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Pronto il cartellone della festa della Patrona

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Festa della Madonna dell'Alemanna a Gela a Gela

La parrocchia della Chiesa Madre ha reso noto il calendario delle celebrazioni in vista della feste dedicata a Maria Ss dell’ Alemanna che inizia il 27 agosto e si conclude l’8 Settembre a Gela, quando si celebra la festa sella della patrona della città. Nel 1450 anno fu trovata l’icona in stile bizantino della Madonna. Nel punto in cui fu portata alla luce l’icona della Madonna, in suo onore fu innalzata una chiesa, il Santuario di Maria SS. dell’Alemanna.

L’icona della Madonna, venerata a Gela come patrona, fu portata in quella città dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico e secondo la testimonianza dell’abate Rocco Pirro, il culto a Maria SS. D’Alemanna trae la sua origine proprio dai Teutonici. I Teutonici furono chiamati nell’isola Alemanni (nell’uso poetico e letterario col nome di Alemanni si trovano spesso indicati i Tedeschi), e perciò la chiesa di Santa Maria dei Teutonici era la chiesa di Santa Maria degli alemanni o dell’Alemanna. I racconti popolari, tramandati da generazione in generazioni, parlano del rinvenimento della venerata icona di Maria SS. d’Alemanna in un modo miracoloso intorno al 1476. Si narra infatti che un contadino mentre arava la terra si accorse che i suoi buoi non proseguivano più; pensando che si trattasse di un ostacolo proveniente da qualche corpo duro sottostante il terreno, il contadino si mise a scavare, anche con la segreta speranza di trovare un tesoro nascosto, ma quale non fu la sua meraviglia quando le sue mani cominciarono a tirar fuori una tavola sulla quale s’intravvedeva una immagine dipinta: era l’effige della Beata Vergine. Nel momento stesso in cui estrasse dal terreno l’intero quadro, il contadino si accorse che i due buoi si erano inginocchiati. Maria SS. d’Alemanna è chiamata protettrice e Patrona della città, ufficialmente verso il 1650 in seguito ad una bolla di Urbano VIII. Gli atti di proclamazione vennero stilati a Gela nel dicembre del 1659 e poi del marzo del 1693, in quest’ultimo anno in particolare, in occasione del famoso terremoto che distrusse molte città dell’isola e causò molte vittime nella sua parte orientale. 

La bella icona bizantineggiante della Vergine riporta alla Terranova voluta da Federico II, che chiamò “i Religiosi Teutonici di Santa Maria d’Alemanna, i cui Frati prestavano culto alla Divina Signora, da essi certamente arrecata”. Questa tavola, sotterrata dai Cavalieri Teutonici, durante le incursioni saracene trai secoli XIV e XV, in una buca nei pressi dell’altare dell’antica, omonima chiesetta, è la memoria storica di avvenimenti significativi della città: ad essa i gelesi attribuiscono lo scampato pericolo dal terremoto del 1693 e l’incolumità durante il violento bombardamento navale del 10 luglio 1943

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L’impegno del sindaco: elezioni delle aree urbane della città entro il 2025

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La perimetrazione delle aree urbane della città ( cioè dei quartieri) sarà completata entro febbraio e entro l’anno si potranno svolgere le elezioni dei rappresentanti delle aree urbane che corrispondono ai comitati di quartiere: questo impegno ha preso il sindaco Terenziano Di Stefano nell’incontro di stasera con i rappresentanti dei comitati di quartiere.

Si è parlato anche dei vari problemi che si vivono nei quartieri soprattutto quelli periferici. Tra le richieste più pressanti quella di una maggiore pulizia. Ci saranno contatti più costanti tra comitati ed amministrazione attraverso il confronto con l’assessore Di Cristina che ha la delega ai quartieri.

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Domani in via Pisa la Preview del progetto “Il Manifesto della Vita”

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Appuntamento domani, venerdì 10 gennaio, alle ore 12 in via Pisa per la Preview del progetto “Il Manifesto della Vita”, con l’installazione delle prime tre bacheche che ospiteranno i manifesti artistici selezionati dalla Call For Artist “Il Manifesto della Vita”.

Il progetto è ideato da Farm Cultural Park e Civico 111 nell’ambito del progetto “Ué – Eventi Urbani” per la rassegna “Cori – Christmas Edition”. 

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“I luoghi della memoria di Gela, Butera, Mazzarino e Niscemi” rivivono in un libro

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Verrà donato a scuole e biblioteche del territorio il libro “I luoghi della memoria di Gela, Butera, Mazzarino e Niscemi”, una pubblicazione curata dall’associazione culturale Lamba Doria con il patrocinio del comando militare dell’Esercito in Sicilia e dei quattro comuni coinvolti. Un progetto coordinato dal referente locale dell’associazione, Michele Curto, coadiuvato dal referente di Caltagirone Salvatore Reale e dal vice referente regionale Giovanni Iacono.

Questa mattina in aula consiliare il primo evento dedicato alla presentazione del volume, sono intervenuti i sindaci dei quattro comuni ovvero Terenziano Di Stefano, Giovanni Zuccalà, Domenico Faraci e Massimiliano Conti, la presidente del consiglio comunale di Gela Paola Giudice, il vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola e l’on. Totò Scuvera.

Hanno preso parte all’iniziativa anche il generale Maurizio Angelo Scardino, già comandante dell’Esercito in Sicilia, autore della prefazione, ed il tenente colonnello Sergio Franco in rappresentanza del Comando militare regionale dell’Esercito. Erano presenti le autorità civili e militari, rappresentanze del mondo della scuola e delle associazioni.

Sono nove i luoghi della memoria citati nel testo: cinque nel territorio di Gela (viale Mediterraneo, ponte Dirillo, Castelluccio, monte l’Apa-Zai, Grotticelle), due nel territorio di Butera (Falconara e stazione), l’ospedale di Niscemi ed infine il bivio Gigliotto nel territorio di Mazzarino.

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