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Al lavoro sulla Necropoli di via Di Bartolo: entro la fine del 2022 l’area potrebbe essere fruibile

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Sono ripresi i lavori di recupero sui ritrovamenti archeologici di Via Buscemi angolo via Di Bartolo. Entro la fine del 2022 la Necropoli potrebbe essere fruibile al pubblico. I lavori sono stati sospesi da oltre sei mesi per problemi di ordine burocratico legati alla gestione della ditta. Adesso la squadra di archeologi è già al lavoro da un paio di giorni con la supervisione anche dell’Arma. “I restauri che possono essere eseguiti sul posto – ha detto il direttore Sezione per i beni archeologici Filippo Spagnolo – avverranno a Gela, altri che necessitano di altri studi e trattamenti speciali verranno trasferiti nei laboratori.

Tuttavia non c’è un grande lavoro e pensiamo che in capo a qualche mese il cantiere può essere chiuso e apposta la lastra di vetro che permetterà di vedere quanto è stato scoperto”. Si presume che questo possa avvenire entro il 2022. Si presume. Perché i blocchi e i ritardi in questi casi sono ricorrenti. La necropoli venne alla luce poco meno di due anni fa nel corso di lavori per l’apposizione della Fibra ottica. In pochi giorni si è passati da una scoperta ad un’altra tanto da arrivare a trovare un’intera Necropoli, una delle tante che testimoniano le vestigia della Gela greca. Un piccolo cimitero, una necropoli appunto con tanti resti umani di adulti e perfino di bambini. Lo scheletro intero di giovinetta, con resti di corredi funerari tra cui uno stamnos un contenitore di ceneri e una lelythos ovvero un contenitore di profumi. Oltre a sei scheletri di bambini c’è anche lo scheletro di una giovane donna perfettamente conservato e una trapeza, ovvero una base d’appoggio che fungeva da altare per i riti funebri  ed pithos funerario: tutti gli arredi di un luogo di culto dei morti . I lavori inizieranno con la ripulitura delle tombe , la creazione dell’areazione adeguata al mantenimento dei reperti, l’illuminazione e la copertura con lastre trasparenti pedonabili. L’area è destinata a divenire un museo all’aperto con i fondi di Open fiber. Questa notizia contribuisce ad arricchire il patrimonio archeologico di Gela che ad ogni scavo restituisce testimonianza di una storia prestigiosa in un passato lontano e senza tempo.

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Attualità

Crisi idrica: nuova stretta all’erogazione. Suppliscono i pozzi del Nisseno ed ennese

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Palermo – Al via la seconda fase del piano predisposto dall’Autorità di Bacino:
da lunedì riduzione dei prelievi dall’Ancipa
 Siciliacque informa che, come da indicazioni della Cabina di Regia per l’emergenza idrica e dell’Autorità di Bacino della Regione Siciliana, lunedì darà seguito all’ulteriore fase programmata di razionamento dei prelievi d’acqua dalla diga Ancipa, secondo le medesime modalità applicate nella fase precedente.


La riduzione sarà compensata in misura pari a circa il 50% dalle nuove risorse idriche provenienti dai pozzi del Nisseno e dell’Ennese, ripristinati dai rispettivi gestori d’ambito. La misura interesserà Acquaenna, Caltaqua, Consorzio di Bonifica 4 Cl, Consorzio Bonifica 6 En, Comune di Capizzi, Comune di Gangi e altri utenti minori.


Alla luce della programmazione già nota e nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità operative, spetterà ai gestori fornire indicazioni a Siciliacque su come distribuire le riduzioni definite nei punti di consegna presenti sui vari territori.

A Gela invece l’acqua si spreca con ke perdite ed il dissalatore è dismesso da anni.

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Domani ‘La serva padrona’

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Ragusa – Un’atmosfera intima ha abbracciato il pubblico presente ieri sera a cava Gonfalone per la seconda serata del festival Barocco in tutti i sensi.”Bach, father and sons”, il tema della serata, declinato dal Valletta Baroque Ensemble, il ViBE, in formazione quartetto ad accompagnare il pubblico in un tempo morbido e confortevole.

Le ‘incursioni’ profonde de ‘I sonnambuli’ prima, ma anche di Isabella Candeloro e Marco Brugaletta – organizzatori del festival – hanno fornito spunti di riflessione sul senso del tempo e della famiglia, sull’amore incondizionato di un padre per i suoi figli, sul calore di un desiderio da realizzare per dare il senso compiuto ad una perdita inaccettabile.

E poi l’ospite a sorpresa, Gabriele Dovis, la sua paura di morire a 40 anni e 140 chili, il suo percorso di crescita personale e il cambiamento che lo ha portato a correre come testimonial la maratona alle Olimpiadi di Parigi e a promuovere un progetto di inclusione.

Domani sarà una serata leggera e divertente. Il palcoscenico naturale di Cava Gonfalone sarà calcato da artisti, anche questa volta, di fama internazionale.Una tappa di un tour che porta in scena “La serva padrona” di Pergolesi, un intermezzo buffo, che sarà musicalmente narrato dall’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso e che vedrà come interpreti il soprano Minni Diodati, il baritono Roberto Abbondanza e il giovane attore Sergio Del Prato.

Ragusa rientra tra le date di un tour ‘riservato’ a manifestazioni di grande spessore artistico e musicale nel campo della musica barocca. “La serva padrona” ha fatto tappa al Festival di musica antica all’Aventino a Roma, e prima della partenza per Ragusa, gli artisti sono andati in scena a Proceno al festival Itinerari Musicali Francigeni. Al termine della rappresentazione, l’appuntamento con la cena-degustazione curata da Delicatessen.

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La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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