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Al CEFPAS un Corso sui Disturbi del Neurosviluppo per una diagnosi precoce

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Caltanissetta – I disturbi del neurosviluppo e psicopatologici interessano circa il 17% della popolazione pediatrica da 0 a 18 anni ed è ampiamente dimostrato come una loro identificazione tempestiva porti a migliori possibilità di intervento e alla riduzione della frequenza e della gravità degli esiti a distanza. I disturbi del neurosviluppo si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo, possono persistere anche nell’età adulta e sono caratterizzati da deficit del funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo. Per approfondire l’argomento, il CEFPAS organizza, in collaborazione con SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) Sicilia, ACP (Associazione Culturale Pediatri) Centro Sicilia, ACP dello Stretto Messina, ACP Empedocle, ACP Trinacria, FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) di Caltanissetta e Agrigento, Di.Stu.Ri (Divisione Studi e Ricerche della Federazione Italiana Medici Pediatri) e l’Ordine delle Professioni Sanitarie Tecniche di Caltanissetta e Agrigento, il Corso di Formazione sui Disturbi del Neurosviluppo e Psicopatologici che si svolgerà in due moduli: il primo si terrà il 25-26 novembre 2022 e il secondo il 20-21 gennaio 2023 presso la Sala Garsia del Centro.

Nei disturbi del neurosviluppo sono stati inseriti la disabilità intellettiva, i disturbi della comunicazione, il disturbo dello spettro autistico, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, il disturbo specifico dell’apprendimento e i disturbi del movimento. Recentemente un gruppo di pediatri e neuropsichiatri infantili, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha sviluppato delle schede di valutazione e promozione dello sviluppo 0-3 anni, che sono state inserite nei programmi informatizzati utilizzati dai pediatri di famiglia, con lo scopo di facilitare l’identificazione tempestiva di casi sospetti e contribuire a sostenere e migliorare la comunicazione tra pediatri di famiglia e servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.

Questo è il primo corso di formazione per pediatri di famiglia che viene svolto in Sicilia su questi importanti ambiti tematici, che coinvolge pediatri ospedalieri, neuropsichiatri infantili, fisiatri, psicologi e professionisti dell’area della riabilitazione, per un approccio interattivo e multidisciplinare. È fondamentale diagnosticare precocemente i disturbi del neurosviluppo, per questo ogni argomento affrontato durante il corso sarà preceduto dalla presentazione di un caso clinico da parte di un pediatra di famiglia e seguirà un dibattito finale in presenza di esperti. La partecipazione di tutti i responsabili provinciali dei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza della Sicilia costituirà l’occasione per rafforzare e implementare la rete regionale di sostegno ad un invio del paziente che avvenga in modi concordati e appropriati per attivare tempestivamente il percorso diagnostico specialistico ed eventualmente quello riabilitativo e/o terapeutico.

Tra gli obiettivi specifici dell’attività formativa: descrivere i disturbi del neurosviluppo e psicopatologici, le possibilità di intervento e la loro prognosi evolutiva; identificare precocemente nel bambino i principali segnali d’allarme; sapere come e a chi fare un invio per attivare tempestivamente il percorso diagnostico, riabilitativo e terapeutico. I responsabili scientifici sono: Renato Scifo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Presidio Ospedaliero Acireale dell’ASP di Catania e Sergio Speciale, pediatra, Presidente dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) del Centro Sicilia e Gherardo Rapisardi, pediatra e neonatologo, formatore nell’approccio Touchpoints di Brazelton che ricerca, accoglie e valorizza le competenze dei bambini e dei genitori, riconoscendo alla loro relazione il ruolo di principale determinante dello sviluppo infantile

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Attualità

Il regista di “Iddu”non vuole politici sul palco per un saluto,la città si indigna e l’assessore Altamore gli dà una lezione di stile

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L’anteprima del film liberamente ispirato alla latitanza del padrino Matteo Messina Denaro, domenica sera al cinema Hollywood, ha avuto un fuoriprogramma che ha suscitato tante reazioni indignate in città per l’atteggiamento che  il regista Antonio Piazza  ha avuto  nei confronti del vice sindaco e assessore alla Cultura Viviana Altamore e, tramite lei, verso la città.  Prima della proiezione, Antonio Piazza ha parlato della trama del film ma anche dei problemi che ha avuto con la politica nell’ottenere finanziamenti e contributi per la sua opera sul padrino. Il presentatore ha poi chiamato sul palco l’assessore Altamore per un saluto ma il regista ha reagito duramente dicendo che non intendeva farsi fotografare con i politici. L’assessore ha evitato di salire sul palco e ha rinunciato al saluto ma non è andata via. È rimasta in sala fino alla fine del film.

