Seguici su:

Attualità

Avviso 22: circa 300 tirocinanti aspettano i pagamenti da tre anni

Pubblicato

il

Molti tirocinanti ancora ad oggi attendono di essere pagati dall’assessorato al lavoro, oltre al fatto grave di risultare disoccupati della stessa regione siciliana.
Questo si evince dallo status di quelli già pagati che hanno già ricevuto il CUD per essere stati tirocinanti della regione siciliana.

Di 1741 tirocinanti solo 1400 sono stati pagati dopo una lunga attesa, siamo arrivati a 3 anni, e per gli ultimi 300, alcuni sono stati pagati in parte con acconti bimestrale, altri invece non hanno ricevuto nessun pagamento, quasi tutti disoccupati.

” Alla fine del tirocinio siamo rimasti tirocinanti – dice il.portavoce Oreste Lauria – sfruttati dalle aziende siamo rimasti in attesa di una occupazione, sempre più difficile da trovare.
In diverse reti televisive italiane
samo spesso accusati di non avere voglia di lavorare e di voler vivere solo grazie al reddito di cittadinanza, subendo le polemiche irriguardose di alcuni partiti politici abituati a fare di tutta l’erba un fascio, ma senza nessun lavoro, siamo costretti a vivere di assistenzialismo, è molti non possiamo neanche percepirlo.

L’assessorato al lavoro sta riscontrando enormi problemi burocratici amministrativi e varie vicissitudini, Problemi che il governo Musumeci non ha voluto risolvere trovando una soluzione, è nessuna netta presa di posizione dal parlamento regionale, lasciando la patata bollente al prossimo governo.

La maggior parte dei tirocinanti si trova in situazioni di difficoltà economica senza che nessuna delle istituzioni politiche della regione siciliana si sia occupata di definire una strategia occupazionale per un ingresso o reintegro nel mondo del lavoro dopo aver fatto un percorso formativo da aziende private ed enti pubblici.
Alla fine dei tirocini ci siamo ritrovati disoccupati e senza un titolo di formazione.

Abbiamo partecipato a questo questo bando regionale chiamato avviso 22 per trovare occupazione, invece ha avuto un risultato opposto da quello che ci avevano prospettato Finanziato dal fondo sociale europeo con ben 25.000.000.00 di euro più 5.000.000.00 di bonus occupazione, che ogni singola azienda ed ente pubblico e privato poteva beneficiare di un incentivo partendo dai 3.000 fino a 14.000.00 Euro, al termine del percorso formativo diverse aziende ed enti pubblici accreditati con la regione siciliana hanno deciso di non assumere i tirocinanti
anche perché la regione istituisce altri bandi regionali per tirocini formativi, come garanzia giovani 2 avviso 33 e altri avvisi con il fondo sociale Europe che già sono resi pubblici per tirocini formativi dandogli possibilità alle stesse aziende ed enti pubblici e privati di continuare ad usufruire di altra manovalanza a costo zero, è probabile, altri tirocinanti saranno delusi.
Insomma la solita triste beffa siciliana.

Siamo profondamente delusi dalle istituzioni e dalla politica regionale, Nessuno ha avuto il coraggio di proporre un tavolo tecnico per garantire il reinserimento al lavoro dei tirocinanti e non sono state attivate nessun tipo di politiche attive del lavoro, sono stati offerti solo tirocini sotto forma di precariato.
Non è una regione siciliana in questi casi, che potrebbe funzionare sul tema lavoro, E un uso indiscriminato di tale strumento che serve solamente per le aziende ed enti pubblici e privati, per usufruire di personale a costo zero, e non prevede stabile e buona occupazione per il tirocinante.
In sintesi, è una misura che deve essere modificata al fine di trovare occupazione a lungo termine, Al che arrivino proposte di opportunità lavorative degne è non offerta di lavoro da fame.

Chiediamo al nuovo governo regionale, è al neo presidente della regione siciliana, di occuparsi dei tirocinanti dell’avviso 22, vogliamo un futuro lavorativo che ci dovrà permette di vivere dignitosamente”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Ieri il 322esimo anniversario del primo miracolo attribuito a San Rocco

Pubblicato

il

L’11 gennaio per Butera è un giorno storico, assai significativo, non solo sul piano della fede ma anche per le sorti della città. Infatti, in quel giorno, nell’anno 1693, la Sicilia venne devastata da un grande terremoto che sconquassò l’isola, distruggendo 14 città della Val di Noto, tra cui Siracusa e Augusta; la Noto odierna è stata ricostruita in un sito differente da quello anteriore al 1693. La terrificante onda sismica distrusse, inoltre, la Val Demone provocando la morte di 60.000 persone e ripercuotendosi perfino in Val di Mazara.

Si narra: All’unnici di jnnaru a vintun’ura,
si vitti e nun si vitti Terranova
e si nun era pi Maria, la Gran Signura,
sutta li petri fussi Terranova.
Sulu Vutera nun appi paura
ca c’era santi Roccu cu la bannera.
Si tratta del primo miracolo di san Rocco, che difese la città dalla violenta ondata sismica che seminò distruzione e morte in tutte le altre parti dell’isola, mentre Butera ne usciva incolume e salva. Subito, il popolo attribuì il prodigioso portento al santo taumaturgo, proclamato protettore della città appena dieci anni prima e precisamente il 18 aprile 1683, domenica di Pasqua.


La ventunesima ora corrisponderebbe alle ore 15, cioè le ore 3 del pomeriggio, ora IX presso i Romani, poiché dal Medioevo in poi prevalse l’uso ebraico e dei popoli orientali (con calendari lunari o lunisolari) di considerare la durata del giorno dal tramonto del sole al tramonto successivo. Solo all’inizio dell’Ottocento sarà ripristinato anche nel nostro paese il metodo romano di contare le ore partendo dalla mezzanotte.


