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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Il parere alternativo: disamina scientifico-politica del dott. Incardona sulla vicenda termovalorizzatore

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Riceviamo la seguente riflessione scientifico-politica dal Dott. Gianni Incardona, vicino alle posizioni politiche del Movimento Diventerà Bellissima del Presidente Musumeci.

“La recente notizia, con le polemiche che ne sono scaturite, sul tema della localizzazione nel territorio di Gela  di un termovalorizzatore  impone delle serie riflessioni.

Il presidente della Regione Sicilia On.le Musumeci  ha annunciato che il nucleo di valutazione ha verbalizzato l’idoneita’ di due progetti di termovalorizzatori; a Pantano d’Arci nel catanese e a Gela per una spesa complessiva di circa un miliardo di euro.

La fase successiva sarà rappresentata  dalla presentazione dei bandi con il metodo del Project finanginc: cioè realizzazione ad opera di privati ai quali poi verrà affidata la gestione per un periodo piu’ o meno lungo. Questo perché in  un periodo di risorse molto limitate  una amministrazione  oculata si affida ai privati.

Per rendere un servizio alla Comunità in cui vivo, avendo studiato il problema in maniera approfondita e non facendo parte come i 5 stelle e il Pd del PARTITO DEI NO A PRESCINDERE( SENZA AVERE STUDIATO E SOLO PER PURA DEMAGOGIA) : vi è un enorme differenza tra GLI INCENERITORI E I TERMOVALORIZZATORI.

GLI INCENERITORI SMALTISCONO, BRUCIANDOLI, ATTRAVERSO UN PROCESSO DI COMBUSTIONE I RIFIUTI SOLIDI URBANI E SPECIALI  CHE PERO’ DANNO COME PRODOTTI FINALI EMISSIONI GASSOSE E QUINDI DIOSSINA,FURANI,POLVERI, CENERI PM10 ETC.. CI SI RENDERA’ CONTO CHE SITRATTA DI PRODOTTI FINALI ALTAMENTE INQUINANTI!

I TERMOVALORIZZATORI  SONO INCENERITORI DI SECONDA GENERAZIONE CHE BRUCIANO I RIFIUTI ANCH’ESSI MA DURANTE LA COMBUSTIONE RECUPERANO  IL CALORE PRODUCONO VAPORE QUINDI IMPIEGATO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA O PER TELERISCALDAMENTO.

STUDI MOLTEPLICI INDICANO CHE A LIVELLO DI IMPATTO AMBIENTALE SULLE COMUNITA’ ESAMINATE – IN ITALIA VI SONO CIRCA 40 TERMOVALORIZZATORI PERLOPIU’ ALLOCATI NEL NORD SOLO ABRUZZO E SICILIA NE SONO SPROVVISTI- IL LIVELLO DEGLI INQUINANTI NELLE EMISSIONI  E’ AL DI SOTTO DELLE CONCENTRAZIONI MASSIME AMMESSE.

NON SEMBRA ESSERCI ALCUNA ASSOCIAZIONE CON MORTALITA’ O INCIDENZA DEI TUMORI.

QUESTI SONO ACCENNI DI UN ARGOMENTO CHE ANDREBBE APPROFONDITO  DALLE DIVERSE ISTITUZIONI  E PER QUESTO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE AVREBBE DOVUTO NON APPENA RICEVUTA  LA NOTIZIA METTERSI IN CONTATTO CON LA PRESIDENZA DELLA REGIONE PER CAPIRE IN BASE A QUALI STUDI E’  STATO SCELTO IL SITO DI GELA  GIA’ AMPIAMENTE COMPROMESSO DA DECENNI DI INQUINAMENTO. CERTO E’ CHE LA DISCARICA NON E’ SICURAMENTE UNA SOLUZIONE E SICURAMENTE INQUINA DI PIU’! CERTO E’ CHE LE CONDIZIONI IGIENICHE DELLA NOSTRA CITTA’  RAPPRESENTANO UN UNICUM NEGATIVO  IN TERMINI DI IGIENE COMPLESSIVA.

A livello regionale si sono scatenati in polemiche i gruppi politici: Legambiente, PD, Movimento Cinquestelle.

Nel gelese stiamo assistendo ad una levata di scudi in senso negativo del Movimento 5 Stelle e del Pd: Movimento 5 Stelle che ha governato la nostra Città, fortunatamente per breve periodo e poi spazzata via da una mozione  di sfiducia, e che si caratterizzò per una gestione dei rifiuti assolutamente insufficiente.

Ma il M5S e’ abituato a convivere con le montagne di rifiuti, basta ricordare a quale livello di immondezzaio la Sindaca di Roma Virginia Raggi abituò i Cittadini della capitale ( vi ricordate i cinghiali che circolavano liberamente per le strade di Roma !).

I Cinquestelle non hanno alcun titolo per parlare : dove hanno governato anzi malgovernato hanno miseramente fallito.

Circa il Pd, stendo un velo pietoso, sulla gestione di qualche anno fa di un suo autorevole Assessore.

Quale titolo ha il PD per potere avere la presunzione di indicare all’attuale amministrazione comunale le direttrici di uno sviluppo del territorio ?

Loro hanno governato questa Citta’ per almeno trentanni, salvo un piccola interruzione dell’Amministrazione di Centrodestra Scaglione, e sono ampiamente responsabili del degrado in cui versa il nostro territorio.

Stiano all’opposizione se ne sono capaci anche se mi rendo conto che è estremamente difficoltoso per l’unico rappresentante presente in consiglio comunale.

Dunque, il Presidente Musumeci per superare le continue emergenze legate alla gestione  dei rifiuti in Sicilia che in piu’ di un caso hanno dato adito oltre che ad evidente danno ambientale ( leggi discariche ) anche a sospetti di infiltrazioni malavitose,  ha ritenuto necessario allineare la nostra Regione alle altre specie del Nord.

L’amministrazione Greco, che gia’ durante la crisi acuta pandemica ha dato dimostrazione di mediocre capacità nella gestione della stessa, in occasione dell’annuncio della localizzazione nel nostro territorio di un termovalorizzatore avrebbe dovuto, piuttosto che lamentarsi della scarsa considerazione di cui è tenuta  a livello regionale, affidarsi da subito a professionisti anche, ma  non necessariamente tecnici per potere dare uno sguardo a quello che  rappresenta in italia e nel mondo LA VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI E IL SUPERAMENTO DELLE DISCARICHE.

E non e’ giustificabile, ma spiegabile soltanto ai fini elettoralistici l’incontro di qualche giorno fa del sindaco e di due suoi assessori  con il presidente dell’Assemblea Regionale on.le Micciche’ che nulla ha sortito stante le polemiche  di cui sono investite le due alte cariche della regione.

Piu’ idoneo sarebbe stata l’incontro con il presidente Musumeci  che avrebbe potuto spiegare,tramite i suoi collaboratori,  anche tecnicamente le ragioni di una scelta .

Le idee sono chiare: Gela e la Sicilia occidentale hanno necessita’ di dotarsi di impianti necessari per la quota di rifiuti indifferenziati residua anche una volta potenziata la differenziata.

Il modello è quello degli impianti di valorizzazione.

La sede di Gela si giustifica per la presenza nel nostro territorio di eccellenti maestranze e di un sito industriale particolarmente attrezzato, a proposito del quale ricordo a chi lo avesse scordato che una amministrazione di sinistra a guida PD e un presidente della regione a guida PD, accettarono nel 2014  supinamente che il gruppo ENI mollasse Gela  dopo averla deturpata irrimediabilmente dal punto di vista sociale, economico, culturale senza nulla chiedere in cambio, nemmeno il ripristino di luoghi di incommesurabile bellezza con una seria bonifica( solo amministratori miopi ed incapaci non sanno che bonificare il sito industriale abbandonato avrebbe comportato per il gruppo ENI un esborso di centinaia di milioni di euro  a fronte di non meno di  migliaia di  persone impiegate per anni nell’opera di ripristino ambientale.

Il PD e il movimento 5stelle, poi, giustificano il NO alla localizzazione nella nostra citta’ del termovalorizzatore a fronte di una non meglio  evidenziata propensione del nostro territorio a fini turistici e archeologici.

Dove vivono gli esponenti del M5S , dove vivono il Segretaro  provinciale e locale  del PD  per non accorgersi in quale stato di assoluto degrado versa la nostra città   con i tanto decantati siti  ambientali e archeologici in stato di assoluta incuria!

Saremmo curiosi di conoscere a  cosa è servita la gita  di Milano ( pagata con i soldi di noi contribuenti gelesi) della commissione consiliare  del turismo con a capo- delegazione l’assessore al ramo: sanno quei consiglieri e quell’assessore che una grande conquista del nostro territorio come il Museo del Mare( di questo bisogna ringraziare il Presidente Musumeci) è circondata da un Bosco Littorio in uno stato di inqualificabile gravissimo degrado parimenti al Parco delle Rimembranze, luoghi entrambi di formidabile bellezza in cui allo stato è solo possibile fare pascolare le pecore; sanno i consiglieri di opposizione e l’assessore al ramo  che si sono recati a milano in quale stato di abbandono totale è tenuto un sito di straordinaria bellezza mondiale: le mura Timoleontee!

Un consiglio al Sindaco al suo assessore al turismo  al suo assessore al decoro urbano, ai componenti della cosiddetta commissione turismo della nostra Città e aggiungo anche gli amministratori della ghelas e il sovrintendente dei beni archeologici : considerato il grave stato di degrado in cui è tenuto il verde della nostra città  oltrechè le condizioni pietose in cui  versano i siti cittadini del Parco Archeologico, di andare  a vedere in quale stato di meravigliosa organizzazione paesaggistica  viene tenuto il VERDE di fronte al tanto vituperato stabilimento Enichem!

Ah quante lezioni ci hanno dato i Dirigenti di quello stabilimento ( ricordate o rivolto ai piu’ giovani fatevi dire dai vostri genitori come era tenuto il Quartiere Macchitella  a gestione Anic e come è cambiata quella zona quando la gestione è passata al comune di Gela- andate a vedere in quale stato di abbandono totale e di degrado viene tenuto quel quartiere).

Ma di quale propensione turistica parlano il M5S e il PD!

La cosa gravissima è che tra qualche mese Taluni ce li potremmo  ritrovare Deputati a Palermo.

E’ DI IERI LA NOTIZIA DI UN INCONTRO TRA L’AMMINISTRAZIONE GRECO –  ERANO PRESENTI DIVERSI ASSESSORI DELLA SUA GIUNTA- E LA MAIRE TECNIMONT , SOCIETA’ CHE SI  DOVREBBE OCCUPARE DELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DELL’IMPIANTO CHE SMALTIRA’ MIGLIAIA DI TONNELLATE DI RIFIUTI.

ERA PRESENTE L’ING RISPOLI AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA MYRECHEMICAL , SOCIETA’ CONTROLLATA DEL GRUPPO, IL QUALE HA ILLUSTRATO IL PROGETTO DI UNA BIORAFFINERIA NEL TERRITORIO DI GELA.

MI CHIEDO: IL PROGETTO ILLUSTRATO DALL’ING. RISPOLI  E’ LO STESSO DI QUELLO ANNUNCIATO DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE ON.LE MUSUMECI IL CUI IMPORTO E’ DI 647 MILIONI DI EURO  DI CUI E’ STATA VERBALIZZATA L’IDONEITA’ DAL NUCLEO DI VALUTAZIONE A LIVELLO REGIONALE E RIGUARDANTE LA REALIZZAZIONE DI UN TERMOVALORIZZATORE NEL NOSTRO TERRITORIO?

CIOE’ IL COSTO DI UNA BIORAFFINERA AMMONTA A 647 MILIONI DI EURO?

RITENIAMO CHE PRIMA DI INCONTRARE LA SOCIETA’ CHE SI DOVREBBE OCCUPARE DELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DELL’IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, SAREBBE STATO OPPORTUNO RICHIEDERE UN INCONTRO CON I VERTICI DELLA GIUNTA REGIONALE – ASSESSORE ALL’AMBIENTE, PRESIDENTE DELLA REGIONE OLTRECHE’ I COMPONENTI DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE.

SEMBRA ESSERCI UN PROBLEMA DI COMUNICABILITA’ TRA AMMINISTRAZIONE GRECO E REGIONE SICILIA.

NON SAREBBE IL CASO DI AVERE NOTIZIE ASSOLUTAMENTE CERTE E DAI PIU’ ALTI VERTICI ISTITUZIONALI E NON PROVENIENTI  SOLO DA UNA PARTE, PRIMA DI CONVOCARE UN CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SULL’ARGOMENTO?

ESSENDO L’ARGOMENTO DI CAPITALE IMPORTANZA PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI, E NON POTENDO LASCIARE SPAZIO A SUPERFICIALITA’ E PRESSAPOCHISMI E’ SICURO CHE VIGILEREMO ADEGUATAMENTE.

dott. Gianni Incardona

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Gran Sicilia: “il contratto con Caltaqua e’ un atto di vendita dell’intera città”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo Gran Sicilia sezione Giuseppe Corrao di Gela, sul tema della crisi idrica

“Non possiamo più accettare che un comunicato di Caltaqua possa sempre giustificare uno stillicidio per i gelesi. Su questi guasti si faccia chiarezza. La pessima gestione del servizio non può lasciare immobile la politica.

