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Cronaca

Cantiere abusivo multato

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Nella città dell’abusivismo esiste ancora chi cerca di fare a meno delle autorizzazioni per un cantiere edilizio. Una consistente multa per un cantiere avviato in viale Indipendenza senza informare gli uffici comunali. E’ stata elevata dalla Polizia Municipale dopo che il gestore aveva iniziato i lavori, regolarmente autorizzati tempo fa, transennando l’area in maniera approssimativa, di certo non a norma di legge, senza neanche apporre il cartello con tutte le informazioni relative agli interventi in corso. Decisamente precarie, inoltre, per non dire inesistenti, le condizioni di sicurezza.
 
“Ieri pomeriggio, abbiamo avviato una supervisione dei cantieri al momento aperti, per avere un quadro il più chiaro possibile, e quando ci siamo accorti di quello che stava succedendo in viale Indipendenza – dichiarano gli assessori Giuseppe Licata e Romina Morselli – abbiamo subito mandato una pattuglia per gli accertamenti del caso. L’autorizzazione c’era, ma non erano stati fatti i necessari passaggi successivi, per cui non sapevamo nulla di questi lavori. Non ci era stata comunicata la modalità dell’intervento né la data di inizio e fine, nessuna informazione circa i materiali utilizzati e sul direttore del cantiere. Vogliamo lavorare in un clima di sinergia e serenità con tutti i gestori dei servizi pubblici, ma rispettando i contratti alla lettera. Proprio per questo, tra l’altro, ieri è stato completato il giro delle interlocuzioni, sono stati definiti tutti gli accordi e abbiamo sottoscritto il verbale della riunione avuta con tutti i gestori in aula consiliare, che sancisce gli impegni che ci siamo reciprocamente assunti. Sulla scia di questo daremo e pretenderemo, ma i controlli ormai ci sono e ci saranno” – concludono gli assessori.
 
 

 
 

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Cronaca

Gravissimo incidente stradale: un morto e due feriti

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E’ di un morto e due feriti, il tragico bilancio di un gravissimo incidente che si è verificato sulla strada statale 189 “Della Valle dei Platani”, in territorio di Campofranco, nel Nisseno. La vittima aveva 50 anni. La strada è stata chiusa in entrambe le direzioni. Sul posto stanno operando le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le squadre Anas. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato inviato l’elisoccorso che ha trasportato uno dei due feriti all’ospedale Sant’Elia, in codice giallo. L’altro ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Agrigento.

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Cronaca

Due arresti a Niscemi

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Due niscemesi, sono stati arrestati dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Un 28enne, condannato a un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di furto in abitazione, che stava scontando la pena in regime di detenzione domiciliare, è stato condotto in carcere dagli agenti, in esecuzione di provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela, per aver violato le prescrizioni evadendo dal suo domicilio. Un 57enne, dovendo scontare la pena della reclusione a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, per il reato di furto in abitazione, a seguito di sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta, è stato condotto in carcere, in esecuzione di provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la locale Corte d’Appello.

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Cronaca

Antimafia nell’agrigentino, arrestati anche 4 gelesi

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Ci sono anche quattro gelesi coinvolti nel blitz antimafia eseguito nell’agrigentino dai Carabinieri, sviluppo naturale dei ventiquattro fermi scattati meno di un mese fa. Gli indagati sono cinquantuno. Per trentasei di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri quindici i domiciliari.

Arrestati Giuseppe Nicastro, 36 anni; Giuseppe Piscopo, 49; Antonio Salinitro, 25 e Rosario Smorta di 52. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Claudio Camilleri, Giorgia Righi e Luisa Bettiol.

Le accuse – a vario titolo – sono associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi. Molti degli indagati si trovano già in carcere poiché raggiunti, appena tre settimane fa, da misura cautelare.

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