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L’Ordine degli avvocati approfondisce i temi dei referendum sulla giustizia

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L’Ordine degli avvocati e dei dottori commercialisti ha organizzato una tavola rotonda per rendere edotti i cittadini sulle ragioni del si e del no dei Referendum sui temi della giustizia. Dopo i saluti del presidente dell’Ordine degli avvocati di Gela Maria Giordano, i temi saranno introdotti da Emanuele Maganuco e verranno sviscerati dal docente di diritto costituzionale dell’Università di Enna Salvatore Curreri oggi alle 17 al Teatro Eschilo di Gela.

Sono cinque i referendum in tema di giustizia su cui domenica 12 giugno si dovranno esprimere 51,5 milioni di elettori, 25.039.273 uomini e 26.493.922 donne. Si tratta di referendum abrogativi, cioè quesiti, ex art. 75 della Costituzione, con cui si chiede ai cittadini se vogliono mantenere norme già presenti in leggi del nostro ordinamento o se vogliono che siano abrogate, quindi cancellate.

Sarà un ‘election day’: in circa mille Comuni si voterà infatti anche per eleggere il nuovo sindaco e i consiglieri comunali. Tutto in una sola giornata, domenica 12 giugno dalle ore 7 alle 23.

La consultazione popolare è stata indetta con decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile scorso dopo che la Corte Costituzionale ha dato il viaha 5 dei 6 referendum proposti dal Comitato promotore sostenuto da Lega e Radicali. Non ammessi, invece, i quesiti su eutanasia e legalizzazione della cannabis. Trattandosi di referendum abrogativi, chi vuole mantenere in vigore le norme che si propone di cancellare deve rispondere ‘No’ sulle schede. Chi è d’accordo con i promotori deve rispondere ‘Si’ in modo che non abbiano più valore di legge.

PRIMO REFERENDUM: LEGGE SEVERINO E INCANDIDABILITÀ

Il referendum numero uno (scheda di colore rosso) riguarda l’abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi.

SPIEGAZIONE: in pratica, si chiede di cancellare la Legge Severino che esclude dalle elezioni e dagli incarichi in politica le persone condannate. Attualmente è prevista l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, rappresentanti di Governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali in caso di condanna. Con il ‘Sì’ viene abrogato il decreto e si cancella così l’automatismo: si restituisce ai giudici la facoltà di decidere, di volta in volta, se, in caso di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici.

SECONDO REFERENDUM: MISURE CAUTELARI

Il referendum numero due (scheda di colore arancione) è sulla limitazione delle misure cautelari: si chiede l’abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale.

SPIEGAZIONE: in pratica, si chiede di eliminare la norma sulla “reiterazione del reato” dall’insieme delle motivazioni per cui i giudici possono decidere la custodia in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini, quindi prima del processo. Se si vota ‘Si’, eliminando il pericolo della reiterazione del reato tra le misure cautelari, l’arresto preventivo rimarrà comunque possibile nei seguenti casi: pericolo di fuga, inquinamento delle prove e rischio di commettere reati di particolare gravità, con armi o altri mezzi violenti. Il referendum punta quindi a mantenere il carcere cautelativo solo per chi commette i reati più gravi.

TERZO REFERENDUM: SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI

Il referendum numero tre (scheda di colore giallo) è sulla separazione delle funzioni dei magistrati. Chiede l’abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati.

SPIEGAZIONE: in pratica, se vince il ‘Sì’ si introduce nel sistema giudiziario italiano la separazione delle carriere: i magistrati dovranno scegliere dall’inizio della carriera se assumere il ruolo di giudice nel processo (funzione giudicante) o quello di pubblico ministero (funzione requirente, colui che coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale. Oggi si può passare più volte dal ruolo di giudice a quello di pm e viceversa.

QUARTO REFERENDUM: VALUTAZIONE SUI MAGISTRATI

Il referendum numero 4 (scheda di colore grigio) è sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. La richiesta è di abrogare norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte.