La disastrosa crisi Idrica che il nostro territorio si trova ad affrontare è diventata, come ogni cosa, oggetto di scontro politico in città, come se tutti si ritenessero non colpevoli e, addirittura, custodi di soluzioni che da quasi un ventennio non arrivano.

La popolazione è senz’acqua e provvede a proprie spese all’installazione di motorini e all’acquisto di autobotti, mentre il Gestore, Caltaqua, con cadenza quasi quotidiana, nel migliore dei casi una o due volte a settimana, comunica guasti ed interruzioni al servizio di fornitura.

Comunicazioni sulle quali intendiamo vederci chiaro. La gestione della rete, dei guasti, della mancanza di manutenzioni non può pagarla il cittadino. E i gelesi vogliono innanzitutto chiarezza e trasparenza. Perché nel frattempo è partito un odioso gioco allo scaricabarile che agli utenti interessa poco.

Questa storia va avanti da anni e queste continue interruzioni, sono evidentemente frutto di cattiva gestione e programmazione, mancate manutenzioni, soldi spesi male, interventi sbagliati, superficialità. Tutte cose che in qualunque ambito della vita quotidiana avrebbero da tempo portato alla interruzione dei rapporti con richieste di risarcimento per danni procurati. Ma la protezione politica di cui gode tutto l’indotto delle acque, dal fornitore monopolista Sicilacque (partecipata della Regione) al gestore territoriale Caltaqua, all’ATI, che non sappiamo quante volte si sia riunita in un momento di forte crisi, ma anche ai consorzi di Bonifica, veri e propri postifici regionali, che dovrebbero occuparsi di gestione delle risorse idriche nelle campagne, consente ai soggetti inadempienti di continuare ad essere inadempienti facendo gravare tutto il peso, economico e sociale, sulle famiglie.
Acqua di dubbia qualità, inutilizzata dai Gelesi per scopi alimentari e spesso per igiene personale, fornita ad intervalli variabili, città sventrata da cantieri interminabili o “decorata” da reti di segnalazione che rimangono installate per mesi, perdite d’acqua lungo le strade, servizi di assistenza agli utenti e di pronto intervento totalmente inefficienti. Questa la realtà.
Però, come ci hanno detto quasi tutti durante la campagna elettorale, il contratto è BLINDATO. Intoccabile.
Un contratto intoccabile malgrado tutto quello che si riscontra non è un contratto. E’ un atto di vendita incondizionata dell’intera città a Caltaqua.

Padroni. Prima il padrone unico era Eni. Adesso nuove multinazionali hanno preso possesso della città e degli abitanti. E in entrambi i casi la politica si prostra. O, forse, è parte della squadra dei padroni. Siamo stanchi del disservizio ed infastiditi dagli assurdi comunicati.
Noi riteniamo illegale, illegittima, immorale questa gestione, questa situazione e persino l’azione amministrativa di questi 20 anni a tutti i livelli: Comune, Provincia, Regione e ATI, organismo improduttivo che andrebbe commissariato.
Noi siamo per la risoluzione del contratto e a favore di una azione legale per chiedere risarcimento ai cittadini Gelesi e per la gestione pubblica del servizio. Chiediamo all’Ati di prendere atto dei numerosi inadempimenti e di procedere, come norma prevede, al passaggio ad una gestione consortile, con tariffe più adeguate, quindi più basse, e all’avvio di ogni azione legale che porti ad un equo risarcimento per il territorio. E chiediamo al Sindaco di prendere una posizione chiara.

Siamo sempre pronti ad appoggiare tutti quelli che agiscono per il bene della città. Ma ci sentiamo assolutamente liberi di lottare contro chi, fra il popolo Gelese e un suo nemico, sceglie di sedersi al tavolo col nemico. Seguirà esposto alla procura. E anche ad altri organismi perchè “𝙇’𝘼𝙨𝙨𝙚𝙢𝙗𝙡𝙚𝙖 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙉𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙐𝙣𝙞𝙩𝙚 𝙝𝙖 𝙖𝙙𝙤𝙩𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙡𝙖 𝘿𝙞𝙘𝙝𝙞𝙖𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝘼/𝟲𝟰/𝙇. 𝟲𝟯 𝙘𝙝𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙣𝙨𝙤𝙘𝙚 𝙡’𝙖𝙘𝙘𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙖𝙡𝙡’𝙖𝙘𝙦𝙪𝙖 𝙥𝙤𝙩𝙖𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙥𝙪𝙡𝙞𝙩𝙖, 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙚 𝙞𝙜𝙞𝙚𝙣𝙞𝙘𝙖 𝙪𝙣 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙤 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙡 𝙥𝙞𝙚𝙣𝙤 𝙜𝙤𝙙𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙚 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙞 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙞 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙞.”

