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Politica

Le diatribe politiche a suon di ‘note’ pubbliche… mentre la città langue

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Le crisi sono un continua botta e risposta sulla stampa. Un sipario alzato a cui la gente, indifferente, deve assistere. Ma la gente vuole ben altro: vuole la città pulita, l’acqua tutti i giorni, i servizi per i cittadini, vuole l’estate gelese. Vuole tutto quello che c’è nelle altre città. E invece cosa si propone una diatriba pubblica, fatta di comunicati in cui si vantano le proprie ragioni. Il sindaco Greco è sempre pronto a rispondere e dopo aver letto stamattina la nota del gruppo Italia viva e dopo aver partecipato a passeggiate e manifestazioni si dedica alle risposte scritte, mentre le risposte ai cittadini possono aspettare. Ma non basta rispondere ai partiti quando la città è invasa di rifiuti ed erbacce….Ecco cosa dice nell’ennesima nota del balletto pubblico:

“Alla luce delle dichiarazioni odierne del segretario di Italia Viva, Rochelio Pizzardi, mio malgrado, mi trovo ancora una volta costretto ad intervenire in merito alla gestione del sistema dei rifiuti e alla pulizia della città – dice Greco –

Nessuno osi pensare che ci siano un assessore e un partito che vogliono pulire la città e un Sindaco contrario che preferisca vedere la città sporca. Sin dal nostro insediamento abbiamo sposato una linea ben precisa, e intendiamo mantenere l’impegno di adottare soluzioni nel pieno rispetto della legge e senza costi aggiuntivi che finiscano per gravare sulle tasche dei cittadini. Questa sarebbe stata (e sarebbe ancora) la cosa più facile, se non l’abbiamo fatto un motivo ci sarà. Non permetterò che la mia amministrazione piombi nel vortice di tutti i problemi giudiziari (civili, contabili e penali) che le amministrazioni del passato hanno avuto, e da Italia Viva mi aspettavo delle idee percorribili in tal senso. Così non è stato.

La soluzione da loro avanzata è stata analizzata e valutata anche alla presenza del dirigente del settore Ambiente e del segretario generale, ma quella proposta di atto di indirizzo da portare in giunta è stata cassata perché non c’erano i presupposti per farla esitare, in quanto prevedeva costi aggiuntivi importanti: l’esatto opposto di quello che dicono, e questo lo sa bene anche l’assessore Malluzzo.

Il sottoscritto si sta sforzando da settimane di trovare una soluzione che gli permetta di pulire la città in maniera legale, trasparente e legittima, nel totale rispetto delle procedure, ma in una situazione critica come quella che abbiamo ereditato ci vuole uno sforzo maggiore da parte di tutti. Siamo in una fase transitoria nella quale abbiamo a che fare con una società che sta per andare via e che non ha alcun interesse a garantire un servizio di qualità, efficiente ed efficace. Ma nessuno pensi che dopo 3 anni in cui abbiamo mantenuto una linea ben precisa, oggi si opti per un cambio di rotta solo perché lo chiede Italia Viva. Non avverrà mai.

Se IV vuole mantenere un rapporto di collaborazione e partecipazione al governo della città, proponga soluzioni in linea con questo pensiero; se invece, in realtà, ha già deciso di andare via e di non fare più parte di questa maggioranza, non cerchi pretesti e scuse per rompere col Sindaco, cercando di far passare il messaggio che loro vogliono pulire la città e io no.

Un’ultima cosa la voglio precisare in merito al fatto che il Sindaco segua il principio “dividi et impera”: non è così, fino a ieri sera c’è stato un sereno confronto con l’assessore Malluzzo, che si era riservato di parlare col proprio partito per chiedere un nuovo incontro. Il fatto che stamattina si registri questo nuovo attacco a mezzo stampa mi fa pensare che forse, prima di venire a parlare con me, assessore e partito debbano confrontarsi tra di loro e decidere chiaramente cosa vogliono fare”.

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Assunzioni alla SRR4: Tallarita fa precisazioni sul suo intervento in aula

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Butera. A margine della già infuocata seduta consiliare di mercoledì anche la polemica sulla vicenda delle 40 assunzioni di lavoratori presso la SRR4. Il tema è stato trattato nel suo intervento dal presidente del consiglio Emilio Tallarita che precisa il senso del suo intervento per evitare strumentalizzazioni.

“Lungi da me pensare che la SRR 4 possa aver agito contra legem -dice Tallarita- e preciso che he le assunzioni, 30 e non 40, sono state operate in forza della clausola sociale (24) e attraverso agenzia interinale (6) per sopravvenuta esigenza di servizio per interventi straordinari.( pulizia spiagge , costone , spazzamento , ecc).Le assunzioni sono avvenute in forza di una norma, previa acquisizione di parere legale, durante la presidenza del sindaco di Mazzarino dott. Marino che ha consentito, tra le altre cose, la stabilizzazione di ben 240 lavoratori di tutti i Comuni della SRR”

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    Il sindaco Terenziano Di Stefano ha convocato per lunedi della prossima settimana una riunione della maggioranza.

    L’iniziativa è stata assunta dopo il cortocircuito creatosi attorno alla mozione Pd sul nuovo ospedale.Il primo cittadino non ci sta e vuole mettere ordine.

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    Sulla sanità il PCI la pensa come i Civici e auspica unità e lotta

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    Il segretario del Partito Comunista Nuccio Vacca,esprimere la posizione del partito in merito al progetto del nuovo ospedale.

    “Pur non essendo contrari a questa iniziativa- dice- riteniamo che prima di tutto sia fondamentale potenziare l’ospedale esistente, sia per quanto riguarda le strutture che per il personale. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un continuo depauperamento dei servizi sanitari fondamentali per i cittadini del nostro comprensorio, e questa situazione non può più essere tollerata. Gela non deve accettare supinamente una realtà che compromette il diritto alla salute dei suoi abitanti”.

    ” Non intendiamo entrare nel merito delle polemiche interne alla maggioranza- aggiunge- ma riteniamo che sia giunto il momento di agire con responsabilità. È essenziale, pertanto, convocare un incontro per promuovere quella necessaria unità e chiarezza che i cittadini ci richiedono. Solo attraverso il dialogo e la collaborazione possiamo restituire dignità alla nostra città e garantire che la salute venga tutelata come diritto inviolabile. In un clima di incertezze e conflitti politici, ci teniamo a mantenere il focus sui bisogni reali della comunità. , non escludiamo la possibilità di proporre azioni di protesta, incluso uno sciopero generale, per far sentire la nostra voce e quella dei cittadini. La salute è un diritto fondamentale, e non possiamo permettere che venga messa in discussione. È ora di agire con determinazione per il bene della nostra comunità, per assicurare che ogni cittadino possa accedere a servizi sanitari adeguati e dignitosi. La lotta per la salute e il benessere dei cittadini è una battaglia che dobbiamo affrontare uniti. La nostra voce sarà più forte se saremo insieme in questo percorso, perché solo uniti possiamo garantire che i diritti di tutti siano rispettati e che nessuno venga lasciato indietro. Insieme, possiamo fare la differenza”

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