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Cronaca

Danneggiamenti al campo di girasoli del progetto Open Housing

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Campo di girasoli nel mirino. Un progetto singolare che coinvolge tante associazioni del territorio riceve le ‘attenzioni nefaste’ segno che nessuna iniziativa può svilupparsi senza essere toccata dalla mano oscura di chi combatte contro il progresso. Questa mano si è servita anche degli animali ignari, per procurare il male.

E una serie di danneggiamenti in sequenza, atti vandalici e furti sono stati perpetrati ai danni del campo di girasoli coltivato da giovani coinvolti nel progetto Open Housing.
L’ultimo episodio è avvenuto nei giorni scorsi: un gregge di pecore è stato portato al
pascolo nella piantagione del progetto. Gli ovini hanno brucato due ettari e mezzo di
girasoli danneggiando irrimediabilmente il raccolto. Qualche giorno prima, invece, era
stata rubata la pompa per l’irrigazione dell’acqua.
“Abbiamo denunciato gli episodi alle forze dell’ordine – afferma Luciana Carfì, presidente
del Circolo ARCI Le Nuvole e responsabile del progetto – si tratta di episodi gravi che
rallentano il progetto e rendono vani gli sforzi dei giovani impegnati nella piantagione.
Lo scorso anno abbiamo prodotto il primo olio di girasole in Sicilia. Adesso dobbiamo
necessariamente fermarci. Avevamo avviato un percorso di sperimentazione che può
portare al recupero dei terreni agricoli abbandonati e all’inserimento di soggetti in difficoltà
nel mondo del lavoro”.
Il progetto Open Housing, operativo dal 2020, intende rispondere al bisogno di coloro che
si trovano in temporanea difficoltà abitativa, economica e sociale inserendoli in un
percorso di crescita personale legato al mondo del lavoro e al reinserimento sociale.
Nel corso dell’attività il progetto ha dato aiuto abitativo a sessanta persone e ha
provveduto all’inserimento lavorativo di quindici soggetti.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, è promosso da un ampio
partenariato pubblico e privato, coordinato dall’Associazione ARCI Le Nuvole e con la
partecipazione del Comune di Gela e del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta. Al
progetto hanno aderito l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Ettore Majorana”, la
Rettoria di Sant’Agostino, l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno, la Diocesi di Piazza
Armerina il Centro Studi Universitari “Federico II”. Fra i partner le associazioni Dives in
Misericordia, Il tempio di Apollo, il CAV (Centro di Aiuto alla Vita) e la cooperativa sociale
Carpe Diem.

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Cronaca

Vittoria: non si fermano all’alt della polizia e si schiantano contro un’auto. Recuperata anche una pistola

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Intimano l’alt a due giovani in sella ad un motorino che procedeva “su una ruota”, ma per tutta risposta i ragazzi eludono il controllo mettendo in atto una serie di infrazioni al codice della strada, utili alla fuga, ponendo a serio repentaglio l’incolumità degli operatori di polizia e degli utenti della strada, dopo che i due giovani, nel cercare di guadagnare una via di fuga, impegnavano tutte le intersezioni stradali ad alta velocità, anche in senso contrario a quello consentito, omettendo di dare la precedenza nei tratti previsti e non curandosi della presenza di passanti. E’ accaduto a Vittoria.

I due giovani, durante la fuga, hanno lanciato una pistola per terra sul lato sinistro della carreggiata. L’arma rinvenuta dagli agenti è risultata essere “una pistola a salve”, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, che riproduce fedelmente una arma da fuoco tipo pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell’ordine. Mentre che gli agenti recuperavano la pistola, il ciclomotore impattava con un veicolo privato al quale non era stata data la precedenza. Considerate le gravi condizioni di salute dei due giovani, gli agenti hanno provveduto immediatamente ad allertare i sanitari ed altro personale del Commissariato per le attività del caso. Successivamente è stato accertato che il conducente risultava privo della prevista patente di guida e che il ciclomotore era sprovvisto di copertura assicurativa. Il magistrato di turno della Procura di Ragusa, ha effettuato il sopralluogo, acquisendo le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali emergeva la condotta dei due giovani, consentendo di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a scontrarsi con la macchina, senza che l’evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento da parte della Polizia. Uno dei due giovani è ricoverato in condizioni gravi, mentre l’altro ha una frattura al femore.

foto Franco Assenza

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Cronaca

Spostamenti uffici amministrativi:parla il direttore generale Asp2

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Il direttore generale dell’Asp 2 Ficcarra interviene con una nota sulla vicenda deglu uffici amministrativi. “Lo spostamento dei servizi e degli Uffici- dice il manager dell’Asp- è stato deciso a seguito della costatazione dell’inadeguatezza dei locali di Via Parioli agli standard, dichiarata dagli organi competenti, che poneva a serio rischio la sicurezza degli utenti e degli operatori, oltre all’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di ridurre i costi di affitto”.

“Non è ancora iniziato il trasloco degli uffici/servizi ma non appena avranno inizio le attività di trasferimento verrà data opportuna e tempestiva comunicazione al fine di evitare disagi agli utenti. Attualmente il cittadino che richiede una visita domiciliare riabilitativa deve dapprima recarsi in Via Madonna del Rosario per prenotare la visita, successivamente spostarsi in via Parioli, a circa 6 km di distanza, per ricevere l’autorizzazione da parte del Responsabile Sanitario ed infine recarsi in via Butera a circa 3 km per pagare il ticket.Tale organizzazione non rispetta certamente il principio di accentramento dei servizi né tantomeno di orientamento e prossimità degli utenti”.

“Con il nuovo modello organizzativo che si sta mettendo in atto la prenotazione della visita domiciliare, il rilascio dell’autorizzazione alla visita ed il pagamento del ticket avverranno nell’unica sede di via Butera consentendo agli utenti di accedere al servizio senza dispendio di tempo e di risorse”.

“Per ciò che concerne il trasferimento dei locali dell’ADI, il nuovo modello organizzativo imposto dal Ministero e dall’Assessorato Regionale della Salute prevede l’integrazione tra l’Ospedale ed il Territorio per una presa in carico globale del paziente,  pertanto la scelta di utilizzare i locali adiacenti l’ospedale, dopo costatazione di idoneità da parte del RSPP, mira ad assicurare una sempre più elevata prossimità per gestire al meglio il processo delle dimissioni protette dall’ospedale verso l’assistenza territoriale”.

” Il Servizio Veterinario è stato allocato presso l’unica sede autorizzata in quanto dotata di Sale Operatorie e strumentistica necessaria per erogare al meglio tale servizio.Oggetto di trasferimento sarà anche il Sert garantendo così il rispetto delle caratteristiche strutturali e di tutela della privacy previste dalla normativa vigente oltre all’unificazione di tutti i servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale.

Continuano i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità che, non appena ultimati, entro la fine del 2025, tutti gli spazi verranno ampliati e ri-allocati secondo le nuove concezioni per l’assistenza sanitaria territoriale.

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Cronaca

M5S: “Schifani azzeri i manager della sanità”

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Palermo- “Non basta a curare la sanità siciliana in agonia. Schifani azzeri i manager e faccia nuove nomine guardando soltanto ai loro curricula e ai loro risultati in carriera, senza avere riguardo per i padrini politici. La politica, una volta per tutte, esca dalla sanità. Gli interventi tampone, sempre che arrivino, non basteranno”.

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.“La spartizione della sanità – continua De Luca – è stata fatta con tanto di vergognoso modulo calcistico, ma i calci li stanno prendendo, purtroppo, i siciliani, a causa di questo governo che ha pensato solo alle poltrone, mentre ospedali e pronto soccorso scoppiano e il personale scappa verso il privato.

I nuovi manager dovevano dimostrare con i risultati sul campo che erano veramente bravi, ma i frutti che arrivano giorno dopo giorno stanno dimostrando il contrario. Schifani abbia un sussulto d’orgoglio azzeri tutto e ricominci da capo”.

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