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Festival di Sanremo 2021: il punto di vista di Ramona Sciascia (Radio Gela Express)

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Apre i battenti la 71 esima edizione del Festival di Sanremo, e a poche ore dalla fine della prima serata non possono mancare i commenti, le critiche, ma soprattutto le riflessioni, una fra le tante: <<non era meglio rinunciare al festival quest’ anno, anziché vedere  aprire una kermesse musicale, la più amata in assoluto , con una scenografia minimal, con l’assenza totale del pubblico, che sono le due componenti principali del festival?>>

Un Sanremo dunque silenzioso, visto che saranno vietati tutti gli eventi legati al Festival, che da tradizione animano la città dei fiori per l’intera settimana della kermesse.

Ma per fortuna questo vuoto è stato colmato, già dalla prima serata, da una fantastica presenza di abiti e look che da sempre sono tra le cose che contano al Festival di Sanremo, forse anche più delle canzoni. E’ stato davvero suggestivo vedere ieri sera colori, nuance e acconciature che hanno sprigionato una vitalità mai vista, che in un anno cosi critico, anche per il settore moda, è stata messa in primo piano.

La serata di ieri sarà sicuramente l’inizio di una intensa settimana sanremese fatta di sorprese e colpi di scena, che promette tanta buona musica. E come ogni anno i temi trattati dai brani in gara al Festival sono diversi ed estremamente variegati, lo si evince dalle prime canzoni presentate ieri, da artisti che hanno voluto trasmettere messaggi importanti con melodie tanto radiofoniche. Arisa con il  brano Potevi fare di più, racconta una storia di libertà  ma anche di dolore e sofferenza, e proprio lei avrebbe potuto meritare un voto alto in pagella se non fosse stato per le sue unghie: artigli rosso fuoco e un look anni ’80 che sembra voler imitare Anna Oxa. Sicuramente quest’ anno Sanremo sarà ricordato anche per questo.

Chissà quale altro dettaglio caratterizzerà la seconda serata del Festival!

La classifica provvisoria della prima serata: 1) Annalisa con Dieci  2) Noemi con Glicine 3) Fasma con Parlami  4) Francesca Michielin e Fedez con Chiamami per nome 5) Francesco Renga con Quando trovo te  6) Arisa con Potevi fare di più 7) Maneskin con Zitti e buoni  8) Max Gazzè con Il Farmacista  9) Colapesce Dimartino con Musica Leggerissima  10) Coma_Cose con Fiamme negli occhi  11) Madame con Voce  12) Ghemon con Momento Perfetto  13) Aiello con Ora

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Focus della Cgil Sicilia martedì a Caltanissetta sulla condizione giovanile

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La condizione dei giovani in Sicilia tra diritto allo studio spesso negato, lavoro obiettivo lontano, servizi insufficienti, vivibilità delle città non garantita. Tra voglia di restare e necessità di emigrare. Se ne parlerà martedì 26 novembre a Caltanissetta presso la Biblioteca Scarabelli ( Corso Umberto I), a partire dalle 9.30, nell’ambito della settima manifestazione della Cgil Sicilia per il ciclo “Cambiamo il futuro della Sicilia”.


“Per costruire il futuro della Sicilia- dice Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil regionale- il protagonismo delle giovani generazioni è fondamentale. Un protagonismo che già si manifesta già con le tante iniziative di associazioni sorte che rivendicano il diritto di restare nella propria terra o di tornarci, un diritto che va affermato”.


In una Sicilia in cui la disoccupazione giovanile è al 31,2% contro la media nazionale del 16,7% e quella europea dell’11,2%, in cui i Neet superano il 45% la Cgil rivendica “un nuovo modello di sviluppo economico e sociale- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- che possa dare risposte ai bisogni e costruire prospettive per le giovani generazioni”.