Nella suddetta ora, infatti, sono stati suonati trenta rintocchi di campane a mortorio e sono state sparate delle bombe a salve per ricordare quell’ora funesta a tutti i cittadini, ovunque essi si trovassero, sospendendo ogni cosa per fermarsi in piedi in un profondo e religioso silenzio.


Pertanto, dall’11 gennaio 1693 ad oggi, ogni anno, in questo giorno, i buteresi festeggiano una terza volta il santo patrono, ricordiamo che Butera celebra l’ottava della festa il 23 agosto. Stamane, 11 gennaio 2025, dopo la santa messa, il parroco don Emiliano Di Menza, ha esposto il Santissimo Sacramento con turni di adorazione fino alla solenne Concelebrazione Eucaristica vespertina, presieduta dal nostro vescovo, mons. Rosario Gisana, con la presenza di tutto il clero cittadino, delle Autorità Civili e militari, della Deputazione di San Rocco, di tutte le associazioni, di tutti i comitati-festa, della Confraternita del Glorioso Patriarca San Giuseppe e con massiccia partecipazione dei buteresi. Nell’omelia, il vescovo ha esortato i presenti non solo ad attingere alla fraterna intercessione di san Rocco e dei nostri cari defunti, anche se non sono innalzati agli onori degli altari, ma ad essere nello stesso tempo intercessori ed intercedenti a favore degli altri. Al termine della celebrazione, è stato intonato il Te Deum ed è stata impartita la benedizione eucaristica con la distribuzione del pane. Inoltre, sono stati ammessi a far parte della deputazione tre persone, di cui un adulto, un ragazzo e un fanciullo. Il tutto si è svolto presso la Chiesa di San Francesco, essendo il Santuario San Rocco chiuso per il protrarsi dei lavori di restauro.
È stato un giorno di ringraziamento, di riconoscenza e di gratitudine a Cristo Signore, ma anche di profonda meditazione. È questo, quindi, un avvenimento storico impresso indelebilmente nella coscienza del popolo buterese. Infatti, gli anziani, i nonni e i genitori raccontano di generazione in generazione, ai ragazzi, ai nipoti e ai figli il terribile episodio e come il santo protesse la città.

Giuseppe Felici

Continua a leggere

Attualità

Arriva la ‘rigenerazione urbana’ a Butera con finanziamento a 5 stelle

Pubblicato

il

‘Le stelle di finanziamenti’ del M 5 S continuano a fioccare e non riguardano solo gli spettacoli di Gela.

Adesso tocca anche a Butera nel nuovo momento politico inaugurato nel 2025 con novità e frizioni dell’ultim’ora.

La finanziaria 2025, su input del deputato a 5 stelle, Nuccio Di Paola ha previsto una somma di 150.000 euro destinata, secondo l’agenda regionale, alla rigenerazione urbana.

La rigenerazione urbana è l’insiemecdi iniziative il cui scopo è promuovere l’inclusione sociale e l’efficienza energetica nelle città. Queste iniziative si traducono in progetti e investimenti volti a recuperare beni sottoutilizzati e a ridistribuire le opportunità, aumentando la prosperità urbana e la qualità della vita.

Gli obiettivi chiave del rinnovamento urbano includono il successo dello sgombero delle baraccopoli e la riqualificazione fisica – anche di edifici pubblici e residenziali – che tenga conto di altri elementi, come la conservazione del patrimonio. Un altro modo per definire la rigenerazione urbana è come un approccio alla pianificazione urbana che cerca di risolvere i problemi sociali ed economici che affliggono un’area urbana.

“Un’ennesima constatazione tangibile- ha commentato il sindaco di Butera, Giovanni Zuccalà – che l’impegno politico è orientato verso lo sviluppo del territorio e non segue logiche pariocolaristiche e parziali. Per questo non poco che rendere grazie all’onorevole Di Paola per aver dato il suo contributo per la rigenerazione urbana di Butera che ne ĥa tanto bisogno.

Useremo questo finanziamento, che cade a fagiolo, per il restyling delle zone del centro storico”. Da troppo tempo si attendeva una ristrutturazione del cuore della Butera antica.

Un tocco in piu’ che rendera’ la cittadina medievale la ‘chicca’ architettonica della provincia nissena e della Sicilia in generale.

Continua a leggere

Attualità

In via Pisa le prime bacheche per le opere del progetto “Il manifesto della vita”

Pubblicato

il

Installate in via Pisa le prime tre bacheche che ospiteranno le opere realizzate nell’ambito del progetto “Il manifesto della vita”, promosso da Farm cultural park con Civico 111 per “Ué – Eventi urbani”.

Sono esposte al momento le opere degli artisti Azzurra Messina, Luciano Modica, Lorenzo Romano e Vanni Vaps. Si tratta di una Preview: la Call for artist si è chiusa ieri, 9 gennaio, ed è stata un successo con decine di partecipanti anche dall’estero. Ad inizio febbraio l’inaugurazione ufficiale, i pannelli verranno aggiornati con i manifesti d’arte ogni 40 giorni circa.

Presenti questa mattina in via Pisa l’assessore alla cultura Viviana Altamore, la presidente del consiglio Paola Giudice, i referenti della rassegna “Cori – Christmas edition” all’interno del cui programma s’inserisce l’iniziativa ed il responsabile della Sp group Giuseppe Paolello che ha realizzato le prime tre bacheche. 

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità