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Cronaca

Carabinieri sequestrano discariche nel Nisseno e denunciano 2 persone

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, collaborati da personale del Centro Anticrimine Natura di Agrigento e del 9° Elinucleo di Palermo, hanno effettuato un servizio coordinato volto alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, al termine del quale a Bompensiere è stato deferito per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, il titolare di un’impresa edile, a cui è stata sequestrata un’area di circa 2500 metri quadrati sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di residui generati da attività di demolizione edile;

A Delia è stato deferito per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, il titolare di un’azienda, a cui è stata sequestrata un’area di circa 1700 metri quadrati, sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti domestici, imballaggi e contenitori di fitofarmaci per uso agricolo-colturale;

A Caltanissetta sono state delimitateai sensi dell’art.255 comma 1 d.lgs. 152/2006, (deposito incontrollato di rifiuti) due aree demaniali rispettivamente di 3500 metri quadrati in località Gessolungo, di 1800 metri quadrati nelle adiacenze del locale cimitero, sulle quali sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti riconducibili ad attività di demolizione edilizia, aree e rifiuti urbani. Sono state, altresì, verificati  10mila metri quadrati di terreno adibito a discarica, e ne sono stati delimitati 1200 metri quadrati in località Santa Barbara, dando avviso al sindaco di ottemperare allo sgombero e pulizia;

A Serradifalco è stata delimitata un’area di circa 500 metri quadrati adiacente a quella sp41, sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti riconducibili ad attività di demolizione edilizia e rifiuti urbani.

I sequestri sono stati convalidati dal GIP di Caltanissetta, a seguito della richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica.

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Cronaca

Anziane fiutano la truffa, Polizia individua gli autori

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Sono due gli episodi che si sono verificati negli ultimi giorni in provincia, in cui la Polizia è intervenuta per persone sospette che avevano contattato anziani che vivono da soli, presentandosi quali appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Questi finti carabinieri o poliziotti, che a volte possono presentarsi anche quali finti avvocati, avevano chiesto soldi, gioielli o altre utilità alle vittime, per risolvere contenziosi nati a seguito di incidenti stradali causati da familiari ad altre persone. Nei due casi specifici le anziane vittime hanno fiutato subito la truffa, interrompendo i contatti, e allertando la Polizia. Il rapido intervento delle Volanti e della Squadra Mobile ha consentito di individuare i presunti autori delle condotte, condurli in Questura e identificarli. Al momento le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono rivolte ad individuare la rete di truffatori che si cela dietro l’organizzazione di questo tipo di odiosi delitti. La Polizia di Stato è impegnata quotidianamente nel prevenire e contrastare questo fenomeno con la campagna #chiamatecisempre, che ha lo scopo di non far sentire soli gli anziani e di fornire loro una serie di consigli utili per aiutarli a difendersi.

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Cronaca

Abusivismo commerciale, la Finanza accende i fari nel Nisseno. Sequestrati merce e carte prepagate

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La Guardia di Finanza di Caltanissetta, nell’ambito dell’azione di contrasto ai traffici illeciti, ha avviato un piano di interventi finalizzato al contrasto della vendita di merce contraffatta e, più in generale, di forme di abusivismo commerciale pubblicizzate a mezzo social network o tramite noti siti di annunci online.

L’operazione ha preso avvio da un ampio monitoraggio del commercio di beni a mezzo internet all’interno della Provincia, con particolare riguardo a numerose posizioni risultate irregolari sotto il profilo del rispetto degli obblighi tributari e, in alcune circostanze, costituenti reato. Le attività di analisi sono state orientate su due filoni investigativi, il primo riguardante il crescente fenomeno della vendita di prodotti di abbigliamento contraffatti, spesso pubblicizzati a mezzo “dirette” attraverso i più noti social network. A tal proposito sono stati individuati numerosi profili pienamente operativi di soggetti indiziati dei reati di vendita di merce contraffatta e ricettazione. I capi sottoposti a sequestro, convalidati dall’Autorità Giudiziaria, sono risultati circa 1000, assieme a carte prepagate utilizzate per le transazioni con gli utenti, per un giro di affari che ammonta ad oltre 50.000 euro.Il secondo filone, invece, ha consentito di tracciare, dopo acquisizione di annunci sulle più importanti piattaforme dedicate in rete, le attività di vendita svolte da privati cittadini, totalmente sconosciuti al fisco, i quali, per quantità e qualità di beni venduti in un breve lasso temporale, hanno esercitato in modo professionale attività commerciali in assenza di partita Iva e delle necessarie autorizzazioni di legge. I settori merceologici maggiormente pubblicizzati sono risultati quelli del commercio di autovetture, moto e scooter, abbigliamento ed allevamento di animali, con volumi d’affari, in alcuni casi, di oltre 100.000 euro. Le posizioni dei venditori sono state sottoposte alla locale Agenzia delle Entrate al fine di ottenere l’apertura d’ufficio delle partite Iva ed avviare controlli fiscali utili ad attrarre a tassazione gli eventuali introiti incassati in evasione di imposta. L’operazione di servizio condotta dalla Guardia di Finanza conferma il costante impegno del Corpo nell’attività di prevenzione e repressione degli insidiosi fenomeni della vendita e distribuzione di prodotti contraffatti e all’abusivismo commerciale, a tutela del mercato, delle imprese regolari, della libera concorrenza e dei consumatori finali.

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Cronaca

Scontro con un’auto, muore centauro agrigentino

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E’ spirato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove era stato trasportato con l’elisoccorso, il centauro rimasto vittima di uno spaventoso incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio sulla statale 410, tra Naro e Canicattì. Si tratta di Angelo Sanfilippo, 47 anni, di Canicattì. L’uomo era in sella alla sua moto quando si è scontrato con un’auto.

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