PALERMO – Gli effetti della selezione delle iscrizioni alla facoltà di medicina si raccolgono a lungo termine. I reparti sono sguarniti e la sanità allo sbando. “Mandate cardiologi a Caltagirone, o la Cardiologia sarà destinata a chiudere e l’intera rete Ima (Infarto miocardico acuto) di Catania, Ragusa e Siracusa entrerà in crisi”. A lanciare l’allarme è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Francesco Cappello, che ha chiesto l’intervento dell’assessore regionale della Salute, Razza, del direttore del Policlinico di Catania, Sirna e del coordinatore della macro area Ima Ct-Rg-Sr, Tamburino, perché coprano la carenza di medici specialisti cardiologi nell’Uoc (Unità operativa complessa) di Cardiologia dell’ospedale Gravina Santo Pietro di Caltagirone.
“A causa della positività al Covid di due unità di personale medico collocato pertanto in malattia – riferisce Cappello – l’attuale personale in servizio si è ridotto a 5 unità di cui 1 assegnata al reparto di Cardiologia e 4 assegnate al reparto di Emodinamica. Ciò rende impossibile assicurare da parte del personale medico le prestazioni cardiologiche della Cardiologia, Utic ed Emodinamica, determinando così la chiusura dell’Uoc di Cardiologia del presidio ospedaliero Gravina Santo Pietro di caltagirone”.
“Occorre fare in fretta – esorta il deputato M5S – prima che sia troppo tardi, in quanto la Uoc di Cardiologia di Caltagirone è un presidio fondamentale, in quanto nodo della rete Ima della macro area che copre le tre province di Catania, Siracusa e Ragusa. In mancanza di personale sufficiente, assegnato dal Policlinico di Catania, l’intero servizio perderebbe il suo equilibrio di funzionamento ed entrerebbe in crisi. Non potrebbe più essere assicurata una tempestiva assistenza (che, è appena il caso di ricordarlo, può salvare la vita), ai pazienti non solo del territorio di Caltagirone e del Calatino Sud Simeto, ma anche di quelli provenienti da Gela, da Niscemi e in generale da ben tre province”.
“Il governo regionale, rappresentato dall’assessore Razza – ricorda Cappello – durante una seduta straordinaria della commissione Sanità all’Ars, tenuta presso il presidio ospedaliero di Caltagirone lo scorso giugno, aveva assunto degli impegni precisi sulle criticità sollevate durante l’audizione sulla grave mancanza di personale in Cardiologia e Pronto soccorso. Quegli impegni vanno rispettati per scongiurare l’imminente chiusura di Cardiologia, cosa che avverrà se non verranno assegnate, con la massima urgenza, nuove unità di personale al reparto”
Il Foro di Gela in festa. Nell’aula intitolata all’avv. Moscato si è svolta la, ormai tradizionale, cerimonia delle onorificenze per i traguardi professionali raggiunti da quindici legali che da 25 e 40 anni operano nella realtà locale.
Presieduta dal presidente dell’ordine degli Avvocati di Gela, Maria Giordano, la cerimonia ha alternato momenti di emozione, intensità e alta dialettica, tipica della categoria che, del logo, ha fatto il suo lavoro sulla scorta dei progenitori romani, a momenti di allegria e condivisione. Perché superare gli ostacoli professionali, le sfide ed assistere i cittadini che invocano la giustizia per decenni, non è da tutti. E di questo è conscia la categoria che saluta con favore questo momento di festa che ogni anno coincide con le festività natalizie.
Enrico Aliotta, Liliana Bellardita, Carmelo Brentino, Nicoletta Cauchi, Anna Comandatore Olimpia D’arma, Osvaldo Di Rocco, Riccardo Lana, Giuseppe Nicosia, Rochelio Pizzardi. Orazio Rinelli, Venere Salafia, Paolo Testa.
Hanno al loro attivo 40 anni di iscrizione all’albo gli avvocati: Giuseppe D’Alessandro e Calogero Giardina.
È questo l’impegno assunto oggi in aula nel corso dell’approvazione dell’articolo 16 della legge finanziaria, dall’assessore del Territorio e Ambiente Savarino e da quello all’Economia Dagnino che si concretizzerà nel maxiemendamento che sbarcherà nelle prossime ore a sala d’Ercole.
“Rappresenta il coronamento – dice il deputato M5S Carlo Gilistro – delle pressanti richieste che in questo senso ho fatto in aula e in commissione dopo il recente episodio della pioggia oleosa e dei miasmi che hanno interessato l’area di città Giardino nel Siracusano a fine agosto, terrorizzando la popolazione.
Il potenziamento del sistema dei controlli è fondamentale per garantire alla cittadinanza la giusta serenità che si smarrisce istantaneamente quando ci troviamo di fronte a episodi del genere. La popolazione deve sapere che i controlli sulle aree industriali sono puntuali e rigorosi e che le informazioni su eventuali incidenti sono conseguenti e tempestive”.“Al governo – conclude Gilistro – diamo atto di avere colto le esigenze della popolazione da me rappresentata”
Caltanissetta – Subito la proroga di tutti i contratti senza riduzioni di orario o di personale e l’avvio della contrattazione per i principali istituti contrattuali. È quanto chiede la Fials di Caltanissetta in una nota a firma del segretario provinciale Gioacchino Zuppardo indirizzata ai vertici dell’Asp. Il sindacato evidenzia che risolvendo una serie di criticità irrisolte.“Il personale precario permane in un limbo – spiega Zuppardo – altre Asp siciliane hanno risolto da tempo tale questione, mentre la nostra Asp arranca, il cambio della Direzione strategica non ha giovato.
La situazione di incertezza sta causando la fuoriuscita presso altre aziende di personale formato e specializzato, con grave nocumento delle prestazioni sanitarie rese alla popolazione nissena. Anche per l’avvio della stabilizzazione del personale a tempo determinato in possesso dei requisiti di legge, sia dirigenziale, sia del comparto, si registra un silenzio assordante. Facciamo riferimento ai dirigenti veterinari, biologi, psicologi, agli ingegneri, agli infermieri, al personale Oss, ai tecnici della prevenzione, ai tecnici sanitari di radiologia medica, ai tecnici di laboratorio medico, ai tecnici di neurofisiopatologia, ai fisioterapisti al personale amministrativo, collaboratori, assistenti, operatori tecnici di cucina. Tutti in attesa di risposte per il loro futuro lavorativo.
Tante le problematiche irrisolte, dall’assegnazione degli incarichi di funzione alle progressioni verticali, passando per la pronta disponibilità ancora senza un regolamento”. La Fials chiede quindi “una convocazione per la definizione degli istituti contrattuali e per la risoluzione delle tematiche descritte, e manifestiamo la nostra piena disponibilità affinché si proceda celermente per garantire i livelli occupazionali, il livello qualitativo dei servizi erogati agli utenti”.