SPIEGAZIONE: in pratica, si chiede la valutazione sui magistrati da parte anche di altre figure di esperti nella materia giuridica, oltre che delle toghe. Gli avvocati, ma anche i professori universitari, parte di Consigli giudiziari, potrebbero quindi votare, se vincesse il ‘Sì’, sull’operato dei magistrati e sulla loro professionalità. Attualmente la valutazione della professionalità e della competenza dei magistrati è operata dal Csm che decide sulla base di valutazioni fatte anche dai Consigli giudiziari, organismi territoriali nei quali, però, decidono solo i componenti appartenenti alla magistratura. Con il referendum si vuole estendere anche ai rappresentanti dell’Università e dell’Avvocatura nei Consigli giudiziari la possibilità di avere voce in capitolo nella valutazione come consiglieri ‘laici’.

QUINTO REFERENDUM: ELEZIONI DEI TOGATI DEL CSM

Il referendum numero 5 (scheda di colore verde) chiede l’abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

SPIEGAZIONE: in pratica, si chiede l’abrogazione della legge 24 marzo 1958, n. 195 (‘Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura) nella parte che prevede l’obbligo di raccogliere da 25 a 50 firme per potersi candidare come membri dell’Organo di autogoverno della magistratura. Si tratta del quesito sulla riforma del Csm che ha come obiettivo lo stop al sistema delle cosiddette ‘correnti’, finite nel mirino delle polemiche dopo il caso Palamara per le nomine ai vertici delle Procure. Con il sì, si tornerebbe alla legge originale del 1958, che prevedeva che tutti i magistrati in servizio potessero proporsi come membri del Csm presentando semplicemente la propria candidatura.

IL QUORUM NECESSARIO

Per la validità del referendum abrogativo l’art. 75 della Costituzione stabilisce che la proposta soggetta a referendum è approvata se hanno votato la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.

DOVE E COME SI RINNOVA LA TESSERA ELETTORALE

La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del Comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso tale ufficio al fine di evitare una concentrazione delle domande nei giorni immediatamente antecedenti ed in quelli della votazione; l’ufficio elettorale resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 12 giugno.

I FUORI SEDE POSSONO VOTARE IN UN COMUNE NON DI RESIDENZA?

Per chi lavora in Italia in un Comune diverso da quello di residenza non è possibile votare in quel Comune per le consultazioni referendarie. A meno che non si appartenga a determinate categorie di lavoratori (militari e appartenenti a Corpi militarmente organizzati, Forze dell’Ordine di servizio ai seggi, naviganti sia marittimi che aviatori, rappresentanti dei partiti/comitati promotori presso i seggi, ricoverati in ospedale o casa di cura, detenuti).

IL VOTO PER I POSITIVI AL COVID

Gli elettori positivi al Covid-19 che sono sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di isolamento presso la propria abitazione possono votare alle consultazioni referendarie? Sì, possono votare, facendo pervenire al sindaco del Comune nelle cui liste sono iscritti (con modalità individuate dall’ente medesimo, anche per via telematica), in un periodo compreso tra il decimo e il quinto giorno antecedente quello della votazione: una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e recante l’indirizzo completo di questo; un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla Asl, in data non anteriore al quattordicesimo giorno antecedente la data della votazione, che attesti l’esistenza delle suddette condizioni sanitarie per Covid-19. Il voto degli elettori predetti viene raccolto, a cura di appositi seggi speciali, durante le ore in cui è aperta la votazione, assicurando, con ogni mezzo idoneo, la libertà e la segretezza del voto nel rispetto delle esigenze connesse alle condizioni di salute dell’elettore.

Gli elettori ricoverati nei reparti Covid delle strutture sanitarie, possono votare nelle sezioni ospedaliere, purché le strutture che li ospitano abbiano almeno 100 posti letto. Se invece sono ricoverati in strutture con meno di 100 posti letto, il loro voto viene raccolto da appositi seggi speciali.

