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Politica

Floridia a Fava e Chinnici: difenderete il reddito di cittadinanza?

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Messina  – Alleati ma con le mani alla sciabola. E continua il testa a testa fra la senatrice Floridia e gli esponenti del PD. “Volete aiutarci a difendere il reddito di cittadinanza dal tentativo delle destre di demolirlo?”. È la domanda che Barbara Floridia, candidata del Movimento cinque stelle alle primarie del fronte progressista ha posto agli altri due candidati Claudio Fava e Caterina Chinnici nel corso di un incontro a Messina.

“Il Reddito – ha proseguito – può essere migliorato, certo, magari sotto il profilo dei controlli, ma sta aiutando tanti italiani. Lo ha certificato l’Istat: grazie a questa misura c’è un milione di poveri in meno nel nostro Paese. E in Sicilia ha avuto anche un altro effetto benefico: togliere manovalanza alla mafia provocando persino le lamentele dei boss”.

“Insieme all’aiuto per i più poveri, – ha aggiunto Floridia – il Movimento ha voluto il Superbonus, che ha prodotto oltre 600 mila nuovi posti di lavoro, come certificato dall’istituto Nomisma. Un esempio di come la transizione ecologica, per il Movimento, non sia un concetto vago, ma la strada per un reale sviluppo. Così come lo è il digitale: non a caso abbiamo stanziato 600 milioni per la formazione dei cosiddetti Neet, giovani che non studiano ne’ lavorano, per imparare uno dei cosiddetti green jobs, i lavori digitali, appunto”.

“Perché però la crescita di una terra come la Sicilia sia tangibile, – ha spiegato Floridia – serve che tutti facciano la propria parte. La Regione guidata dalla destra, invece, sta ponendo un freno allo sviluppo. Faccio due esempi: nel 2019 abbiamo stanziato in tutta Italia un miliardo, 86 milioni solo in Sicilia, per il potenziamento dei Centri per l’impiego, anche grazie a nuove assunzioni, per favorire l’incontro tra domanda e offerta. Ebbene, la Regione si è svegliata solo adesso, a ridosso delle elezioni, con le selezioni. Altro esempio riguarda la Zes Sicilia orientale: dei 55 milioni stanziati dallo Stato, 54 sono andati nel Catanese, feudo elettorale di Musumeci e dei suoi fedelissimi. L’ennesima dimostrazione di come questo governo regionale non abbia alcuna capacità progettuale. La Sicilia merita molto di più”, conclude Floridia che mercoledì sarà a Gela

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Flash news

Per il Pd fa bene il sindaco a chidere aiuto allo Stato per uscire dal dissesto

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La struttura commissariale del Pd considera giusta l’iniziativa del Sindaco Terenziano Di Stefano tesa a chiedere allo Stato un contributo finanziario per aiutare il Comune di Gela ad uscire dal dissesto finanziario con la messa in campo di una legge cosidetta “Salva Gela”.

Il Pd sollecita un incontro in loco con tutti i Parlamentari regionali, nazionali ed europei della Sicilia a prescindere la appartenenza politica. In merito il Partito Democratico locale, in forza che nel proprio programma elettorale nelle recenti elezioni comunali veniva sancito proprio la adozione da parte delle Istituzioni nazionali di una legge “Salva Gela”, coinvolgerà la propria rappresentanza parlamentare siciliana a sostegno di detta iniziativa.

“La comunità gelese ha tutte le condizioni per poter usufruire dello aiuto finanziario in questione pari a circa 15 milioni di euro per il prezzo ambientale ed umano pagato per la insistenza nel proprio suolo di una industria pesante”- conclude la struttura Commissariale del PD di Gela

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Flash news

Il municipio si illumina di rosso e poi una veloce seduta consiliare ordinaria

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La lunga giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne si è conclusa con il palazzo di città che si è illuminato di rosso con la presenza dei consiglieri che subito dopo sono andati in aula per la seduta ordinaria.

L’ assise civica ha votato ed approvato velocemente una variazione di bilancio per utenze e pubblica illuminazione. Poi l’aggiornamento del costo di costruzione per il 2026 ed ancora un’altra delibera di variazione bilancio per accogliere una somma regionale per la lotta al randagismo.

Archiviato il tentativo della consigliera Lucia Lupo di rinvio della delibera sulla modifica del regolamento di economato, si è passati velocemente al voto articolo per articolo con la presenza di 17 consiglieri.

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Politica

La Regione finanzia aeroporto di Trapani. E Comiso? Mauro:” Trattamento ingiusto”

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Ragusa – Il consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro, esprime forte preoccupazione per la decisione della Regione Siciliana di dirottare ingenti risorse pubbliche a favore dell’aeroporto di Trapani, rispetto a quelle destinate all’aeroporto di Comiso.“Questo provvedimento,- scrive Mauro- finanziato con i fondi dei ragusani, penalizza gravemente il nostro scalo, creando una concorrenza sleale tra gli aeroporti siciliani, entrambi partecipati da enti pubblici.

Del resto , anche il sedime dell’aeroporto di Comiso è di proprietà della regione.”La scelta di favorire Trapani con finanziamenti pubblici – oltre 7 milioni di euro su 10 stanziati nella manovra di bilancio 2025 dal Governo Schifani ( Comiso avrà 3 milioni di euro )-, va ad integrare lo stanziamento già previsto a livello nazionale, pari a 13 milioni di euro di fondi comunitari, destinato agli adeguamenti infrastrutturali dello scalo trapanese.

“Queste notizie- spiega Mauro- spingono le compagnie aeree a concentrarsi esclusivamente su quello scalo, ignorando ormai l’aeroporto di Comiso. I contributi a passeggero, infatti, sono molto piu appetibili in scali che possono attingere a risorse extrabilancio. La Sac avvantaggia Catania e non potrebbe essere diversamente. Una situazione, così, che rischia di spegnere ogni speranza di sviluppo per il nostro territorio.A Comiso sono spariti i voli se si fa eccezione per quelli di Aeroitalia .

Per quale motivo? “Non sarà- aggiunge Mauro- perché Catania ha bisogno di allocare i suoi voli proprio a Comiso in vista della nuova configurazione dell’aeroporto etneo che prevede l’allungamento della pista e nuovo terminal con parziale chiusura dello scalo ?””Ciò che desta ancora più sgomento- prosegue il consigliere comunale- è l’inazione della politica ragusana. Nonostante i fondi pubblici siano destinati a favorire Trapani, nessun intervento è stato sollevato nei confronti del presidente della Regione Siciliana, Schifani che incentiva proprio l’aeroporto trapanese. È evidente che l’intera classe politica ragusana si allinea senza riserve alle scelte della SAC di Catania, che gestisce entrambi gli aeroporti, minando ulteriormente il futuro dell’aeroporto di Comiso.

La situazione è insostenibile e rischia di pregiudicare gravemente l’economia ragusana. È necessario un cambio di rotta immediato per questo trattamento ingiusto e discriminatorio. Chiedo al sindaco di Ragusa Cassì , se ha qualche sudditanza a richiedere che fine hanno fatto i soldi della continuità territoriale che avrebbero potuto creare appeal allo scalo ibleo.Ricordo che nel 2022, il comunicato ministeriale che approvava il relativo decreto citava : “Per assicurare la continuità territoriale da e per gli aeroporti di Comiso e Trapani si è stimato un fabbisogno finanziario massimo complessivo di 48.373.020,30 euro, di cui 31,057 milioni di euro a carico dello Stato e 17,315 milioni a carico della Regione Siciliana”.

Infine, Mauro si rivolge al primo cittadino : “Sindaco Cassì , dia queste risposte agli imprenditori turistici del territorio e non interloquisca solo con i maltesi e i catanesi”

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