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Di Paola: prevenire in sanità ma i fatti dimostrano il contrario

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PALERMO – “Prevenire è meglio che curare, ma due anni di pandemia non hanno insegnato niente al governo regionale di centrodestra, guidato dal presidente Musumeci, per prepararsi alle nuove ondate Covid. Siamo tornati indietro di due anni, con disagi equiparabili a quelli della prima ondata, ma allora il virus aveva sorpreso tutti. Oggi invece non è ammissibile navigare a vista, come si sta facendo, senza protocolli da seguire, senza strutture adeguatamente dimensionate. Gli ultimi mesi sono stati sprecati senza alcuna programmazione”.

Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che si chiedono: “Sono stati completati i lavori nelle strutture ospedaliere che potevano essere approntate per le nuove, prevedibili emergenze? A che punto sono i lavori che avrebbero dovuto assicurare più posti letto per i malati Covid in terapia intensiva e sub intensiva senza più la necessità di dovere intaccare quelli necessari ai malati non Covid? È stato potenziato il trasporto pubblico locale? Qualcuno ha pensato a un piano di screening e vaccinazioni in tutte le scuole?” 

“Le risposte – osserva il capogruppo M5S all’Ars, Nuccio Di Paola – sono sotto gli occhi di tutti: file interminabili per tamponi e vaccini, reparti al collasso e ospedali da campo, positivi in isolamento abbandonati per giorni e giorni, proroghe nella riapertura delle scuole decise prima per tre e poi, forse per cinque giorni, solo per spostare sempre in avanti il problema senza mai risolverlo. Decidere di non decidere sembra essere la nuova mission di questo governo fallimentare. Vorremmo capire qual è la linea del governo Musumeci e dei suoi assessori, una volta per tutte, ammesso che la linea ci sia. Dovranno rendere conto, pubblicamente e nelle sedi opportune, a cominciare dall’Assemblea regionale, del caos che hanno creato in Sicilia e del panico al quale hanno costretto intere famiglie

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Attualità

Crisi idrica: nuova stretta all’erogazione. Suppliscono i pozzi del Nisseno ed ennese

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Palermo – Al via la seconda fase del piano predisposto dall’Autorità di Bacino:
da lunedì riduzione dei prelievi dall’Ancipa
 Siciliacque informa che, come da indicazioni della Cabina di Regia per l’emergenza idrica e dell’Autorità di Bacino della Regione Siciliana, lunedì darà seguito all’ulteriore fase programmata di razionamento dei prelievi d’acqua dalla diga Ancipa, secondo le medesime modalità applicate nella fase precedente.


La riduzione sarà compensata in misura pari a circa il 50% dalle nuove risorse idriche provenienti dai pozzi del Nisseno e dell’Ennese, ripristinati dai rispettivi gestori d’ambito. La misura interesserà Acquaenna, Caltaqua, Consorzio di Bonifica 4 Cl, Consorzio Bonifica 6 En, Comune di Capizzi, Comune di Gangi e altri utenti minori.


Alla luce della programmazione già nota e nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità operative, spetterà ai gestori fornire indicazioni a Siciliacque su come distribuire le riduzioni definite nei punti di consegna presenti sui vari territori.

A Gela invece l’acqua si spreca con ke perdite ed il dissalatore è dismesso da anni.

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Domani ‘La serva padrona’

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Ragusa – Un’atmosfera intima ha abbracciato il pubblico presente ieri sera a cava Gonfalone per la seconda serata del festival Barocco in tutti i sensi.”Bach, father and sons”, il tema della serata, declinato dal Valletta Baroque Ensemble, il ViBE, in formazione quartetto ad accompagnare il pubblico in un tempo morbido e confortevole.

Le ‘incursioni’ profonde de ‘I sonnambuli’ prima, ma anche di Isabella Candeloro e Marco Brugaletta – organizzatori del festival – hanno fornito spunti di riflessione sul senso del tempo e della famiglia, sull’amore incondizionato di un padre per i suoi figli, sul calore di un desiderio da realizzare per dare il senso compiuto ad una perdita inaccettabile.

E poi l’ospite a sorpresa, Gabriele Dovis, la sua paura di morire a 40 anni e 140 chili, il suo percorso di crescita personale e il cambiamento che lo ha portato a correre come testimonial la maratona alle Olimpiadi di Parigi e a promuovere un progetto di inclusione.

Domani sarà una serata leggera e divertente. Il palcoscenico naturale di Cava Gonfalone sarà calcato da artisti, anche questa volta, di fama internazionale.Una tappa di un tour che porta in scena “La serva padrona” di Pergolesi, un intermezzo buffo, che sarà musicalmente narrato dall’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso e che vedrà come interpreti il soprano Minni Diodati, il baritono Roberto Abbondanza e il giovane attore Sergio Del Prato.

Ragusa rientra tra le date di un tour ‘riservato’ a manifestazioni di grande spessore artistico e musicale nel campo della musica barocca. “La serva padrona” ha fatto tappa al Festival di musica antica all’Aventino a Roma, e prima della partenza per Ragusa, gli artisti sono andati in scena a Proceno al festival Itinerari Musicali Francigeni. Al termine della rappresentazione, l’appuntamento con la cena-degustazione curata da Delicatessen.

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La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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