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Cronaca

Raid al PalaCossiga, Saluci: «Le istituzioni ci tutelino, così non ha senso continuare»

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Il terzo grave atto vandalico subìto in meno di un anno scuote ancora una volta l’associazione Orizzonte. Il presidente Natale Saluci, con grande amarezza, esprime il senso di abbandono dinanzi ad una realtà, quelle gelese, sempre più caratterizzata da episodi di degrado e malessere sociale che sfociano negli atti criminosi verso i più deboli. «Che senso ha andare avanti così? Non ci sentiamo tutelati – ammette Saluci –, siamo lasciati soli al nostro destino. La nostra associazione assiste più di trenta famiglie con figli disabili e lavoriamo ogni giorno per il loro inserimento in società attraverso l’attività sportiva. Ma adesso ci chiediamo: a chi interessa questo lavoro? Che senso ha mettere passione e impegno in un servizio gratuito alle fragilità del nostro territorio? Chiederò un incontro al sindaco, agli assessori e alle istituzioni della città perché se la battaglia per il sociale interessa davvero, allora abbiamo bisogno di gesti concreti, di protezione. Altrimenti sarà impossibile proseguire».

Una forte presa di posizione anche quella dell’assessore allo sport Cristian Malluzzo, che invita la città a ribellarsi ai pochi che remano contro il buon vivere civile, ma che tanto male continuano a fare: «Adesso basta – tuona Malluzzo –, è il momento in cui tutti dobbiamo ribellarci. Questi vandali non fanno un danno al Comune ma alla collettività. Le associazioni sportive vivono con la pandemia il periodo più brutto della loro esistenza, vederle ancora private dei loro spazi ci fa arrabbiare. Ritarderemo qualche settimana ma accenderemo di nuovo le luci del PalaCossiga, la maggioranza della città è con noi e lo dimostreremo a chi vuole annientare lo sport». Resta il problema della sicurezza dinanzi ad una struttura importante saccheggiata tre volte in pochi mesi, da qui anche la necessità di potenziare la vigilanza perché il palasport comunale sia effettivamente un luogo sicuro. Intanto sul raid, che ha anche messo nuovamente ko l’impianto elettrico della struttura, indaga la Polizia. Gli esperti della Scientifica hanno già svolto i rilievi del caso sugli utensili ritrovati al palazzetto e presumibilmente lasciati lì dagli stessi ladri.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Cronaca

Controlli a tappeto della Polizia

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Modica – La Polizia ha intensificato i servizi di controllo del territorio nel centro storico di Modica sia con i poliziotti delle Volanti sia con personale in servizio di polizia giudiziaria.

I realizzare i controlli, coordinati dal Dirigente il Commissariato di Modica, sono state impiegate anche le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, specializzato nel contrasto al fenomeno della microcriminalità e dei reati contro il patrimonio.

Le operazioni preventive a vasto raggio seguono le direttive della Questura con la richiesta al Dipartimento di Pubblica Sicurezza delle unità di supporto secondo un programma prestabilito e costante.

Particolarmente rilevanti sono i risultati conseguiti lo scorso fine settimana con il controllo di 600 persone, 200 veicoli fra cui 30 ciclomotori.

L’attività, sia preventiva che repressiva, ha riguardato vari profili, infatti sono stati effettuati anche mirati servizi di polizia giudiziaria, all’esito dei quali sono stati tratti in arresto in flagranza di reato due soggetti, uno straniero ed un italiano (il primo per detenzione ai fini di spaccio, il secondo per evasione) e sono state segnalate alla Prefettura 8 persone. 

Sono state effettuate 14 perquisizioni personali e 5 locali, a seguito delle quali sono state sequestrate 25 dosi di stupefacente, in gran parte hashish ma anche cocaina, bilancini di precisione e il provento economico dello spaccio. 

I controlli sono stati estesi anche alle persone sottoposte a misure detentive e di sorveglianza speciale nonché agli stranieri soggiornanti in città ed hanno riguardato in particolare le zone del centro storico di Modica, quali il corso Umberto, la via Vittorio Veneto, la via Medaglie d’oro, via Grimaldi e via Castello, la via Marchesa Tedeschi, il Pizzo Belvedere e le vie adiacenti di Modica Alta.

In merito alle verifiche dei permessi di soggiorno, in relazione agli 80 cittadini extracomunitari controllati, 2 sono stati espulsi in quanto irregolari, mediante trattenimento presso il centro per i rimpatri di Caltanissetta e successivo accompagnamento nel paese di origine.

Le attività di polizia giudiziaria fra l’altro seguono il recente deferimento alla Procura della Repubblica per minaccia aggravata ed interruzione di pubblico servizio del 19enne gambiano che era andato in escandescenza la settimana prima brandendo un bastone di legno, individuato e deferito all’A.G. dopo poche ore dalla denuncia resa in Commissariato. 

A corollario dell’attività integrata con i Reparti Prevenzione Crimine di Catania sono state contestate 14 violazioni al codice della strada, di cui 6 a carico di conducenti di motoveicoli.

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Lite in un supermercato

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Comiso – La Polizia ha denunciato all’Autorità Giudiziaria due coniugi tunisini rispettivamente di 56 e 39 anni, ritenuti responsabili del reato di lesioni personali aggravate in quanto hanno aggredito un familiare con l’uso di un coltellino; i fatti sono avvenuti presso un noto supermercato di Comiso.

Il personale del Commissariato di Comiso, con l’ausilio del personale del Commissariato di Vittoria, è intervenuto nel supermercato dove era stata segnalata una rissa con feriti; i poliziotti giunti sul posto hanno rintracciato un tunisino che presentava delle ferite superficiali, compatibili con arma da taglio, il quale ha riferito di essere stato accoltellato dal fratello. 

Gli agenti hanno avviato un’indagine, basata anche sull’analisi dei video registrati dalle telecamere di sorveglianza, che ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti; più in dettaglio i poliziotti hanno accertato che la lite che era stata determinata da acredine tra le parti, verosimilmente per problemi ereditari e che la persona offesa era stata aggredita dal fratello e dalla cognata.

Al culmine dell’aggressione, il fratello aveva sferrato alla vittima un fendente con un coltellino, procurandogli una ferita da taglio.

Gli operatori di Polizia hanno effettuato i dovuti approfondimenti e denunciato all’Autorità Giudiziaria i due coniugi ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate in concorso tra loro.

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