Seguici su:

Attualità

Il concorso per ricordare la dirigente Palazzolo

Pubblicato

il

Un concorso letterario, denominato “A Scuola di Lettura”, per ricordare la prof.ssa Giovanna Palazzolo, l’ex preside dell’istituto comprensivo statale “San Francesco” a indirizzo musicale, scomparsa meno di un anno fa per un male incurabile.

Lo hanno deciso l’attuale dirigente scolastica dello stesso istituto, Rosaria De Caro, e il consiglio dei docenti, d’intesa con la famiglia Rizzo-Palazzolo che si fa carico della copertura finanziaria dei premi, consistenti in buoni acquisto di libri e materiale scolastico.

La prima edizione del concorso è stata volutamente limitata (per questioni logistico-organizzative) all’ambito scolastico della San Francesco e in particolare alle terze classi.

I concorrenti sono stati chiamati a fare una ricerca, acquisirne le conoscenze generali e pronunciarsi sulla clonazione degli esseri umani in un’ottica interdisciplinare dato che vengono coinvolte medicina,  filosofia e psicologia.

Tredici i ragazzi che hanno dato la loro adesione al “Premio Palazzolo”: Alessandra Maddiona, Bernadette  Iapichello, e Giorgia Tilaro della 3^ A; Giulia Casciana, Matteo Cauchi e Emanuele Incardona della 3^ B; Mattia Cauchi e Giulia Sincero della 3^ C; Mattia Antinoro e Emanuele Metellino della 3^ D; Sarana Bosneanu, Chiara Di Stefano e Alessandra Stimolo della 3^ E. Per tutti c’è stato un attestato di partecipazione.

La premiazione è avvenuta mercoledì scorso, nell’auditorium “Virgilio Argento” del plesso P.E. Giudici, nell’ambito di una cerimonia commemorativa della ex preside, che tutti ricordano con profonda stima, grande ammirazione, e notevole rispetto.

Presenti il marito, il dr Paolo Rizzo, medico ginecologo in pensione, e una delle figlie, Anna Chiara. L’altra, Francesca è rimasta per motivi di lavoro a Firenze, dove vive col marito e con la figlioletta, Anita. Ospiti di riguardo in sala anche gli ex presidi in pensione, Luciano Vullo, Flora Montana e Giuseppe Orlando, cari amici della scomparsa.

La manifestazione è stata aperta da un toccante video-ricordo della Palazzolo, proiettato su uno schermo, che ha suscitato commozione fino alle lacrime in parecchi spettatori (docenti, alunni e genitori che affollavano la sala). Poi un intermezzo musicale per violino e pianoforte

A ricordarne la figura di insegnante, di preside e di operatrice dell’informazione radio-televisiva sono intervenuti la presentatrice della manifestazione, la professoressa Fabiola Polara, ex autrice e conduttrice di programmi TV a “Canale 10”, la vice preside Anna Rosa Raffaele, la dirigente scolastica in pensione, Elia Aliotta, che ha avuto la Palazzolo come sua vice, e il giornalista Franco Infurna amico fraterno e collega della scomparsa a Radio Gela e a Tele Gela. La commozione nell’atmosfera dell’auditorium era palpabile. Un cordoglio infinito per la perdita di una grande figura professionale dalle doti umane ineguagliabili, che amava la vita e difendeva i fragili, gli emarginati, cimentandosi nel mestiere giornalistico pur non avendone i titoli ma non certo le capacità. Inventò il Mini TG dei suoi ragazzi. Un’edizione a settimana scritta, letta e messa in onda dagli alunni con servizi audio-video-montati, foto e interviste. “Era più giornalista lei di tanti che portano in tasca il tesserino magari senza esserne degni”.

Ma eccoci alla fase della premiazione cui si è giunti dopo una attenta e rigorosa selezione effettuata dalla commissione giudicatrice composta dall’attuale dirigente scolastica dell’istituto, prof. Rosaria De Caro (presidente), dal giornalista Franco Infurna (segretario), dalla ex preside Elia Aliotta e dalle ex professoresse Franca Giarrizzo, Maria Placenti e Maria Puma, già insegnanti di lettere della “San Francesco”, oggi in pensione.

I tre premi, corrispondenti ai primi tre posti, riguardano un terzo posto e due primi posti ex equo. Al terzo posto si è piazzato Matteo Cauchi, della 3^ B, che ha vinto un buono-acquisto da 100 euro.

Al primo posto i due concorrenti ex equo: Mattia Antinoro ed Emanuele Metellino entrambi della 3^D. Per loro un buono acquisto da 200 euro ciascuno, consegnati dal dr Rizzo e dalla figlia Anna Chiara.

Dal prossimo anno, il concorso sarà aperto a tutte le scuole medie di Gela e forse anche della provincia.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Museo regionale chiuso per mancanza di personale

Pubblicato

il

Ragusa – Non solo a Gela, ma anche a Ragusa. Il problema del personale regionale destinato ai musei è generalizzato. E tutto resta uguale.


“Piove sul bagnato sul museo archeologico ibleo di Ragusa. Alle vecchie inefficienze che denunciamo da tempo inascoltati si aggiunge ora quella delle chiusure improvvise, come quella avvenuta ieri senza alcun preavviso, che ha reso, per la terza volta dall’inizio dell’anno, l’istituzione culturale off limits ai visitatori.

Tutto questo è inaccettabile. Le inefficienze sono ormai troppe e Comune e Regione continuano a dormire”. La denuncia è della deputata regionale M5S Stefania Campo.
“Ieri Il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa è rimasto chiuso senza nessun avviso e preavviso, e non è la prima volta che succede. Dall’inizio dell’anno la mancata apertura si è verificata già due volte, e siamo ancora alle prime settimane di gennaio.

Lo stesso è accaduto anche sotto le festività natalizie. Solo facendo delle specifiche richieste abbiamo appreso che il motivo risiede nella mancanza di personale; un solo impiegato regionale e due lavoratori Asu, in effetti risultano al di sotto di qualsiasi ragionevole parametro. Eppure, per risolvere il problema, sarebbe bastato stabilizzare gli Asu, perché difatti tutti i siti museali in provincia di Ragusa, che fanno capo alla Regione, vantano un organico di 19 dipendenti regionali e di altrettanti Asu, ma evidentemente non sono distribuiti in maniera equa per garantire a tutti i siti archeologici la stessa possibilità di fruizione”.


“In pieno mese di agosto – continua Campo – avevamo già denunciato pubblicamente le condizioni di abbandono del museo ed erano subito arrivate rassicurazioni per una maggiore attenzione e per una serie di provvedimenti, ma ad oggi nulla sembra essere cambiato, se non in negativo, come l’aumento del costo del biglietto. E così il museo Archeologico continua a non venire valorizzato e a rimanere in balìa dei continui rimpalli di responsabilità e oneri fra l’amministrazione del Parco di Kamarina e Cava d’Ispica, soggetto gestore, e il Comune di Ragusa, a guida Cassì, proprietario dell’immobile”.

“Ieri – racconta la deputata – non siamo riusciti a entrare per fare un ulteriore sopralluogo ma sappiamo di certo, che le problematiche denunciate in estate non sono state affrontate e ci riferiamo, solo per fare qualche esempio, alla mancanza di collegamento internet fisso, all’assenza di una biglietteria elettronica, alla mancanza di un impianto di condizionamento climatico, alla totale assenza di un sistema di efficiente allarme e di opportuna videosorveglianza, e si potrebbe continuare. Ciliegina sulla torta, ci risulta che non sia stata ancora restituita al sito ragusano l’intera collezione ‘Il ripostiglio di Castelluccio’ trasferita, si diceva, momentaneamente, al Convento della Croce a Scicli. Pertanto, i visitatori, che pagano per intero il biglietto a Ragusa, troveranno ben tre teche ancora vuote e senza alcuna spiegazione”.

