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Volo: “serve allentare la pressione sugli ospedali sul tema delle liste d’ attesa”

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La sanita’ non si identifica solo negli ospedali. Ci sono anche i servizi del territorio e i privati. In sintesi è il concetto espresso dal nuovo assessore alla sanita’ Giovanna Volo.

Sulle liste d’attesa il mio impegno è quello di costituire, e i tempi non sono lunghi, un sistema fortemente integrato tra tutte quelle che sono le componenti della assistenza sanitaria. Quindi tra quello che sarà lo sviluppo del territorio, quello che sarà il rapporto con i privati, nel rispetto delle regole e dei controlli, noi consideriamo di potere scaricare la pressione che in questo momento c’è sugli ospedali più grandi, in maniera da poter dare risposte concrete e tempestive”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo intervenuta oggi a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, al congresso di Neurologia dal titolo “Highlights in Neurology” organizzato dal primario dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta Michele Vecchio.

“Finora – ha continuato – abbiamo visto l’ospedale come unico elemento che potesse dare risposte. L’ospedale è preziosissimo ma non può fare tutto. Andremo a creare le strutture previste dai decreti ministeriali e saranno quelle ad assorbire la maggiore quantità di assistenza lasciando agli ospedali le acuzie e le patologie ad alta complessità di assistenza. Per quanto riguarda la riconversione dei reparti covid invece – ha aggiunto – il problema è un po’ più complesso ma abbiamo avviato già una serie di lavori, insieme ai dirigenti dei due dipartimenti dell’assessorato, e vi daremo notizia non appena avremmo raggiunto un’ipotesi di progetto”.
L’assessore Volo ha tenuto poi a ringraziare il presidente della Regione per l’incarico nella giunta.

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Attualità

Iniziativa natalizia nell’area archeologica di Palmintelli

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Una stella nel parco- Il dono di Natale”: è l’iniziativa che si svolge domani e dopodomani nell’area archeologica di Palmintelli a Caltanissetta promossa da uno@uno e dal Parco Archeologico di Gela  diretto dalla dott. Donatella Giunta. Nel cuore del parco, una grotta che richiama quella di Betlemme farà da scenario per una Natività rivisitata in chiave contemporanea.

Questo il programma delle due giornate:Mattina (10:00 13:00): Apertura e avvio delle attività;Pomeriggio (15:30 – 18:00): Ripresa delle esperienze e momenti di interazione.
Sabato 28 dicembre S. Messa Chiesa San Pietro ore 18,00; Domenica 29 dicembre SS. Messe Chiesa San Pietro ore 10,00 e 11,30

 La vera innovazione dell’evento è la “Grotta della Natività”, dove ogni visitatore avrà l’opportunità di “diventare” la Natività. Utilizzando simboli come la grotta, il Bambinello ligneo e una sciarpa azzurra, famiglie e coppie potranno creare un momento unico, immortalando il loro personale contributo alla rappresentazione del Natale
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Tutto chiuso per i vivi e i morti, anche la villa comunale

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Non solo i cimiteri chiusi per le festività. Anche la villa comunale. Che, in verità, secondo quanto riferiscono gli anziani che la frequentano, essendo l’unico loro  luogo di ritrovo e l’unico giardino del centro storico, è chiuso già dai primi giorni di dicembre. A metà novembre era stata fatta la segnalazione della presenza di topi. Poi questo mese la chiusura e gli anziani che giocavano a carte non lo hanno più potuto fare.

Carenza di personale o cos’altro? Gli anziani non lo sanno. Resta il fatto che in questa fine del 2024 Gela si segnala per il primato negativo del “tutto chiuso”. Per i morti e per i vivi.

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L’‘Odissea’ dei 189 tirocinanti di Avviso 22 a Canale 5

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Palermo – Canale5 ha denunciato per 5 volte la la situazione dei 189 tirocinanti della Regione che attendono i pagamenti ma nulla si muove.

Quello che è accaduto ai tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione Sicilia è diventato un caso nazionale che dura ormai da 5 anni.

“In qualità di portavoce di Avviso 22 – dice Oreste Lauria – sono rammaricato per l’atteggiamento della politica regionale attuale indifferente verso questa vicenda e incurante delle proprie responsabilità.

