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In consiglio accuse ai burocrati di aver rovinato la città

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Il bilancio del 2022 non potrà essere approvato dopo il 31 dicembre. Lo stabilisce una legge dello Stato che risale a settembre. Perciò si approverà il rendiconto del 2022 e vale come approvazione del bilancio .

Ma il bilancio comunale non si può chiudere perché non va a pareggio. La seduta di oggi è tutta dedicata alla nota inviata alla Corte dei Conti dalla segretaria generale Loredana Patti nella veste di dirigente al bilancio in cui rende noto che non ci sono gli equilibri di bilancio.

Entro il 19 gennaio il consiglio dovrà adottare misure correttive ma la segretaria ha detto che si porterà in aula una relazione con le misure che si possono adottare subito e quelle che vanno applicate al primo strumento finanziario utile cioè il rendiconto 2021.

In sostanza dalla relazione che l’amministrazione porterà in aula entro il 19 gennaio inizierà un iter da cui si capirà che cosa succederà al Comune cioè se la situazione si può sanare o no.

Non saranno misure ordinarie, si dovranno attivare misure straordinarie che possono essere un piano di riequilibrio o la dichiarazione di dissesto.

Lungo e complesso il dibattito in aula in cui sono emerse le forti preoccupazioni dei consiglieri comunali che temono di incappare in guai di cui non hanno responsabilità perché il disastro delle finanze comunali non lo hanno causato loro. I consiglieri temono che si sia manovrato per fare ricadere responsabilità sul consiglio che suo malgrado non potrà fare il suo dovere. Per questo il consigliere Ascia che si è sentita presa in giro da una macchina burocratica ed amministrativa che fa quello che vuole annuncia che presenterà un esposto alla Procura contro la dirigente al bilancio.

Tanta preoccupazione tra i consiglieri che si chiedono se fino ad ora non siano state approvati bilanci falsi. Si teme pure la scure della Corte dei Conti. Strali sono stati lanciati più volte contro la burocrazia comunale che ha rovinato una città.

Il consigliere Scerra ha proposto di tenere aperta la seduta finché non si sarà chiarita la situazione assai grave.

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Attualità

Tutto chiuso per i vivi e i morti, anche la villa comunale

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Non solo i cimiteri chiusi per le festività. Anche la villa comunale. Che, in verità, secondo quanto riferiscono gli anziani che la frequentano, essendo l’unico loro  luogo di ritrovo e l’unico giardino del centro storico, è chiuso già dai primi giorni di dicembre. A metà novembre era stata fatta la segnalazione della presenza di topi. Poi questo mese la chiusura e gli anziani che giocavano a carte non lo hanno più potuto fare.

Carenza di personale o cos’altro? Gli anziani non lo sanno. Resta il fatto che in questa fine del 2024 Gela si segnala per il primato negativo del “tutto chiuso”. Per i morti e per i vivi.

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Flash news

Il Consiglio dei Ministri acconsente alla procedura d’urgenza per i tre dissalatori siciliani

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Poco prima di Natale il consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni “al fine di porre fine alla grave crisi idrica nel territorio della Regione Siciliana”, ha attribuito “al Commissario straordinario per il contrasto alla crisi idrica il potere di intervenire, in via d’urgenza, per la realizzazione di impianti di dissalazione, anche mobili, nei comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela”.


Per la realizzazione dei dissalatori, il consiglio dei ministri ha indivuato Siciliacque, il colosso che gestisce le reti di sovrambito in Sicilia e alcune importanti dighe, come soggetto attuatore.

Il presidente Schifani ritiene che già a giugno i dissalatori saranno attivi .

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Cronaca

Quattro auto distrutte dalle fiamme in via Generale Cascino

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Una notte di fuoco quella appena trascorsa. I vigili del fuoco del locale distaccamento sono stati costretti ad intervenire per domare un maxi rogo che si è sviluppato in via Generale Cascino.

Le fiamme partite dall’auto in sosta di un residente hanno poi raggiunto altre tre vetture posteggiate una dopo l’altra nella stessa via. Il rogo si è sviluppato poco distante da una stazione di servizio e avrebbe potuto quindi avere conseguenze più gravi. Sono in corso indagini.

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