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PalaLivatino, tutto pronto per la “prima”: domani la Melfa’s Gela riceve l’Orlandina Lab

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Se non è un sogno che diventa realtà, poco ci manca. Sul fatto che sia un grande momento per lo sport gelese e siciliano, non ci sono dubbi. Che possa essere un segno di rinascita per il comparto sportivo e strutturale, per la città e il suo avvenire, la speranza. Domani si riaccendono ufficialmente i riflettori del PalaLivatino, che alle 20 tornerà ad ospitare una gara ufficiale: la sfida tra Melfa’s Gela basket e Orlandina Lab, valida per il campionato di Serie C Silver maschile. Soltanto lo scorso 5 febbraio la società annunciava il “pieno svolgimento” dei lavori di manutenzione e ripristino della struttura, aggiudicati dalla Meic Services vincitrice del bando promosso dal Libero consorzio di Caltanissetta.

Dopo nemmeno due mesi, l’impianto è stato praticamente rimesso a nuovo: un successo reso possibile dal grande lavoro di squadra portato avanti in queste settimane dallo staff della Meic Services e del Melfa’s Gela basket, con la “regia” del responsabile Area sport, progetti speciali e finanza agevolata dell’azienda Dario Antonuccio, tra coloro che hanno seguito passo dopo passo l’avanzamento dei lavori.

Dopo l’ok all’omologazione della struttura da parte della Fip, ultimo tassello di un complesso puzzle di autorizzazioni e burocrazia, si tornerà a parlare solo di sport giocato al palasport di Marchitello, una delle due “cattedrali nel deserto” che finalmente viene recuperata. Palla a due domani alle 20, dunque, quando il roster allenato da coach Totò Bernardo sarà chiamato a riscattare la pesante battuta d’arresto di domenica scorsa a Milazzo: vincere sarebbe il modo migliorare per inaugurare la nuova era del PalaLivatino. Che diventerà la “casa” delle eccellenze sportive di Gela e della Sicilia.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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