Una situazione imbarazzante che ha creato indignazione verso la condotta del regista nel pubblico gelese presente in sala. Ancor oggi in città si discute di questo episodio. Nei social è oggetto di dibattito infuocato. In un post l’avv. Emanuele Maganuco definisce il regista un “maleducato, che prima chiede i soldi alla politica, che a questo punto bene ha fatto a non darglieli, per farsi finanziare il film, e poi sputa scriteriatamente addosso alle nostre locali istituzioni che con quella politica peraltro non c’entravano  proprio nulla”.

<Le nostre istituzioni  rappresentano tutti noi e  la nostra città della quale dobbiamo sempre pretendere da tutti il rigoroso rispetto, al di la di ogni appartenenza>- conclude l’avv. Maganuco.

Ed in tanti ritengono che la condotta del regista sia stata una mancanza di rispetto verso la città. L’ha presa con sereno distacco l’assessore Altamore che, come detto, non ha lasciato la sala dopo quel trattamento immeritato e ha   assistito all’intera proiezione del film. < Sono andata al cinema perché quel tema mi interessava – dice, da noi contattata –  e non sarei salita  di certo sul palco per fare foto e passerelle, ma per rappresentare la mia città, dato che mi è stato chiesto di farlo. Se avessi potuto parlare avrei certamente testimoniato che il tema trattato nel film la città di Gela lo ha vissuto sulla sua pelle e nella forma più efferata ma, con la reazione  della parte sana della città, quel brutto momento è stato superato. Non bisogna però mai abbassare la guardia. Avrei anche evidenziato il mio gradimento verso la smitizzazione della figura del mafioso>. Con stile e toni pacati l’assessore chiude una vicenda spiacevole, imbarazzante, che avrebbe potuto non verificarsi con una gestione complessiva dell’evento in cui nulla veniva lasciato al caso.

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Il sindaco revoca la nomina dell’avv.Anna Comandatore all’Oiv

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Il sindaco Terenziano Di Stefano , dopo contatti con un funzionario ministeriale, ha annunciato la revoca dell’incarico come componente dell’Oiv all’avv.Anna Comandatore in quanto non possiede il requisito dell’iscrizione da sei mesi all’albo nazionale dell’Oiv.

Ora dovrà procedere ad un’altra nomina. Le altre due gelesi iscritte all’Oiv sono Francesca Tona che è la componente uscente e la dirigente scolastica Viviana Aldisio. Poi altre 80 iscritte che non sono gelesi. Di Stefano ne parlerà domani con la sua maggioranza.

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Missione palermitana per fogna a Manfria e due depuratori

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I progetti del sistema di depurazione al centro della mjssione palermitana di stamattina presso la struttura commissariale della depurazione del sindaco Terenziano Di Stefano con l’assessore Giuseppe Arancio ed i consiglieri Dem Giuseppe Fava e Antonio Cuvato.

Al primo posto il progetto esecutivo della rete fognaria di Manfria che ha un progetto esecutivo e finanziamenti per 3 milioni e 300 mila euro ma l’iter non va avanti da tempo.

“I fondi ci sono ancora – dice il sindaco- sono del Dipartimento della Programmazione ed è necessario che vengano trasferiti alla struttura commissariale.Solleciteremo gli organi interessati perche la rete fognaria a Manfria è indispensabile e strategica per il territorio”.

“Abbiamo anche parlato del depuratore di Macchitella – continua il sindaco- che sarà operativo con il suo secondo impianto entro aprile 2025.Ma il primo impianto ci è stato detto che potrebbe essere impiegato per il riuso delle acque reflue. Chiederemo a Caltaqua che faccia uno studio”.

Infine servono 4 milioni di euro per completare il depuratore consortile.I lavori appaltati e in parte realizzati si sono fermati per questo.

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