Seguici su:

Attualità

L’ Affido come scelta d’amore: l’iniziativa dei Lions

Pubblicato

il

L’affido come scelta d’amore è stato il tema trattato stamattina nell’ex chiesa San Giovanni nel corso del convegno organizzato dai 6 Clubs Lions della Zona 25 GELA HOST, CALTAGIRONE, MAZZARINO, NISCEMI, GOLFO DI GELA, AMBIENTE-TERRITORIO-CULTURAcon l’intento di dare una risposta, in un momento storico e sociale in cui l’esigenza di dare “Amore” a bambini e ragazzi in difficoltà è altissima; la pandemia ha negativamente influito in questi ultimi due anni…e adesso per quello che la guerra sta seminando.

Essere Lions è accogliere e dedicarsi al prossimo, è essere presenti lì dove c’è un bisogno. Per questo nella giornata dedicata a questo istituto giuridico, i Lions hanno voluto sviscerare la questione grazie ai relatori di altissimo livello: il Dott. Umberto ZINGALES – Presidente Tribunale dei Minori di Caltanissetta, l’avv. Filippo ROMEO – Prof. Diritto Privato facoltà di Giurisprudenza Kore Enna, la Dott.ssa Paola SBIRZIOLA – Psicoterapeuta Delegata Lions Club ATC. Il Delegato Lions Club Gela Host Angelo Fasulo ha moderato i lavori.
La giornata di studi è stata aperta con i saluti del Sindaco di Gela Greca; poi gli intervento Dott.ssa Eloisa AMARÙ ‘ – Delegata Distrettuale al Tema di Studio, Geom. Gaetano CUDA – Presidente di Circoscrizione, Ing. Salvo INGRASSIA – Past Governatore Distretto 108YB Sicilia.

Hanno spiegato che la Legge n. 184 del 1983 (intitolata Diritto del minore a una famiglia) disciplina l’istituto dell’affidamento familiare, il quale ha lo scopo di porre rimedio a situazioni di temporanea inabilità dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale, che ostacolino il diritto del minore alla propria famiglia. Il Tribunale dei minorenni svolge un compito delicato ed arduo e cioè dare l’idoneità o scegliere la coppia che possa accogliere in tutto e per tutto la profonda necessità del bambino di sentirsi accolto, di sentire che appartiene a quella famiglia con le sue specificità e la sua dolorosa storia, una coppia che sia in grado di “riparare” le sue ferite e di sostenerlo in questo difficile percorso per tutta la sua vita.

L’affido può essere svolto da coppie sposate o conviventi, con o senza figli, e single. Non sono fissati particolari vincoli di età degli affidatari rispetto al minore affidato, salvo la maggiore età. Per diventare affidatario, è necessario fare domanda alle associazioni responsabili in materia. È possibile fare domanda all’AIBI (Amici dei bambini) o presso i centri per gli affidi locali, spesso gestiti dai servizi sociali del comune.

Ci sono dei requisiti fondamentali per diventare genitore affidatari, come possiamo leggere più avanti, nel caso li si possegga la prima cosa da fare per diventare genitore affidatario di un minore solo è contattare il Servizio di affido del proprio Comune per poter dichiarare la propria disponibilità. Seguiranno degli incontri di conoscenza organizzati dall’equipe dei servizi sociali che si occupa di affidi e un percorso di formazione. Quando la famiglia affidataria è pronta per l’accoglienza, inizierà il processo di abbinamento e degli iniziali incontri con il minore. 

Vediamo ora i requisiti fondamentali. Avere la disponibilità di uno spazio fisico nella propria casa per il minore. Essere maggiorenne. Avere tempo e disponibilità da dedicare al/alla ragazzo/ragazza che si accoglie. Avere la volontà di impegnarsi ad accompagnare il minore in un percorso di sviluppo e crescita. 

