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Innovatec Power S.p.a. Milano pronta ad investire sul pontile di Gela per finanziare gli impianti fotovoltaici, eolici, cinetici e per l’attracco di traghetti e catamarani

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Abbiamo lanciato un appello alle grandi società nel settore immobiliare, infrastrutturale e delle rinnovabili per investire in Sicilia, in particolare nella città di Gela, e all’interno del territorio del Libero Consorzio di Caltanissetta affinché si possano creare le condizioni per attrarre investimenti, adeguando le infrastrutture anche nel settore energetico rinnovabile, l’europarlamento ha stanziato sette miliardi di euro fino al 2030.

A questo mio autonomo appello ha risposto positivamente la società Innovatec Power Spa Milano, società leadership in Italia per l’acquisizione del credito d’imposta, collaboriamo per l’ecobonus 110%, Sismabonus, e SismaBonus Ristrutturazione già da diverso tempo, cogliere questa opportunità statale potrebbe permettere la coibentazione di interi condomini, e unità immobiliari singoli anche per le seconde abitazioni e cambio caldaia a costo 0, includendo moltissimi altri lavori di miglioria immobiliare al 65%, una buona ristrutturazione posso dichiarare da tecnico-legale può fare aumentare il valore venale dell’immobile anche del 23,7%.

Il nostro studio tecnico-legale ha illustrato alla Società Innovatec Power di Milano il progetto futuristico del nuovo pontile di Gela identico come dimensioni, realizzato con uno speciale calcestruzzo, un aggregato di inerti speciali sabbia, ghiaia, pietrisco ciotoli e cemento/resina mai utilizzato in Italia con una resistenza alla compressione di  100 N/mmq (1000 Kg/cm²), con parte dell’armatura in acciaio inossidabile, durerà mille anni anche senza manutenzione.

Il nuovo pontile secondo la nostra idea progettuale, sarà iper tecnologico, sfrutterà l’energia marina utilizzando i movimenti del mare per generare energia pulita, motrice saranno le maree, le correnti e le onde dell’acqua che, con il loro continuo movimento, generano energia, le turbine verranno posizionate nei piloni portanti immersi nel pontile, a testa di ponte, inoltre, prevediamo come da progetto il posizionamento di pannelli fotovoltaici galleggianti e subito dopo il posizionamento di “floating platforms”  removibili che permetteranno l’attracco di catamarani e traghetti per Malta che presto sarà partner di Gela in molti affari, Lampedusa e il Nord Africa.

Le strutture removibili verrebbero fissate al fondale oltre con pesi morti con impianti eolici galleggianti incatenati al fondale, a sua volta produrranno energia dal vento. Il lungomare, e centro storico di Gela secondo i miei calcoli energetici avranno energia rinnovabile a zero spese per i contribuenti, significa meno TASI, meno IMU.


Entro Maggio possiamo organizzare una riunione tra i tecnici, il Comune di Gela, Innovatec Power S.p.a di Milano e Italcementi.
Abbiamo bisogno di un nuovo pontile, che la politica si muovi per non fare perdere questa opportunità a Gela, al Libero Consorzio di Caltanissetta e Sicilia intera. Solo con una ramificazione infrastrutturale il mercato immobiliare riprenderà le quotazioni in linea nazionale. Il vantaggio e le ambizioni egoistiche del singolo fanno progredire il sistema economico, tutti indistintamente si avvantaggeranno.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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