“L’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato – conclude Campo – ci aveva promesso lo scorso agosto che sarebbe venuto a constatare di persona, ma finora non lo ha fatto. Ci piacerebbe che la stessa solerzia che l’assessore ha avuto nell’intitolare il museo all’archeologo fascista Pace, senza confrontarsi con la città di Ragusa, l’avesse anche per la buona conduzione del museo

Continua a leggere

Attualità

Utin non attivato,il sindaco e Franzone scrivono alla Regione e l’assessore convoca un incontro

Pubblicato

il

L’assessore regiomale alla Sanità Giovanna Volo ha convocato una riunione sull’Utin del Vittorio Emanuele non attivato da 15 anni per il 23 gennaio a Palermo.

Questo il testo della lettera scritta dal sindaco Di Stefano e dall’assessore Franzone ai vertici del governo regionale e alla depurazione nazionale e regionale:

“Siamo venuti a conoscenza,tramite la stampa, della richiesta formale fatta al Tavolo tecnico per la rimodulazione ospedaliera, per prevedere una Utinpresso il Presidio Ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta.  Premesso che l’Utinè già prevista all’interno del territorio dell’ASP CL 2, più precisamente all’interno del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele III di Gela, sin dal 2010 (D.A. 25 maggio 2010) e perennemente riconfermata fino all’ultimo riordino ospedaliero. Che i cittadini e le associazioni del gelese hanno più volte manifestato, negli anni, a sostegno dell’attivazione dell’Utin, finanche presentando esposti, interrogazioni al Ministro della Salute, persino facendo venire a Gela la troupe di Mi Manda Raitre per un servizio sulla mancata apertura dell’Utin.

Ad oggi, dopo 15 anni, quella di Gela rimane l’unica Utin siciliana a non essere in funzione.

L’utin venne individuata a Gela nel 2010, dopo l’intervento della Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli errori Sanitari, allora presieduta dall’On. Leoluca Orlando, a seguito dei dati fatti pervenire ad esso dal CSAG (Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese), tali dati indicavano tre precisi punti, ancora oggi attuali:

  • 1) L’area Gelese ha un numero di nascite notevolmente superiore alla zona di Caltanissetta.
  • 2) A Gela c’è una altissima incidenza di malformazioni neonatali, superiore a qualunque altra area della Sicilia.
  • 3) Gela (70.856 ab) dista 80 km dall’Utin più vicina, Caltanissetta (58.353 ab.) dista appena 15 KM in linea d’aria dall’Utin più vicina, localizzata ad Enna (25.332 ab.).

Inoltre, ogni Libero Consorzio siciliano ha al proprio interno una sola Utin, i Liberi Consorzi di Siracusa, Trapani e Agrigento, con circa 400.000 abitanti hanno una sola Utin, quindi, non ci spieghiamo perché si dovrebbe discutere di una ulteriore Utin nel Libero Consorzio di Caltanissetta che ha appena 247.000 abitanti, per giunta in una zona dove già insiste un’altra Utin che dista pochissimi KM.

Come amministrazione di questa città, vogliamo ribadire la nostra posizione, che coincide con quella dell’intera comunità gelese: non siamo disponibili, dopo 15 anni, a tollerare nuove individuazioni di Utin in Sicilia se prima non viene attivata l’Utin di Gela.


Continua a leggere

Attualità

Sotto la pioggia davanti all’ufficio postale

Pubblicato

il

Stretti, come le sardine in scatola, su un marciapiedi angusto sotto la pioggia. Sono gli utenti dell’ufficio postale di via Verga. La foto scattata stamattina si commenta da sola.

Non va meglio per chi ci lavora. Lo scarico di lettere e pacchi avviene in una zona priva di parcheggi e in condizioni non di sicurezza. Quando piove la situazione si complica.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità