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Politica

Sindaco Greco: “altro che fallimento, c’è da pensare alla prossima legislatura”

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Il sindaco di Gela risponde alle accuse che gli muovono le parti politiche. “Continuo a leggere di persone che, a cuor leggero e senza pensare alle conseguenze, vorrebbero che dichiarassi il fallimento della mia amministrazione e che creassi un governo di salute pubblica.

Tutti concetti e pensieri che si ispirano ai rituali della vecchia politica, proprio quelli dai quali voglio prendere decisamente le distanze perché ci porterebbero fuori strada rispetto all’obiettivo supremo del futuro e del rilancio della nostra città. A parte, infatti, qualche criticità, come nel caso del servizio rifiuti e della cura del verde, settori su cui stiamo intervenendo e su cui ci saranno a breve delle novità, è innegabile, chiaro e documentato il successo dell’amministrazione che mi onoro di rappresentare, in termini di progetti finanziati, di opere appaltate, di cantieri avviati o in fase di avvio.

Il piano strategico di sviluppo che abbiamo messo in campo tre anni fa è stato notevolmente rallentato dall’emergenza pandemica, ma adesso, finalmente, seppur tra mille ostacoli, abbiamo iniziato ad attuarlo. Chi parla di alternative dovrebbe vedere che c’è già un programma serio per la città, resta solo da realizzarlo insieme a tutte le forze civiche e politiche che ci credono e lo vogliono sostenere. C’è già una maggioranza solida, aperta comunque a chi vuole contribuire al bene della città e a tutte le forze a noi affini.

Altro che dichiarare il fallimento! Sotto il profilo politico e civico, piuttosto, ritengo che dovremmo cominciare a pensare alla prossima legislatura e che ogni altra astrusa alchimia sia lontana dalle necessità vere dei cittadini.

Quale sarebbe, d’altronde, l’alternativa? Consegnare Gela a quella parte di centro destra che si è distinto solo per bloccare l’attività amministrativa e di cui certi rappresentanti hanno tanto ancora da chiarire con la magistratura, in quanto ritenuti “soggetti disposti a comportamenti risoluti e prevaricatori pur di realizzare profitti?” O ritenuti capaci di “reiterazione di reati in forza delle cariche ricoperte?” O vogliamo consegnarla a quelle forze populiste capaci solo di dire no e di criticare tutto e tutti tranne – stranamente – proprio coloro che devono rispondere di vari reati?

Non voglio essere giustizialista, ma non intendo ricevere lezioni da chi dovrebbe fare un serio e onesto esame di coscienza. L’imperativo è di guardare avanti, mettendo al centro il bene della città che ha bisogno di modelli chiari da seguire sotto il profilo della moralità e della legalità. I fatti dicono che mai come oggi è stata messa in campo tanta progettualità, e sarebbe da folli non continuare con questa esperienza civica, in condivisione con i partiti che hanno realmente, e non a parole, dimostrato di avere a cuore i problemi di Gela, abbracciando il progetto con il quale stiamo cambiando il destino della città e grazie al quale abbiamo un orizzonte preciso di investimenti almeno fino al 2026-2027. Il programma per la Gela di domani c’è, il piano strategico di sviluppo e i progetti ci sono pure: lavoriamo e mettiamo i gelesi, da qui a due anni, nelle condizioni di scegliere tra questa rivoluzione in corso e gli eventuali altri progetti che riterranno validi e sani”.

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L’ex sindaco Lucio Greco attacca:”politica attenta solo ad affidare incarichi alla propria parte”

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L’ex sindaco Lucio Greco attacca l’amministrazione comunale accusandola di fare “una politica, attenta e puntuale solo quando deve affidare incarichi milionari ad esponenti di partito che fanno parte della maggioranza, e di dimostrarsi invece insensibile, indifferente e distratta nei confronti delle più elementari esigenze della parte debole della nostra società”.

“Anche a costo di sfidare l’opinione pubblica e le regole previste dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), non hanno infatti esitato – dice Lucio Greco’- ad affidare alla grillina Farruggia un incarico di oltre 80 mila euro, somma che molti lavoratori non guadagnano neanche in 10 anni di duro lavoro. Al contrario, non hanno nessun timore di offendere il buon senso quando hanno deciso, a causa della semplice caduta di un rametto, di chiudere, da circa un mese, la villa comunale, luogo salubre ed accogliente frequentato da tanti pensionati ed anziani. Così, quelli che dovevano togliere la povertà e difendere i deboli, l’unica cosa che sanno fare è quella di ingrassare il proprio portafoglio. E’ una autentica vergogna”.

