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Cronaca

Dagli atti vandalici al PalaCossiga al cucciolo impiccato è allarme sociale

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L’ ennesimo atto vandalico al PalaCossiga, I  numerosi incendi di vetture, l’attroce gesto nei confronti di un cucciolo di pitbull e il  ritrovamento di un uomo privo di vita al Villaggio Aldisio: sui fatti di cronaca degli ultimi giorni il sindaco e la sua Giunta esprimono ferma condanna ma anche una forte preoccupazione.” Per quanto riguarda la vicenda del cagnolino finito nel mirino di tre ragazzini che hanno cercato di impiccarlo – dice il primo cittadino- c’è da restare inorriditi di fronte a tanta violenza ad opera di minori, ma c’è sicuramente anche da interrogarsi su cosa stia succedendo nella mente di tanti giovani e giovanissimi che finiscono per trovare il loro passatempo in azioni a dir poco macabre. Abbiamo seguito l’evolversi della vicenda sperando in un lieto fine, in una guarigione totale e in un affido ad una famiglia amorevole, e apprendere della morte di Tyrion ci ha addolorati”
” Non esiste una vita che abbia meno valore di un’altra – aggiunge Lucio Greco – e non possiamo non chiederci fin dove possa spingersi un individuo capace di mettere il cappio al collo di un cane innocente, non vogliamo pensare cos’altro sarebbe in grado di fare nei confronti di altri esseri, umani o animali che siano. Confidiamo, pertanto, in un intervento deciso e tempestivo delle forze dell’ordine, pronti ad attivare i nostri Servizi Sociali qualora ci venisse richiesto” .Greco  ha ringraziato i cittadini che hanno fermato i violenti e i volontari dell’associazione “Vita randagia”, che hanno  cercato di salvare  il cucciolo, intervenendo tempestivamente sul posto e disponendone il trasferimento in una struttura specializzata.
” Tutti questi episodi-assicura il sindaco- non passeranno sotto silenzio, e appena possibile li porteremo anche all’attenzione del Questore e di Sua Eccellenza il Prefetto”  Nei prossimi giorni, inoltre, sarà cura del Sindaco incontrare l’associazione “Vita randagia” per avviare una collaborazione fattiva sul territorio 

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Cronaca

Giallo a Caltagirone, scomparso ventottenne

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Da ieri pomeriggio, non si hanno più notizie a Caltagirone di Salvo Gallo, 28 anni. Questa mattina era atteso a Mineo, dove lavora, ma non è mai arrivato. La polizia ha avviato le ricerche. I familiari hanno lanciato appelli sui social

“Ore 16.30 è uscito di casa da Caltagirone (Ct) con una fiat Panda color panna incidentata FK097NY. Se avete notizie, contattate noi e le forze dell’ordine che lo stanno già cercando”. Chiunque lo avesse notato a piedi o alla guida della Fiat Panda può rivolgersi al 112 o alla polizia.

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Cronaca

Attentato a Licata ai danni dell’on.Cambiano: solidarietà da Gela

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Colpi di arma da fuoco contro la vetrata della segreteria politica del deputato licatese del M5s Angelo Cambiano.

Condanna decisa per quanto accaduto epiena solidarietà e vicinanza all’onorevole Angelo Cambiano per il gravissimo gesto che lo ha colpito viene espressa dalla presidente del consiglio Paola Giudice esponente del M5s.” Un atto vile che turba la serenità familiare dell’onorevole e dell’intera comunità licatese ma che, sono certa, non fermerà la sua azione politica e il suo impegno”- scrive in una nota la presidente

“Questo gesto gravissimo- sottolinea l’on.Totò Scuvera- rappresenta un chiaro tentativo di minare i principi di legalità e democrazia su cui si fonda il nostro impegno quotidiano.In un momento così difficile, esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza al collega On. Angelo Cambiano”.

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Cronaca

Sequestro di petardi

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Piazza Armerina- I Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina, nel corso di un servizio di controllo del territorio, mirato alla prevenzione in occasione delle festività di fine anno hanno controllato un fuoristrada con a bordo due soggetti, di cui uno con precedenti di polizia, che trasportavano nel vano bagagli due scatole di grosse dimensioni.

I Carabinieri, insospettiti dal loro atteggiamento, hanno ispezionato il mezzo ed hanno accertato che venivano trasportate 34 bombe carta, in gergo “cipolle” e 30 petardi di grosse dimensioni, privi dei dati di fabbricazione, e 700 petardi confezionati, di provenienza non certificata.

Verificato che si trattava di artifici esplosivi di produzione di provenienza illecita, il cui utilizzo avrebbe potuto provocare danni fisici agli ignari acquirenti, procedevano a Piazza Armerina al loro sequestro.

Dell’accaduto veniva informata la Procura della Repubblica di Enna, alla quale venivano deferiti le due persone identificate per il reato di “detenzione e traffico illegale di artifici esplosivi”.

Per valutare l’accaduto sono intervenuti gli artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania.

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