Il centro per gli autistici oggi c’è ma i servizi erogati non sono per tutti.Sono nel limbo paradossalmente i soggetti adulti più gravi, quello cioè che necessitano maggiormente di assistenza.
Questo mette in evidenza l’associazione AMAUTISMO constatando la situazione del centro di via Ascoli dove si è passati, per questi ragazzi, dalle risicate ore di terapie settimanali alla cancellazione o addirittura all’ esclusione della presenza della maggior parte di loro, di quelli cioè che avrebbero maggiormente bisogno dei servizi sociosanitari per affrontare la loro sindrome. Per importanti passi avanti fatti nel trattamento degli autistici in città, vi sono stati in parallelo dei passi indietro.
C’è una grave carenza/assenza di servizi per i gravi, gravissimi, giovani e adulti. È una fascia di età che comprende soggetti che spesso hanno completato il loro percorso scolastico e che necessitano di una rete di servizi incentrata su un centro diurno, tuttora non attuato per loro, per la loro crescita umana oltre che per gli aspetti sociosanitari.
Per questa fascia di utenti esclusi dal servizio,secondo l’associazione presieduta dall’ing. Antonjno Biondo, non verrebbe mostrata una oggettiva attenzione, una progettualità, una voglia di investire sui più fragili come se ciò fosse inutile. L’associazione chiede quindi risposte concrete sia ad ASP, responsabile del servizio del centro autismo, ma anche alle Istituzioni locali. Risposte dovute sopratutto a valle degli incontri avutisi nei mesi precedenti per la realizzazione di una adeguata rete socio sanitaria assistenziale dove erano state considerate anche soluzioni alternative per superare le carenze riscontrate.
Agli incontri però non sono seguiti i fatti. L’associazione chiede conto di questa situazione. Chiede perché questa fascia di ragazzi, sia trascurata dagli attuali servizi di via Ascoli, esclusa da progettualità, dagli interventi significativi riabilitativi e chiede soprattutto un’inversione di rotta rispetto all’attuale progressiva esclusione dell’utenza grave e gravissima. <L’associazione non permetterà in ogni caso forme anche subdole di esclusione ed emarginazione dei fragili e non smetterà di mettere in pista le azioni adeguate e necessarie per garantire i diritti delle persone con autismo> – dice il presidente che insieme alle famiglie associate aspetta una risposta concreta dall’ Asp-