La Cgil funzione pubblica ha stigmatizzato l’atteggiamento del Comune di Gela a fronte della convenzione proposta per il trasferimento dei lavoratori ASU di Gela presso Comune di Gela ed ha inviato una nota al Sindaco Greco e tutti gli attori coinvolti nella vicenda. Il 5 gennaio si è svolto un incontro a cui hanno partecitato dove erano presenti il Direttore generale dell’Irasp Gaetano Collura e il Commissario ad acta dell’IRSAP Perino, il delegato del Commissario ASI Palmeri, il consulente del Sindaco di Gela D’Aleo e i rappresentanti della FPCGIL Polizzi, Cannizzo e La Rocca. Il dott. Collura ( Irsap) e il delegato del Commissario ASI Palmeri nel manifestare la volontà di trasferire il prima possibile il personale ASU, in servizio nella sede di Gela, hanno proposto al Comune una bozza di convenzione per il trasferimento di lavoratori da impegnare in attività socialmente utili (ASU). Il consulente del Comune D’Aleo ha espresso la volontà del Sindaco di accettare il passaggio, riservandosi di produrre modifiche alla convenzione che prevedessero la presenza Ghelas multiservizi, partecipata del Comune di Gela. Ieri si è tenuto un per valutare la proposta di convenzione presentata dal Comune di Gela, alla presenza del D.G. dott. Collura e del Commissario ad acta dell’IRSAP dott. Perino, del delegato del Commissario ASI avv. Palmeri e dei rappresentanti della FPCGIL Rosanna Moncada e Giancarlo La Rocca ed è avvenuto il cambio di rotta. La bozza di convenzione presentata dal Comune prevede, di fatto, un passaggio del personale ASU in parola alla società partecipata Ghelas e non al Comune di Gela, come era previsto nella prima bozza. “La FPCGIL esprime rammarico per la volontà del Comune di Gela di non voler utilizzare direttamente i lavoratori nell’organico dell’Ente pubblico – scrivono Angelo Polizzi e Giancarlo La Rocca della Cgil Fp – sottolineamo che il comma 1 dell’art. 15 L.R. n. 17 del 16.10.2019 prevede l’utilizzo in convenzione presso “Enti Pubblici” dei lavoratori ASU e non in società partecipate, personale che riteniamo sia una risorsa e il cui utilizzo non deve essere legato necessariamente alla cura del verde ma può sopperire alle carenze di personale in altri ambiti, personale che presterebbe servizio, tra l’altro, senza alcuna spesa per il Comune considerato che viene pagato direttamente dalla Regione. L’input al trasferimento è arrivato con richiesta diretta da parte del personale ASU al Comune di Gela e non, ancora, alla società partecipata Ghelas. La Cgil Fp esprime il proprio parere negativo all’operazione proposta dal Comune di Gela e chiede di tornare alla bozza presentata precedentemente dall’Irsap”.
Si rinnova la tradizione del Giovedì santo, che vede i gelesi recarsi alla Chiesa del Rosario per “baciare i piedi” e le vesti della statua del Cristo e di quella dell’Addolorata. Un momento da sempre tra i più sentiti in città nell’ambito delle celebrazioni della Settimana santa.
Non molto elevata l’affluenza questa mattina, ma probabilmente le presenze cresceranno nel corso delle prossime ore. Sarà possibile recarsi in chiesa per tutta la giornata, poi alle 21 si terrà la processione verso la Chiesa Madre, dove le due statue faranno ritorno in vista del Venerdì santo giorno in cui si rievoca la Passione e morte di Cristo.
Guardie mediche:la loro nuova dislocazione crea una levata di scudi. Dopo le varie istanze ricevute da parte dei medici della guardia medica di gela, la commissione Sanità si è subito attivata.
La presidente Floriana Cascio ha contattato direttamente la dirigenza Asp che dà piena disponibilità ad intervenire per risolvere i problemi. “Niente di tutto questo. Tutto è rimasto irrisolto- denuncia la presidente Floriana Cascio- non solo le 2 guardie mediche dopo 20 anni vengono separate creando problemi di gestione del servizio, ma inoltre una delle due guardie mediche viene trasferita all’infettivologico del PO di Gela, un ambiente gelido con cattivo odore di fogna, non ci sono finestre per poter fare arieggiare l’ambiente. Questo mi viene riportato dai medici della guardia medica”.
A Gela quando si effettua uno scavo per opere edili, è sempre alta la possibilità di poter trovare reperti archeologici.
È successo in questi giorni nell’area del cantiere dell’Orto Pasqualello dove, come comunicato ieri dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Di Dio, l’impresa Cosiam ha iniziato i lavori per realizzare un parco urbano che collegherà corso Aldisio- e quindi il centro della città- con il Lungomare. Ruspe in azione e sorveglianza archeologica nell’area a ridosso della villa comunale. All’avvio dei lavori è subito affiorata un’antica sepoltura che ora è oggetto di indagine archeologica.
La cosa non stupisce considerata la vicinanza tra l’area della necropoli greca del Borgo scavata da Paolo Orsi agli inizi del 900 e la zona dell’orto Pasqualello.