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Attualità

Domani mattina a Macchitella l’iniziativa del M5s “Giocattoli in movimento”

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Anche quest’anno è ora di pulire le cantine e le soffitte e fare ordine nelle camerette.
E’ ora di prendere i giochi dagli scaffali polverosi e dagli scatoloni.
E’ ora di tornare un po’ bambini e di mettersi un bel cappello da Befana o da Babbo Natale. E’ ora di pensare a donare un po’ di gioia ai più piccini, che magari non possono permetterselo. E’ ora di riciclare e riutilizzare i giochi per far sì che non diventino spazzatura dispersa tra monti e mari.


Come ogni anno dal 2009, torna una delle principali iniziative culturali e territoriali del Movimento Cinquestelle, uno degli eventi più amati della nostra comunità: #GiocattolInMovimento!
Domani 6 Gennaio, il Gruppo Territoriale di Gela, partecipa all’iniziativa del Movimento 5 Stelle, GIOCATTOLI IN MOVIMENTO, con un banchetto e tanti giochi da distribuire ai muretti di Macchitella, dalle 10.30 alle 13.00.


I veri protagonisti saranno i bambini che con i loro sorrisi impareranno l’importanza del dono e del riciclo dei loro giocattoli.
I bambini potranno portare dei giochi o dei libri da riciclare ed in cambio potranno portarne via uno a loro scelta.
Unico requisito: i giochi devono essere integri e utilizzabili.I giocattoli raccolti ai nostri banchetti verranno donati in beneficenza grazie alla collaborazione delle associazioni che operano sul territorio.
” Portiamo un po’ di felicità a bambini meno fortunati e non dimentichiamo che aiutiamo l’ambiente; infatti grazie al riciclo riduciamo la produzione di plastica ed evitiamo che tanti giochi ancora utilizzabili finiscano in discarica.I regali sono un modo per rendere i bambini protagonisti e partecipi di una festa che li riguarda in modo speciale. I regali sono utili per trasmettere ai bambini dei valori importanti, come l’amore, la generosità, la solidarietà, la speranza e la fantasia. Farli partecipare a giocattoli in Movimento sicuramente sarà una bellissima esperienza”- si legge in un comunicato del Movimento Cinquestelle di Gela

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Un bando per i Comuni interessati a riqualificare edifici pubblici e spazi urbani

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L’on .Totò Scuvera rende noto un Bando pubblico, con cui la Regione Siciliana e per essa il Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, intende promuovere lo sviluppo urbano del territorio regionale, mediante il finanziamento di interventi infrastrutturali finalizzati allo sviluppo, alla riqualificazione e/o alla rigenerazione dei centri urbani, nonché alla riqualificazione architettonica ed al miglioramento della sicurezza degli edifici pubblici (ad esclusione dell’edilizia scolastica) e alle opere di urbanizzazione primaria. Si possono riqualificare edifici pubblici e spazi urbani.


” Invito i Comuni a partecipare al bando, presentando progetti in grado di trasformare i territori. Insieme possiamo costruire una Sicilia più moderna, accogliente e attenta alle esigenze dei cittadini” – dice il deputato gelese. I progetti devono essere presentati entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando.
Approfondimenti: per tutte le informazioni tecniche e le modalità di partecipazione, visitate il sito ufficiale della Regione Siciliana.