E’ un percorso che il sindacato vuole costruire insieme ai giovani:“le energie fresche e migliori della nostra terra- sottolinea Mannino- che possono dare un grande contributo allo sviluppo della Sicilia e che invece ogni anno perdiamo costringendole ad emigrare, per mancanza di opportunità e di un contesto in cui i principali diritti, a partire da quelli al lavoro e alla salute, siano esigibili”.

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L’on.Mancuso (F.I):”il sindaco,frutto di inciucio politico, non provi più a spaccare il mio partito”

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” Il sindaco espressione scientifica di un inciucio politico, non si permetta mai più di entrare a gamba tesa nella vita interna di Forza Italia che è un partito unito dove ciascuno ha libertà di esprimere il proprio pensiero. Pensarla diversamente su un te ma non significa essere spaccati. Non ci interessa sapere chi Di Stefano riconosce e chi no in Forza Italia. Le elezioni noi le abbiamo perse, tutto il partito le ha perse, io le ho perse a Gela. Chi ha perso ha comunque il diritto di esprimere la propria opinione sui temi che riguardano la città tanto più se si tratta di dirigenti del partito”: interviene duramente sulle vicende locali come mai ha fatto prima l’on. Michele Mancuso.

Prende la parola dopo le vicende di questi giorni. La polemica cioè sul dissesto del Comune, con il capogruppo forzista Antonino Biundo che si dichiara collaborativo, i dirigenti Gnoffo e Cirignotta che prendono le distanze dalla linea morbida, Biundo che replica che la linea del partito la decide il segretario e il capogruppo con l’on Mancuso e , infine,il sindaco che getta legna sul fuoco riconoscendo come Forza Italia solo Biundo, Mancuso e Falcone e non chi ha perso le elezioni e ancora non si rassegna.

Mancuso non ha gradito queste dichiarazioni del sindaco e gli manda a dire che Forza Italia non ha bisogno dei riconoscimenti di un sindaco frutto del peggiore degli inciuci politici.

“Forza Italia è unita e ha le idee chiare.Quando la città ha bisogno e lui chiede aiuto interveniamo. Lo abbiamo fatto e lo faremo.Ma siamo all’opposizione, non abbiamo nulla a che vedere con lui e la sua coalizione. Come opposizione il nostro dovere è controllare e criticare quando necessario fuori e dentro il consiglio.Non ci provi più Di Stefano a mettere zizzania nel mio partito”

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L’impegno dell’Interact club nella Giornata nazionale dell’albero

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Il 21 novembre in Italia si è celebrata la Giornata nazionale dell’albero. Il Liceo “Elio Vittorini”, sotto la direzione della prof.ssa Ina Ciotta, ha celebrato questa ricorrenza con un gesto simbolico di grande valore. In collaborazione con l’Interact Club di Gela, presieduto da Elias d’Aleo, è stato piantato un albero di ulivo, pianta secolare, scelta perché simbolo di crescita e continuità, destinato a svilupparsi parallelamente alle future generazioni di alunni del “Vittorini”, riflettendo i valori di pace, speranza e stabilità che accompagneranno gli studenti nelle loro esperienze scolastiche e nella loro vita.

Inoltre, sono stati messi a dimora dei fiori di ciclamino, particolarmente significativi per la dirigente scolastica, poiché durante il periodo di pandemia avevano rappresentato un simbolo di speranza e di ritorno alla normalità. L’iniziativa ha incluso anche la piantumazione di piante di rosmarino.

Tutte le piante sono state donate dall’Interact Club di Gela all’istituto. L’attività si è svolta nel giardino dedicato alla memoria di Eleonora Maggiolino, giovane alunna prematuramente scomparsa, a testimonianza dell’impegno dell’Istituto nel preservare e valorizzare la memoria e il legame con la comunità scolastica.

Gli studenti soci dell’Interact Club di Gela, assieme agli altri compagni, ogni settimana si impegneranno alla cura e alla tutela delle piante collocate nel giardino del liceo per tutta la durata dell’anno scolastico.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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