Essere disponibile a collaborare con gli enti locali, Servizi affidi del Comune, ed il network di supporto del minore straniero non accompagnato, come ad esempio il tutore volontario che lo affianca come rappresentante legale

Le associazioni di famiglie adottive si sono costituite nell’arco degli ultimi 20 anni con l’obiettivo di orientare, aiutare e supportare le coppie/famiglie che si accingono ad adottare, che stanno percorrendo l’iter adottivo o che hanno già accolto il minore in adozione; promuovere una rete di contatti tra famiglie che permetta il confronto, lo scambio e la condivisione dell’esperienza adottiva agevolare la costruzione di una Cultura dell’Adozione.

La caratteristica dell’affido è la temporaneità pertanto la durata massima è pari a 24 mesi. Tuttavia la durata è prorogabile nell’ipotesi in cui sia necessaria l’adozione di ulteriori provvedimenti nell’interesse del minore.

Questi sono le tipologie di affido:

Affidamento residenziale a terzi. Affidamento residenziale a parenti entro il quarto grado. Affidamento familiare di bimbi piccoli (0-24 mesi) . Affidamento a rischio giuridico. …

Affidamento a famiglie comunità . Affidamento familiare di minori in situazioni di emergenza.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

La Regione fissa i criteri per il reddito di povertà

Pubblicato

il

Via libera dalla giunta regionale ai criteri per l’erogazione del reddito di povertà, il sostegno “una tantum” per le famiglie meno abbienti voluto dal presidente della Regione, Renato Schifani, e che ha una dotazione di 30 milioni di euro. Il contributo di solidarietà a fondo perduto garantirà fino a un massimo di 5 mila euro alle famiglie residenti in Sicilia da almeno 5 anni.

«Oggi – dice il presidente Schifani – abbiamo stabilito le modalità concrete per l’accesso a una misura che va incontro ai cittadini economicamente più in difficoltà per consentire loro di vivere dignitosamente. La solidarietà è un valore in cui crediamo fermamente e che si realizza attraverso provvedimenti efficaci e mirati. Il mio governo vuole aiutare chi sta peggio per non lasciare nessuno indietro e questo provvedimento ci consente di aiutare le famiglie attraverso requisiti stringenti che intervengono nelle situazioni di maggiori criticità. Il contributo avrà anche una ricaduta positiva per la società, perché i beneficiari saranno chiamati a svolgere attività utili alla comunità. Pubblicheremo il decreto in tempi estremamente brevi e faremo in modo di rendere snelle e celeri tutte le procedure, affinché le famiglie ricevano il beneficio al più presto».

Il requisito principale, oltre alla residenza, è quello reddituale: occorre avere un Isee, relativo al 2023, inferiore a 5 mila euro. Verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo le seguenti fasce: 5.000 euro euro oltre i 30 punti, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti. Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 a chi ha un Isee fino a 5.000 euro. Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito il nucleo familiare con disagio sociale.

«La Regione Siciliana – afferma l’assessore alla Famiglia, Nuccia Albano -sta implementando una serie di misure destinate a combattere la povertà e a sostenere le famiglie in difficoltà. Questi interventi, voluti dal governo Schifani, fanno parte di una strategia più ampia volta a promuovere il benessere sociale e a garantire un supporto concreto alle persone vulnerabili. Attraverso politiche attive vogliamo offrire opportunità di inclusione sociale e migliorare le condizioni di vita delle tante famiglie fragili siciliane».

I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psicofisico, in base ad intese con i Comuni di residenza. Lo svolgimento di queste prestazioni non determinerà l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro subordinato o di pubblico impiego.

Questi criteri saranno fissati attraverso un decreto del presidente della Regione che verrà emanato nei prossimi giorni. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali provvederà alla pubblicazione dell’avviso, mentre sarà l’Irfis a erogare le somme.

Continua a leggere

Attualità

Interventi di riqualificazione delle aree industriali nel Nisseno

Pubblicato

il

Palermo – Finanziati i progetti di intervento che riguardano l’esecuzione di opere negli agglomerati industriali di Calderaro di Caltanissetta, in quelli di San Cataldo Scalo e di Gela. Nella fattispecie sono stati finanziati 2 milioni e 921 mila euro per la zona Calderaro; 2 milioni 312 mila euro per San Cataldo Scalo; 1 milione 670 mila euro per l’area industriale di Gela. Si tratta di interventi che rientrano in un pacchetto da 100 milioni di euro per la riqualificazione delle infrastrutture negli agglomerati industriali della Sicilia varato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle attività produttive Edy Tamajo

“Ringrazio l’assessore Tamajo che ha portato in Giunta la proposta e il presidente Schifani che ancora una volta dimostra di essere vicino ai bisogni della comunità. Il risultato raggiunto questa mattina con l’approvazione in Giunta dei fondi FSC per la riqualificazione delle aree industriali nel Nisseno rappresenta una svolta epocale, perché oggi possiamo dire che nella provincia di Caltanissetta si guarda con rispetto il mondo industriale e delle attività produttive. E insieme al Governo Schifani lo abbiamo dimostrato con i fatti.” Interviene così l’onorevole Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia, in merito ai progetti di intervento che riguardano l’esecuzione di opere negli agglomerati industriali .

“Questi interventi strategici – dice l’assessore Tamajo – servono per adeguare le condizioni di efficienza, funzionalità e sicurezza in favore delle imprese che operano negli agglomerati industriali.”Inoltre, l’assessore Tamajo, che ha affermato di essere vicino al territorio Nisseno, ha evidenziato come la proposta sia un esempio concreto di utilizzo di fondi Fsc per lo sviluppo della Sicilia.“È attraverso queste azioni tangibili che intendiamo avviare un percorso di sviluppo – continua Mancuso –, che sarà accompagnato oltre da interventi infrastrutturali, anche da misure previste in questa stessa finanziaria, che serviranno per la pubblicazione di bandi in grado di offrire alle aziende le giuste condizioni per poter programmare investimenti, assunzioni al fine di continuare a mettere radici sempre più profonde nel territorio della provincia di Caltanissetta”.

Il deputato azzurro esprime il proprio apprezzamento per le azioni concrete attuate dal Governo Schifani, rimarcando non solo l’importanza della sinergia, ma anche l’impegno fattivo e continuo.“Sono certo che questa proposta, ormai diventata realtà, darà anche una spinta economica al territorio e al comparto industriale” conclude Mancuso, sottolineando, inoltre, come nelle zone industriali della provincia esistono eccellenti realtà.

Continua a leggere

Attualità

Fp Cgil: arriva il ‘pacco’ per i dipendenti precati Asp

Pubblicato

il

Caltanissetta- Manca il personale sanitario ma mancano anche le coperture finanziarie per le assunzioni. Quindi arriva il ‘pacco’ per i dipendenti precati Asp.

“Regalo di Natale amaro per i 188 infermieri e i 205 OSS dell’Asp di Caltanissetta ai quali è stato prorogato il tempo determinato solo fino al 31 marzo 2025, ma di sicuro ancora più amaro per gli OSS ai quali è stato ridotto il contratto a 24 ore settimanali”.

Così in una nota la Fp Cgil di Caltanissetta che commenta la recente delibera dell’Asp di Caltanissetta in tema di Personale.

“Una delibera che esce contemporaneamente all’atto di indirizzo dell‘Assessorato Regionale Salute su proroghe/rinnovi tempi determinati della Aziende Sanitarie. Ma che, come si legge nella delibera, bypassa le indicazioni dell’amministrazione regionale prevedendo sia un lasso minore per quanto riguarda la proroga, fermandosi a marzo del 2025, sia per ciò che concerne il monte ore che viene drasticamente ridotto attestandosi a 24 ore. Questa delibera – conclude la nota della Fp di Caltanissetta – non tiene conto delle reali condizioni che vive il Sant’Elia sia per quanto riguarda la condizione dei lavoratori che la qualità del servizio erogato.

Come Fp Cgil rimaniamo in attesa della pronuncia del Tar, attesa per Gennaio 2025, a cui nei mesi scorsi abbiamo fatto ricorso per il riconoscimento della graduatoria distabilizzazione degli OSS che questa attuale Direzione ha disconosciuto”.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità