è un irresponsabile”

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Mentre manca la decima ed ultima firma alla mozione di sfiducia, il sindaco Lucio Greco definisce irresponsabili chi invece che alla città pensa agli interessi personali.

“Ho fatto appello al Presidente della Regione – dice il sindaco – perché presti attenzione alla situazione finanziaria della nostra città che, per le sue peculiarità, merita la giusta considerazione così come è stata manifestata nei confronti di altre grandi città siciliane. Al Presidente della Regione – tramite suoi strettissimi collaboratori – ho illustrato la condizione paradossale e assurda in cui si trova la nostra città che rischia il dissesto, nonostante disponga di ampie risorse disponibili, frutto delle royalties. Per evitare il dissesto che comporterebbe disastrose conseguenze, come l’aumento sino al massimo delle tariffe e delle aliquote fiscali, bloccando inoltre le nuove assunzioni, fino a tagliare le spese sociali e mettendo in forse anche la tenuta della Ghelas, l’amministrazione comunale si sta dotando di un piano di riequilibrio”.

“In questo scenario di criticità complessiva – aggiunge – il comportamento di alcuni consiglieri comunali che premono per la sfiducia al sindaco, appare assolutamente irresponsabile perché non si rendono neanche conto che, in questo modo, si stanno schierando contro gli interessi della città. Non si gioca con il futuro di Gela, mettendo in campo un’azione politica demolitrice priva di qualsiasi progettualità. È triste constatare come uomini delle istituzioni non dimostrino consapevolezza del delicato e importante ruolo che rivestono, preferendo raggiungere i propri interessi a danno però di quelli della città”.

“Ma nonostante tutto ciò – conclude il primo cittadino – io vado avanti fino alla fine, e farò di tutto per impedire che la città precipiti in un baratro che la condannerebbe per decenni in uno stato di precarietà. Questo è un obbligo e un dovere che mi voglio assumere nei confronti dei cittadini e delle future generazioni, che non possono pagare gli errori di una certa classe politica cieca e irresponsabile”.

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Attualità

Gela ottiene oltre 8 mln per la rigenerazione urbana con 9 progetti

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Importante riconoscimento per la Città di Gela: il Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud – Presidenza del Consiglio dei Ministri- ha comunicato l’ammissibilità al finanziamento di ben 9 progetti presentati dal Comune, per un valore complessivo di oltre 8 milioni e 300 mila euro, nell’ambito del Programma Nazionale “Metro Plus e Città Medie Sud 2021–2027”.

I progetti selezionati spaziano dalla rigenerazione urbana alla valorizzazione culturale, dall’innovazione sociale ai servizi per la comunità, ponendo al centro l’inclusione, la partecipazione e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Tra gli interventi ammessi a finanziamento:
   •   “RigenerAttivo” – percorsi per l’autonomia della terza età (500.000 €)
   •   “U Spiruni. La via delle Arti” – riqualificazione di Via Pisa e dei suoi cortili (411.000 €)
   •   “Officina della coesione e dell’innovazione sociale” (1.200.000 €)
   •   “TutaGold – se vuoi tutto può accadere” (1.100.000 €)
   •   “Città educante” (1.000.000 €)
   •   “Welfare di comunità – Relazioni a catena” (1.100.000 €)
   •   “Serviti! – Hub di accesso al welfare di comunità” (800.000 €)
   •   “Recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Guttilla” per servizi di coesione (836.200 €)
   •   “Spazi per la cultura nell’ex Monastero delle Benedettine” (1.400.000 €)

«È un risultato straordinario per la città – affermano il Sindaco Terenziano Di Stefano e l’Assessore con delega alle Città Metro Plus, Romina Morselli – che conferma l’impegno della nostra amministrazione nel costruire politiche pubbliche innovative, inclusive e radicate nei bisogni della comunità. Siamo pronti ad avviare una stagione di rilancio per Gela fondata su cultura, coesione sociale e visione urbana».
Il Comune avvierà adesso la fase di sottoscrizione della Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, procedendo con la designazione dei referenti di progetto, la predisposizione dei cronoprogrammi finanziari e l’organizzazione delle attività amministrative necessarie per dare avvio alle operazioni entro aprile 2025.
Il programma rappresenta un’occasione unica per fare di Gela un modello di innovazione territoriale nel Sud Italia, in linea con le direttive europee e nazionali sui fondi FESR e FSE+.

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Donegani dopo il patto Meloni- De Luca:”il modello Gela non è progressista”

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La fresca alleanza tra FdI e Sud chiama Nord benedetta dalla premier Giorgia Meloni che porta in casa Cateno De Luca, suscita reazioni nel campo progressista.

Il segretario regionale di PeR Miguel Donegani grida all’incoerenza e evidenzia che il modello Gela non è di centrosinistra e progressista.

” La coerenza è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere.Ecco perché il partito degli astensionisti è sempre in aumento. Ecco perché i consiglieri in Sicilia di riferimento di PeR-Controcorrente-Sinistra Futura, nelle realtà dove i candidati che hanno forze di destra organiche al governo nazionale e regionale non si esprimeranno alle elezioni di secondo livello. PeR noi la coerenza ha un valore per altri sarà un optional. Coerenza mostrata anche dal learder La Vardera che ha avuto la lungimiranza di capire la virata di sud chiama nord e lasciare il movimento. Mi auguro che nessuno possa ancora prendere in giro gli elettori professandosi di sinistra o nel campo progressista avendo forze organiche al centro destra a Palermo e a Roma” – ha commentato Donegani.

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Nella Giunta Di Stefano c’è Franzone, assessore federato con la Meloni

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E ora nella Giunta di Terenziano Di Stefano c’è un assessore di un movimento che sta federandosi con FdI. Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord in questo giorni sta stringendo un patto nazionale con la leader Giorgia Meloni.

Gli elettori gelesi votando al ballottaggio Di Stefano sapevano che in Giunta sarebbe entrato Filippo Franzone che al primo turno si era candidato a sindaco al di fuori di ogni partito. Come espressione civica pura. Poi dopo qualche mese che è stato nominato assessore Franzone e il suo gruppo hanno aderito a Sud chiama Nord che ancora era nel campo progressista Ma per molto poco. Qualche settimana dopo arriva la virata di De Luca verso il centrodestra in appoggio al governo Schifani.

Ora, con la mediazione del presidente dell’Ars Galvagno, Sud chiama nord si federa con Fratelli d’Italia. Così Di Stefano ha in Giunta un assessore di estrema destra. Se per lui va bene! il modello Gela da esportare al momento è l’insalata di vari colori.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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