Realizzare tutti i punti del programma elettorale e anticipare nettamente, rispetto al passato, i tempi della presentazione del Piano degli Obiettivi del Comune per l’anno in corso. Sono i due motivi che hanno spinto il Sindaco Lucio Greco a convocare questa mattina, insieme all’assessore al ramo Terenziano Di Stefano e all’assessore Danilo Giordano per il controllo di gestione, l’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione), tutti i dirigenti e il segretario generale, dr.ssa Govanna Divono.
Il piano in questione non è mai stato presentato prima dell’estate, e alcune amministrazioni si sono addirittura spinte fino in autunno. La giunta Greco vuole un deciso cambio di passo anche da questo punto di vista, per riuscire a programmare bene e seriamente tutto il lavoro da portare avanti. Quello di oggi è stato il primo incontro, e al termine l’amministrazione comunale si è data 15 giorni di tempo per stabilire gli obiettivi da assegnare ai dirigenti; questi avranno poi un’altra settimana di tempo per confrontarsi con il Sindaco e il proprio assessore di riferimento, ed arrivare, infine, alla votazione del documento, essenziale per le sorti della città.
“Alla base di tutto c’è il mio programma elettorale, – afferma il Sindaco Lucio Greco– quello che i cittadini hanno scelto e votato e che mi sono impegnato a realizzare. Per questo, ho voluto tutti riuniti attorno ad un tavolo, sebbene virtuale, per dire basta a quel modus operandi secondo cui il Sindaco, in passato, senza un minimo di confronto, calava dall’alto ai dirigenti gli obiettivi, magari anche fuori tempo massimo e senza un minimo di conoscenza dei problemi dei vari settori. Così facendo, invece, ognuno di noi raggiungerà i propri obiettivi, professionali e personali”.
“E’ nostra intenzione – aggiunge Terenziano Di Stefano – approvare il piano il prima possibile in modo che ogni dirigente sappia cosa deve fare e in quali tempi, oltre al lavoro di routine. E’ stato un confronto davvero ricco di spunti, nel corso del quale ciascuno ha potuto dire la propria e chiedere chiaramente quello che serve per il raggiungimento dei propri obiettivi per l’anno 2021, anche in base al personale che ha a disposizione e ai PEG, le quote di bilancio nella disponibilità di ogni assessore. Ogni cosa, infatti, va fatta tenendo conto di questi due elementi essenziali, o si rischia di fallire”.
Il mondo della scuola siciliana si mobilita in occasione della Giornata della Memoria per rinnovare il ricordo delle vittime della Shoah.
Gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado delle nove province della Sicilia promuovono dibattiti, momenti di riflessione, incontri, letture, proiezioni di film, canti e spettacoli teatrali con l’intento non solo di ricordare, ma anche di sensibilizzare i giovani sull’importanza della memoria e su temi importanti quali la pace, la fratellanza, il rispetto tra i popoli.
In questo panorama di ricordo storico, culturale ed etico, il Liceo Scientifico Elio Vittorini di Gela diretto dalla Prof. Ina Ciotta, fa strike con una manifestazione che copre l’arco di tre giorni e che annovera la testimonianza di una sopravvissuta al genocidio, puntando sul tema della violenza sulle donne che in quel frangente è stata senza eguali.
Gli appuntamenti sono iniziati ieri con l’ incontro online importante e significativo con Edit Bruck sopravvissuta all’ Olocausto che ha presentoto il suo libro ‘’ I frutti delle memoria, la mia testimonianza a scuola ‘’ scritto da Eugenio Murrali, giornalista e e scrittore.
Oggi un altro incontro online organizzato dalla Fondazione museo della shoah di Roma, con Sami Modiano, presso teatro Argentina di Roma. Presenta il suo libro ‘’ Così siamo diventati fratelli ‘’.Ha condiviso la sua toccante testimonianza di sopravvissuto alla shoah.
Anche quest’anno il liceo scientifico Elio Vittorini in occasione della memoria presenta una serie di iniziative che confluiscono in un progetto dal nome ‘’ La donna nella shoah’’ presentato dalla professoressa di storia e filosofia Enza Rinella che come ogni anno è molto attenta alla tematica.
Gli studenti hanno realizzato attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale un dialogo simbolico e multimediale con alcune sopravvissute : Bucci, Segre, heyman , Arendis , Springer , Breuk, hanno esposto le loro ricerche di apprendimento del campo femminile di Ravensbruk con esperimenti fisici,chimici , scientifici. A ciò si aggiunge la scrittura di alcune poesie canti e musiche ebraiche ricercate.