Per la quinta volta l’inviato del programma ‘Striscia la notizia’ si è dovuta recare all’Assessorato al lavoro per ricordare le promesse fatte ai tirocinanti sui bandi finanziati con 22 milioni di euro dalla Comunità europea: 4 milioni e mezzo sono stati versati ai tirocinanti, la restante parte dei circa 18 milioni si sono persi nei meandri della macchina burocratica.

Intervenga la Corte dei conti, la magistratura si attivi per fare chiarezza sul FSE e accerti che fine hanno fatto i 18 milioni di euro dell’avviso 22 e se sono stati spesi dalla regione Siciliana legittimamente per emergenze e verifichi se il debito con i tirocinanti sia fuori bilancio. È giusto che una commissione europea avvii un’indagine sui fondi europei destinati al bando dell’avviso 22.

In questa vicenda sono stati lesi i diritti dei lavoratori che ancora oggi aspettano di essere pagati per il tirocinio svolto. Andrò avanti su questa vicenda fino in fondo per far luce sull’utilizzo dei fondi pubblici europei.

È inaccettabile una situazione di questo tipo ormai fuori controllo. Si continua a partorire Avvisi che creano solo manovalanza gratuita per le aziende senza dare un vero sbocco lavorativo ai tirocinanti.

Durante il servizio di ‘Striscia la andato in onda su canale 5 l’assessore Nuccia Albano ha dichiarato, l’ennesimo rinvio dei pagamenti per mancanza di fondi, ribadendo ciò che già ci era stato detto dal personale degli uffici regionali del lavoro.

All’inizio di questa farsa era un problema burocratico e di documentazione, adesso che le pratiche degli ultimi 189 tirocinanti sono state regolarizzate e perciò pagabili, mancano le risorse per poterle liquidare.Dagli inizi del 2024, Più volte mi sono recato presso gli uffici regionali del dipartimento lavoro e la risposta datami dal personale del servizio 3 era sempre la stessa. Ci siamo sempre trovati di fronte ad una situazione bloccata, senza la disponibilità di emettere un decreto di pagamento per mancanza di liquidità sul capitolo di spesa dell’avviso 22.

L’assessore al lavoro Nuccia Albano non ha garantito gli adempimenti nel suo ruolo istituzionale. Il dirigente generale del dipartimento lavoro ha mentito pur sapendo di mentire.

Nel mese di agosto, insieme ad un gruppo di tirocinanti mi sono recato presso l’assessorato al lavoro di via Trinacria ed abbiamo avuto un incontro con l’assessore Nuccia Albano: alla mia domanda non dava nessuna spiegazione sulla mancanza di liquidità sul capitolo di spesa. L’assessore perciò ha chiesto lumi al dirigente generale Riccardo Ettore Foti che l’ ha rassicurata sulla presenza di fondi sufficienti.

Noi abbiamo ascoltato questo rimpallo di argomenti ed abbiamo provato anche a parlare, senza fortuna, personalmente con il dirigente generale.

Il risultato è stato sempre e comunque lo stesso, in cinque anni nessuno è stato in grado di risolvere il problema dei pagamenti dei tirocinanti dell’avviso 22 e soprattutto nessuno si è mai preso la responsabilità dell’accaduto. Tutte le persone coinvolte in questa vicenda entrano in contraddittorio tra loro. I tirocinanti presenti in questo episodio sono testimoni oculari di aver sentito bene il tutto.

L’assessore Nuccia Albano sa che il dirigente generale del dipartimento regionale del lavoro Ettore Riccardo Foti non dice tutto. Rassegnino le loro dimissioni dagli incarichi.

Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani prenda una netta presa di posizione e chiarisca il caso dei tirocinanti non pagati, inviti la stampa e faccia una conferenza rilasciando le sue dichiarazioni, vogliamo chiarezza sui fondi pubblici europei.

Su1.741 tirocinanti, solo 170 sono state le assunzioni, per gli altri tutti a casa da disoccupati.È proprio sull’inserimento lavorativo vogliamo dal governo regionale una proposta concreta che leghi la partecipazione ai Bandi della regione siciliana al mondo del lavoro. Si pensi finalmente ad una legge regionale per introdurre tutte quelle categorie in difficoltà economica nel mondo del lavoro”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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