Sta circolando sul web una petizione per mandare via Caltaqua. Non sappiamo cosa porterà, conoscendo ormai bene la controparte, ma invitiamo a firmarla.

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Lo svuotamento dell’inconscio dietro la strage familiare di Paderno

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Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo

Strage di Paderno. Analisi, interventi, teorie. Cosa cambierà? nulla. Perché nulla? Perché il malessere che ha portato questo ragazzino minorenne a compiere i delitti è strutturale alla Società postcapitalista e postmodernista. E nell’immediato questa società non cambia.Più avanti forse, ma parliamo di centinaia di anni. Nel frattempo tutto peggiorerà. Qual’è il nocciolo del problema? L’apatia. La mancanza di sentimenti, o meglio il loro soffocamento, la loro non conoscenza, la loro impossibilità di gestione. Non più la rimozione nevrotica di cento anni fa, freudiana, ma l’assenza di emozioni. Lo svuotamento dell’inconscio.

Questa è la caratteristica connaturata alla odierna Società occidentale, consumista e edonista. Certo c’è anche una responsabilità personale del ragazzo. Non siamo tutti così o meglio non agiamo tutti così. Ma il ragazzo è molto giovane, cresciuto in una famiglia dove sembra non c’erano problemi economici.

Quindi un target perfetto. Tv, cellulari, videogiochi, firme, ludopatia, infantilismo, consumismo, il nulla angosciante, insomma. Morto Dio, zero spiritualità, zero mistero, zero simboli, zero metafore, zero etica, zero morale, zero meraviglia, zero slancio vitale, zero responsabilità. Il nulla, il nichilismo è troppo angosciante ed insopportabile. Trovare un modo per liberarsene è necessario ed urgente. Le persone con cui si vive e con cui dividiamo tempi, affetti aggrovigliati, mescolati, ambivalenti, sono ritenute artefici del nostro malessere. Ma loro poverini a loro volta sono succubi attori della società postborghese. Ma il ragazzino non lo sa, non può saperlo. È la metafora di una società decadente, allo sfascio. Inseguire il fare, inseguire il successo, inseguire il denaro, inseguire le comodità, non soddisfa l’essere umano. I veri bisogni non sono questi.

O meglio oltre una certa soglia di benessere materiale è la pienezza dell’essere che deve essere inseguita e raggiunta, l’autenticità, la pienezza spirituale, la realizzazione del Sè.

Ma non c’è nè tempo nè luogo in questa società per queste cose. Nè persone incaricate. Tutti si ritengono inadeguati, troppe responsabilità. Ed è vero. In ogni caso non è cosa che possano risolvere gli specialisti, i tecnici, gli esperti di psicologia, di psicoterapia, di psichiatria, di psicoanalisi. Non è una questione di servizi pubblici o privati che siano. L’intervento specialistico individuale è ben poca cosa in un contesto troppo disturbato, ammalato esso stesso, disumanizzato. L’uomo senza affetti prende come proprio modello il robot. Ma non funziona. Conoscenza cognitiva e prestazioni comportamentali non sono tutto l’essere umano, non lo definiscono appieno, non lo riempiono. Insistere su questi due punti produce gravissimi scompensi che possono portare alla auto o etero-violenza per scaricare da vivi un malessere insopportabile. Una riflessione critica, accompagnata a un nuovo vissuto emozionale ed a scelte di diversi stili di vita può essere una nuova via. Un nuovo inizio.

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“Non cercate turisti ma una società idrica che risolva il problema dell’acqua”

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Dal maestro Giovanni Iudice riceviamo e pubblichiamo

“Il 90 % della città è senz’acqua. Non si comprende perché ci si lamenta della mancanza del Turismo che a priori non verrebbe neanche per le sfilate di Carnevale definitesi “Palio Dell’Alemanna”. Poi, è in imminente scadenza il Contratto con Caltaqua. Vedremo chi saranno i politici che ne continueranno i rapporti, considerato che il servizio dell’acqua è diventato il quotidiano e usurante disagio di una comunità civile del 2024 che paga lo scotto, puntualmente,di bollette salatissime .

Nessuno dei Sindaci (nostri protettori) ha mai segnalato all’Autority e garante dell’acqua ARERA, questa condizione tribale della nostra città? Non ci si sforzi a cercare turisti per Gela, non servono, cercate una Società idrica per risolvere un bisogno primario”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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