” Sul piano simbolico – continua- e’ un messaggio devastante che fa venire fuori la pochezza della classe politica gelese. In questo modo le istituzioni perdono di credibilità perché il potere pubblico viene di fatto privatizzato per difendere gli interessi della propria parte politica, mettendo in secondo piano gli interessi più generali della popolazione. Personalmente non sono meravigliato dall’atteggiamento dei cinque stelle, partito con un alto tasso di ambiguità che fa a pugni con lo schieramento progressista di cui fa parte; mi meraviglia, invece, il silenzio assordante del PD e di quei giovani consiglieri comunali che, nelle loro frequenti interviste, non hanno fatto sentire la loro voce e il loro dissenso riguardo a delle operazioni che offendono l’intera classe politica, la sensibilità delle persone perbene e tutte le istituzioni. Se non hanno questo coraggio, farebbero bene a risparmiarci le loro profonde ma, a questo punto, inutili riflessioni. Da tanti giovani che si affacciano alla politica mi aspetterei un atteggiamento più responsabile e meno opportunistico”

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Il segretario Liardo:”una politica che non si cura dei cittadini”

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A Gela non si può più neanche farsi male o ammalarsi perché non ci sono le condizioni minime costituzionalmente garantite come il diritto alle cure ed alla salute: lo dice il segretario cittadino di PeR Franco Liardo dopo aver letto la nostra notizia degli interventi in Ortopedia che non si fanno perchè manca il medico. Ma questa è la terra dove la Finanziaria regionale che ha accontentato la politica ma non i cittadini.

“Come segretario di PeR esprimo tutta la mia amarezza per una città che nei diritti essenziali vede ancora una volta lacune o meglio voragini. Sanità, scuola, servizi, non c’è nulla, in cambio continuiamo ad avere le tasse più alte, assenza di servizi, strutture chiuse, beni culturali ancora chiusi. Il 2025 si inaugura con il grido di allarme nello sport da parte del presidente del Gela calcio per il campo non in regola ed a rischio omologazione, il Palacossiga ancora chiuso, la sanità con mancanza di servizi, medici e personale sanitario, con le scuole ridimensionate e con problemi di edilizia. Questi problemi non sfuggono ai cittadini ed ai giovani, motivo per cui le iniziative proposte dal comune hanno trovato disinteresse da parte della città e dei gelesi”

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“In un momento come questo – aggiunge Liardo – la politica a livello locale e regionale avrebbe dovuto dare l’esempio ed invece si é assistito ad aumenti delle indennità dei politici locali, e nella finanziaria regionale più 100 a mila euro a deputato invece di attenzionare i comuni in dissesto. Come PeR non possiamo che manifestare il nostro disappunto e la nostra opposizione a queste scelte politiche che non indirizzano gli obiettivi nei confronti dei cittadini ma sta lavorando solo per gli equilibri politici e dei partiti”.

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Il sindaco torna al lavoro sulle sfide del 2025

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Di ritorno da qualche giorno di relax con la famiglia, il sindaco Terenziano Di Stefano è pronto ad affrontare le tante sfide che lo attendono per il 2025. La prima è più importante è quella del bilancio stabilmente riequilibrato.Non ci sono più alibi: dalla Regione è arrivato il via libera a usare l’avanzo delle royalties e basta la metà dei 30 mila euro disponibili per centrare il risultato. Ora spetta al Comune agire e il sindaco che ha la delega al Bilancio in questa operazione si gioca gran parte della sua credibilità.

La tabella di marcia prevede di avere il bilancio entro fine mese e di arrivare all’approvazione a febbraio ma sembra una previsione ottimistica. Nel contempo il sindaco programma l’attività futura della sua Giunta con priorità che assegnerà ad ogni assessore. Altra sfida riguarda l’aspetto politico. Ma lì Di Stefano dovrà mettere in atto tutte le sue capacità di mediazione. Di certo vuole mantenere i rapporti con l’opposizione e ha già stabilito che coinvolgerà le forze di opposizione nella scelta su come spendere i 15 mln di royalties che non saranno destinate al risanamento del bilancio.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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