Ecco il link per il bando: https://www.regione.sicilia.it/sites/default/files/2024-12/DDG%204706_0.pdf

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È salita in cielo la prof Giuseppina Basta Donzelli

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Caltanissetta – Il mondo della cultura in lutto per la perdita di una” maestra di metodo e di passione”. Stamattina alle 9 a Caltanissetta è mancata la prof.ssa Giuseppina Basta Donzelli, una delle figure più autorevoli del panorama nazionale nel campo della Letteratura Greca. È stata docente di Letteratura Greca all’Università di Catania dal 1980 al 2006 dopo aver insegnato diversi anni nei Licei. All’Università è stata per i suoi allievi un modello come docente e come donna. I suoi occhi e la sua parola erano calamite capaci di catturare la mente e il cuore di chi si avvicinava a lei. Il timore forte di dover sostenere l’esame con lei era compensato dalla ricchezza che ciascun allievo aveva ricevuto nel seguire le lezioni. Una ricchezza di metodo di studio, di conoscenze, di passione, di amore per la ricerca,di voglia di comunicare la bellezza del mondo classico e la sua straordinaria attualità nel modo magico e coinvolgente con cui sapeva farlo lei.La temevano i suoi allievi all’università ma, nello stesso tempo, la amavano infinitamente e si sentivano privilegiati dell’eredità culturale che donava a ciascuno. Dopo aver superato l’esame di Greco, ogni studente si sentiva pronto ad affrontare qualsiasi sfida.Nulla era più impossibile. Come nulla lo è stato per la prof. Basta Donzelli nella sua lunga vita di docente, moglie, madre e nonna. Era lei in prima fila, faro del cammino di vita con la forza che attingeva dalle parole degli antichi.

Giuseppina Basta Donzelli aveva 93 anni. Era nata a Vizzini ma ha vissuto gran parte della sua vita a Caltanissetta, la città dell’ing.Elio Basta, suo marito, l’uomo a cui è stata legata da un rapporto indissolubile e profondo d’amore e complicità.La sua produzione letteraria e’ stata un compendio fra ricerca filologica e passione per il teatro. Con le sue ricerche ha dato una svolta nello studio del pensiero antico: Euripide è stato l’autore prediletto. L’opera più importante,infatti,è l’edizione teubneriana dell’Elettra (Lipsia, 1995), una tappa ineludibile di uno studio scientifico che ha posto in nuova prospettiva la tradizione dei testi euripidei, disvelando significati criptati da visioni contemporanee non proprio aderenti ai testi.Ha condotto una serie di ricerche critiche e esegetiche, interpretando il teatro greco secondo la sua vera essenza.

Ha contribuito al Dottorato di Ricerca in Filologia Greca e Latina, seguendo le tesi dei dottorandi che, oggi, hanno un posto di rilievo nel dibattito accademico internazionale.

Giuseppina Basta Donzelli aveva un rapporto privilegiato con Gela, la città di Eschilo, e con il Liceo Classico dove insegnano alcune sue allieve. Finché le forze glielo hanno consentito, è stata la presidente della gara nazionale di Greco antico ” Agòn Eschileo”. Ma ha fatto anche di più : nel 2013 grazie a lei Gela è stata per 4 giorni capitale europea degli studi su Eschilo. Al Liceo Classico si sono riuniti 23 docenti universitari di varie parti d’Europa impegnati in un progetto internazionale di ricerca sulla tradizione manoscritta delle tragedie di Eschilo.

La prof. Basta Donzelli era sempre disponibile ad accettare inviti di associazioni e scuole per poter diffondere tra i giovani l’attualità del mondo classico e l’importanza degli studi umanistici sotto il profilo della ricerca e della logica perché creavano quei prerequisiti fondamentali per essere protagonisti critici e non supini nel mondo di internet e della globalizzazione. Le sue conferenze si svolgevano tra il silenzio del pubblico di tutte le età perché era come se i personaggi delle tragedie greche di cui parlava si materializzassero all’improvviso.Era come compiere un viaggio in un passato dove ogni immagine ed ogni parola ti portava a riflessioni sul presente.Quello che la prof.Basta Donzelli ha lasciato, oltre alle sue importantissime pubblicazioni, è l’esempio di una donna che con rettitudine, onestà, coerenza e passione ha vissuto una vita tra famiglia e studi donando tutta se stessa

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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