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Politica

Antonio Matasso segretario regionale dei Socialdemocratici

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I Socialdemocratici, riorganizzati dal 2 luglio scorso con un’assemblea nazionale a Roma e guidati dal segretario nazionale Umberto Costi, hanno ora anche un nuovo segretario regionale in Sicilia. A rappresentare gli eredi isolani del partito fondato settantacinque anni fa da Giuseppe Saragat, sarà Antonio Matasso, 39 anni, docente universitario ed avvocato, noto anche come saggista e giornalista. Proveniente dalla zona dei Nebrodi messinesi, il neo-segretario regionale siciliano vanta un lungo cursus honorum come dirigente nazionale nell’area politica della sinistra socialista democratica e riformista. Componente della segreteria nazionale dei Socialdemocratici, Matasso tre anni fa si era schierato pubblicamente contro la presenza del filosofo russo Aleksandr Dugin in un’aula del Rettorato dell’Università di Messina, nel quadro di un’iniziativa organizzata da alcune sigle di estrema destra della città dello Stretto. Le autorità accademiche ritirarono la concessione della sala proprio in seguito alla segnalazione di Matasso, il quale aveva denunciato per primo la pericolosità dell’ideologia anti-occidentale ed illiberale di Dugin, alla base dell’odierna invasione russa dell’Ucraina. L’esponente socialista democratico aveva attaccato frontalmente Dugin ed i circoli reazionari russi anche per le loro posizioni antisemite, filo-naziste ed improntate ad una sintesi tra i fascismi e l’eredità sovietica. Adesso, il nuovo portavoce della Socialdemocrazia siciliana fa appello alla «convergenza, di tutti i laici e riformisti, anche nell’ isola, verso la prospettiva di coalizione inclusiva delineata da Enrico Letta» , dinanzi ad «un’ estrema destra che vuole portare l’Italia verso il regime ungherese e quello del Cremlino, fuori da quella collocazione internazionale per cui si battè il presidente Saragat, con la sua coraggiosa rottura a sinistra». Nei prossimi giorni, Matasso si incontrerà con le forze interessate a costruire un vasto fronte europeista e dei diritti civili, in vista delle imminenti elezioni politiche e regionali. Il partito, che è aperto a quanti provengono dalla storia del Psdi o del Psi, ma anche ai giovani che si riconoscono semplicemente nel socialismo europeo.

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Elezioni provinciali:urne chiuse,in 14 non si sono presentati

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È calato il sipario sulle elezioni di secondo livello per la guida dell’ex Provincia di Caltanissetta. Domani l’ente sarà guidato da uno dei tre candidati alla carica di presidente: il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano e il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.Quest’ultimo in caso di elezione resterà in carica un anno e mezzo e si dimetterà dalla presidenza dell’Ati idrico.

Altissima la percentuale di votanti: su 314 aventi diritto non sono andati a votare in 14. Di questi si sa finora che 2 sono di San Caltaldo e 1 di Butera.In 300 hanno determinato la guida della provincia che ritorna ad essere politica dopo oltre 10 anni.

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Gelesi al voto al 100%

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I 24 consiglieri gelesi hanno votato tutti per il presidente e il consiglio provinciale. Si è raggiunta la percentuale del 100%. Il voto dei rappresentanti dei Comuni di Catanissetta e Gela ha il “massimo peso”.Hanno votato tutti per Di Stefano? In linea teorica il sindaco dovrebbe ricevere da Gela 6 voti dal Pd, 4 dal M 5S e 5 da Una buona idea ma se ne prevedono di più. Uno arriva da Italia viva e almeno altri due potrebbe raccoglierli dall’opposizione consiliare.

Ad un’ora dalla chiusura delle urne avevano votato 287 aventi diritto su 314. Con i politici al voto e con questo tipo di elezione in cui peraltro il voto è segreto ma si fa per dire, non ci sono e non ci possono essere casi di diserzione delle urne.

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Politica

Sono già 250 i consiglieri nisseni che hanno votato

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Impennata nel pomeriggio nel numero dei votanti per le Elezioni provinciali di secondo livello: alle 18 di oggi hanno già votato 250 dei 292 consiglieri. Al voto sono chiamati anche 22 sindaci.

I tre candidati alla Presidenza della Provincia hanno tutti votato in mattinata. Il primo a presentarsi con giubbotto e zainetto è stato il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti che ha votato alle 9.30, subito dopo è arrivato il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro con l’on.Mancuso ed altri amici politici. Tra i due sfidanti del centrodestra abbracci e sorrisi.

L’ultimo a votare è stato Terenziano Di Stefano che ha mantenuto la formula della sua candidatura a sindaco di Gela.Alle urne si è recato, infatti,con moglie e figli. I suoi alleati gelesi hanno già votato. Anche il gruppo di Una buona idea, il movimento da lui fondato, è arrivato a Caltanissetta compatto. A Caltanissetta di buon mattino è arrivato il capogruppo M5S Francesco Castellana che è candidato per il consiglio e domani seguirà lo scrutinio. A Caltanissetta c’è pure l’on.Nuccio Di Paola.

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