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Politica

Tardino: silenzio sui referendum, intervengano le istituzioni a tutela della democrazia 

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Strasburgo – “Domenica 12 si svolgerà in Italia un referendum molto importante, in cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi sul tema della Giustizia, che riguarda tutti noi.

Purtroppo, però, in tanti si stanno impegnando a promuovere un’operazione di disinformazione per evitare il raggiungimento del quorum, tant’è che molti italiani neppure sanno del voto. Trovo inaccettabile che questo possa accadere in Italia, dove la portata democratica dello strumento del referendum, che ricordo essere il più importante istituto di democrazia diretta, andrebbe difesa a prescindere dalle posizioni assunte. I cittadini devono essere informati e poter esprimere liberamente la propria posizione. Auspico, pertanto, un forte intervento da parte delle istituzioni, a cominciare dal presidente Draghi e dal presidente Mattarella, per porre fine a questo silenzio”.

Così in una nota Annalisa Tardino, avvocato ed europarlamentare della Lega Salvini Premier, coordinatrice della Commissione LIBE (libertà civili, giustizia e affari interni).

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Flash news

Martedì l’incontro politico programmatico tra il sindaco e la sua maggioranza

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Fermento politico ad inizio d’anno. Il sindaco ha avviato incontri bilaterali con i partiti presenti in consiglio ed ha già dialogato con i Civici e l’Mpa delle sfide programmatiche da affrontare incassando dagli stessi una rinnovata fiducia. L’on Di Paola invece ha serrato le fila in casa Cinquestelle incontrando il gruppo consiliare per affrontare alcune questioni interne.

Martedì alle 18 il confronto politico -programmatico tra sindaco e maggioranza. La Giunta del 2025 subirà dei mutamenti perché Di Stefano intende onorare gli impegni presi in campagna elettorale. Uno, al massimo due i cambiamenti previsti, ma sui tempi vuole essere il sindaco a decidere.Nel frattempo sta facendo i passaggi politici necessari.

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Aeroporto Comiso. Mauro: “Sac coinvolga il territorio ibleo. Nove milioni dalla regione sono dei ragusani, non della Sac”

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Comoso – “È necessario che SAC S.p.A., gestore certificato degli aeroporti di Catania e Comiso, si faccia interprete delle esigenze del territorio Ibleo e agisca con la massima urgenza per rilanciare l’aeroporto di Comiso, utilizzando i 9 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana.

Si tratta di risorse pubbliche, danaro dei cittadini ragusani , destinato specificamente al nostro territorio per incentivare nuovi voli e rafforzare la competitività dello scalo Pio La Torre”.Lo afferma il consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro, che richiama l’attenzione sull’importanza di un coinvolgimento diretto del territorio della provincia di Ragusa nel processo decisionale: “La SAC deve compiere un passaggio obbligato con le realtà locali – istituzioni, imprenditori e rappresentanti del territorio – per pianificare in modo chiaro e condiviso il numero dei voli, le destinazioni, le frequenze e gli orari.

Questi elementi devono rispondere alle reali esigenze del nostro territorio e delle sue strutture ricettive, che attendono con urgenza un rilancio concreto dello scalo di Comiso”.Mauro sottolinea inoltre che la celerità è fondamentale: “Non possiamo permetterci lungaggini burocratiche, come un eventuale bando europeo, che rischierebbe di dilatare i tempi inutilmente. Le risorse sono già assegnate e non necessitano di ulteriori procedure complesse. SAC S.p.A. ha l’opportunità di anticipare i fondi e avviare immediatamente trattative dirette con le compagnie aeree per riportare voli a Comiso in tempi rapidi”.

Secondo il consigliere, l’attuazione immediata di queste misure rappresenterebbe anche un gesto di riconciliazione tra il territorio ibleo e la società di gestione aeroportuale: “Negli ultimi mesi si è accentuata una frattura tra il ‘sentire’ del territorio produttivo e le rassicurazioni fornite dalla SAC. Agire prontamente, coinvolgendo attivamente il territorio, è il modo migliore per sanare questa distanza e restituire fiducia agli attori locali.

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Flash news

Il sindaco Zuccalà azzera la Giunta per una verifica politica

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Giunta azzerata al Comune di Butera. Il sindaco Giovanni Zuccalà, con suo provvedimento, ha ritirato le deleghe assegnate ai quattro assessori nel novembre del 2023. Nel provvedimento il primo cittadino sottolinea che l’azzeramento della Giunta si è reso necessario per favorire una verifica politica e il rilancio dell’azione amministrativa. Zuccalà evidenzia anche che il suo giudizio verso l’operato dei suoi assessori è positivo e non è venuta a mancare la fiducia.

Questo quello che emerge dagli atti. Le voci che circolano riguardano invece la necessità di rispettare impegni assunti con altri partiti a metà del percorso di governo.Circolano anche nomi di papabili nuovi assessori. Il presidente del consiglio Emilio Tallarita dovrà convocare la seduta sulla crisi politica entro 7 giorni.

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