Successivamente l’inaugurazione della mostra ‘’ Punti luce la donna nella shoah ‘’ fornita a noi dall’ istituto Yad Vashem e dall‘associazione figli della shoah di Milano. Siamo onorati di essere stati scelti come scuola,unica in tutta la Sicilia. Si compone di 30 tele che raccontano le donne nella shoah. La mostra di grande prestigio e importanza ha attirato presso ilMuseo ebraico di Gerusalemme milioni di visitatori.
Il 27 gennaio, Giornata della memoria verrà inaugurata la sagra del dolce ebraico realizzata dagli alunni del liceo, le cui ricette saranno raccontate con tradizioni storiche ebraiche.
“Durante gli anni dell’orrore – ha detto la prof.ssa Rinella nella sua presentazione – le donne, spesso trascurate nella narrazione della storia, hanno vissuto esperienze devastanti che meritano di essere esplorate e riconosciute, vittime di un sistema di oppressione, umiliazioni e violenze di genere. Subirono persecuzioni fisiche, morali e psicologiche mirante ad annientare la loro dignità”.
Ecco chi è Edith Bruck:
Edith Steinschreiber, sposata Bruck , nacque a Tiszabercel, e cresce a Tiszakarád, un piccolo villaggio ungherese ai confini con la Slovacchia. Fu l’ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall’infanzia, l’ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d’Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell’aprile del 1945.
Non faranno ritorno la madre, il padre, un fratello e altri familiari. Dopo la liberazione da parte degli anglo-americani tenta il rientro in Ungheria, nella sua casa; ben presto scopre però che la fine della guerra non significa pace né accoglienza, ma nuove difficoltà e, soprattutto, nuove peregrinazioni alla ricerca di un posto nel mondo dove poter vivere. Nel 1946 raggiunge in Cecoslovacchia una delle sue sorelle maggiori, salvate da Perlasca a Budapest, ma il tentativo di ricongiungimento fallisce.
Nel settembre del 1948 raggiunge Israele, a ridosso della nascita del nuovo Stato. Qui – per evitare il servizio militare – si sposa e prende il cognome che ancora oggi porta: Bruck. Nel 1954, spinta dall’impossibilità di inserirsi e di riconoscersi nel Paese immaginato “di latte e miele”, non riuscendo ad accettare la realtà segnata da conflitti e tensioni, giunge in Italia e si stabilisce a Roma, dove ancora oggi risiede,
Un tempo come componente e segretario del comitato di quartiere di San Giacomo era lui che sui social denunciava disservizi e sollecitava l’intervento dell’amministrazione. Oggi Massimiliano Giorrannello è consigliere comunale di maggioranza e le risposte alle denunce e alle sollecitazioni deve darle lui che sta dall’altra parte della barricata. Dal quartiere San Giacomo arrivano segnali di malumore.
” Posso riferire lo stato di ciò di cui mi sono occupato personalmente con gli assessori competenti- dice Giorrannello- a breve saranno manutenzione la via San Giacomo e la via Pignatelli nel tratto in cui è disastrato.È stato effettuato anche il sopralluogo per la segnaletica mancante nella parte alta del quartiere ed anche lì qualche fondo per intervenire c è.Il mese prossimo saranno posizionati gli arredi del bando di Democrazia partecipata.Alla villa comunale si stanno rimuovendo i rami che potrebbero creare pericolo e lunedì dovrebbe riaprire. Non c’è personale e questo è un serio problema”
Ogni delibera con incarichi affidati dall’amministrazione comunale per lavori da avviare con i finanziamenti esterni crea polemiche a non finire negli ambienti politici. Non si è spenta l’eco delle polemiche per l’incarico della direzione dei lavori del secondo tratto del lungomare all’arch. Virginia Farruggia fino a giugno consigliere comunale del m5s ed una degli esponenti del gruppo gelese. Subito ne spunta un’altra che stavolta va a toccare gli ambienti dell’opposizione.
Si tratta dell’incarico di 50 mila euro per coordinare la sicurezza nei lavori della palestra dello stadio Presti finanziati con il programma Qualità Abitare che è stato affidato tramite Mepa (come nel caso della Farruggia) all’ing. Marco Biundo parente del vice presidente del consiglio, il forzista Antonino Biundo, unico rappresentante degli azzurri in aula. Così le chat politiche sono diventate subito bollenti.
Ed infine sempre riguardo ai lavori del Lungomare il coordinamento è stato affidato all’ing. Stefano Sammartino. Nel suo caso il chiacchiericcio non riguarda appartenenze e parentele politiche ma il fatto che ha avuto di recente anche un altro incarico cioè il monitoraggio complessivo di tutti i progetti finanziati con i fondi del programma “Qualità abitare”. Polemiche a parte, si aspetta l’apertura dei cantieri.