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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Il sogno di una Gela migliore…… ma era solo un sogno!

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Nel mese di settembre, precisamente  il 17 settembre, si è concluso il secondo giro podistico della Sicilia (Sicily tour) voluto ed organizzato dai nostri conterranei Ing. Antonio Tallarita e prof. Peppe Veletti.

I due infaticabili atleti gelesi, assieme ad altri volontari, che hanno faticato non poco per la buona riuscita dell’organizzazione, nel loro piccolo contribuiscono a dare lustro alla ns. città.

Grazie al contributo dell’ amministrazione comunale (così come promesso lo scorso anno in piazza Umberto all’ arrivo del primo tour 2020) tutto era organizzato per bene; il tour partito dalle mura Timoleontee ha visto la partecipazione di numerosi concittadini che, vuoi per amicizia vuoi per passione o per mera curiosità, accompagnavano gli atleti fin dove hanno potuto correndo, passeggiando ed anche pedalando.

Grazie al contributo economico elargito dall’ amministrazione comunale gli organizzatori hanno predisposto un banchetto con striscioni che pubblicizzavano l’iniziativa ed hanno distribuito locandine in cui venivano illustrate le bellezze naturali e i monumenti più importanti della storia di Gela e quanto di bello (nonostante tutto) la nostra città è in grado di offrire.

Io che ho avuto la fortuna di assistere alla partenza degli atleti ( provenienti non solo dal resto d’Italia ma anche dall’ Europa) mi sono sentito fiero, in primo luogo per lo sforzo (immane) organizzativo effettuato dai nostri conterranei  Peppe ed Antonio ma soprattutto per l’ entusiasmo degli amici che hanno voluto collaborare alla riuscita dell’ iniziativa.

Con garbo e dovizia di particolari, hanno consegnato ed illustrato ai presenti (vuoi amici, vuoi parenti, vuoi curiosi) il contenuto dei depliants all’ uopo predisposti che illustravano succintamente il patrimonio culturale e naturalistico della nostra bella città.

Finalmente  un’Amministrazione Comunale che ha voluto investire nella cultura e nello sport (quello genuino fatto di soli sacrifici e gratificazione solo di carattere sportivo) quale veicolo di trasmissione di conoscenza di Gela nel “mondo”.

Non esagero dicendo “ mondo “ perché tale iniziativa (che comprende anche il diffondere le bellezze di Gela) si è protratta in quasi tutte le tappe; così a Marina di Ragusa, a Marzamemi, a Catania, a Taormina Cefalù ecc.ecc. una folla incuriosita dall’ iniziativa era ben contenta non solo di essere testimone della grande fatica profusa dagli atleti ma anche di poter ricevere, leggere e commentare quell’opuscoletto sulle bellezze di Gela che veniva consegnato ai presenti dagli accompagnatori degli atleti e così per le varie tappe che si sono susseguite.

DRINNNN …  DRINNN … DRINNN

La sveglia come ogni mattina mi chiama al dovere. UN SOGNO…E’ STATO SOLO UN SOGNO…

Peccato era talmente vero che al risveglio ci sono rimasto pure male.

Mi sono svegliato che era un giorno del mese di settembre dell’ anno 2022.

 L’ amarezza che mi aveva lasciato il sogno è svanita non appena ho intravisto i miei amici Antonio e Peppe assieme i suoi infaticabili collaboratori, che presentavano la terza edizione del green tour Sicily ed alla presentazione della manifestazione, tutto ciò che avevo sognato stava prendendo realmente forma in tutti i suoi particolari in particolar modo per quanto attiene la promozione turistica della nostra città.

 Era un sogno premonitore.

Nella presentazione della manifestazione fatta da Antonio e Peppe venivano illustrati i depliant ed i gadget che l’ amministrazione comunale aveva avuto il piacere di preparare per regalarli a tutti coloro, nelle varie tappe della sicilia, che avevano voluto condividere (anche solo virtualmente e solo per un istante) la fatica segnata sul volto degli atleti (sempre più numerosi) che hanno avuto l’onere e l’onore di partecipare alla manifestazione.

Tanti gli imprenditori presenti che avevano voluto dare il loro contributo alla buona riuscita della manifestazione.

Finalmente una bella occasione colta dagli amministratori del Comune di Gela e dagli imprenditori locali per contribuire alla riuscita della manifestazione, che oltre alla mera natura di competizione sportiva ha avuto anche la finalità nobile della promozione turistica della nostra città che ne ha tanto di bisogno.

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                                                                            UN SOGNATORE I CUI SOGNI SPERA SI AVVERINO

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Fondi per l’autismo: le famiglie chiedono l’intervento dell’Asp

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Maria Grazia Pignataro, Presidente Ispedd e autismo; Calogera Ficarra, una delle quattro portavoci della Voce dei disabili; Antonino Biondo, Presidente di Amautismo, sui fondi per l’autismo in scadenza il prossimo 31 marzo. Le famiglie chiedono agli uffici amministrativi dell’ASP di Caltanissetta, di sbloccare le procedure per non perdere queste risorse preziose per i loro figli e figlie.

“L’associazione Ispedd Onlus, La Voce dei Disabili, entrambe di Caltanissetta, e Amautismo Odv di Gela, portano all’attenzione il fatto che, diversamente da quanto effettuato in altre ASP regionali, risulterebbero ancora non utilizzate, con adeguata progettazione, risorse economiche destinate dalla Regione anche all’ASP di Caltanissetta, e chiedono che queste non vadano perdute per scadenza dei termini.

Le risorse riguardano l’assegnazione fatta dal governo centrale, con un fondo del 2022, recepita dalla Regione siciliana con il decreto assessoriale del 24 gennaio 2023, denominato “Criteri e modalità di utilizzazione dei fondi per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico per l’anno 2022”, a cui ha fatto seguito il decreto assessoriale attuativo n°528 del 6.6.2023. 

In seguito al decreto assessoriale sarebbero stati assegnati all’Asp di Caltanissetta, unitamente alle altre aziende ospedaliere siciliane, € 104.382,35 e, con un altro fondo, 87.730,10 dell’anno 2021 (decreto assessoriale n°274 del 31.3.2023, in scadenza nel 2026). 

Ricordiamo che i pazienti affetti dal disturbo dello spettro autistico di Caltanissetta e Gela, che usufruiscono del   progetto ex pilota, hanno subito una diminuzione delle ore giornaliere del servizio, passando da 5 a 3, proprio per mancanza di risorse sufficienti. 

Queste ore, già insufficienti a coprire il fabbisogno dell’utenza, soprattutto se rientra nel livello 3 di gravità (il massimo livello per l’autismo), sembrerebbero destinate peraltro a ridursi ulteriormente a causa dell’aumentare della platea degli aventi diritto.

Non attivare velocemente, da parte dell’Asp nissena, il complesso e articolato apparato burocratico per l’utilizzo immediato di questi fondi, rappresenterebbe uno spreco inaccettabile di risorse.

Ricordiamo che per precisa indicazione del decreto n° 528/23, i fondi devono servire, su richiesta del Dipartimento di salute mentale, per individuare la carenza di personale dei centri diagnosi e intervento intensivo precoce, che possegga peraltro curricula formativi ed esperienziali specifici per i disturbi dello spettro autistico, secondo le linee guida da Piano Unitario Regionale (GURS n°32 del 12/7/2019).

Come famiglie, ci appelliamo al fatto che l’autismo rientra nei LEA, livelli essenziali di assistenza, e pertanto non possiamo e vogliamo rimanere in silenzio di fronte alla possibilità che si perdano risorse destinate a migliorare la qualità di vita dei nostri figli e figlie”.

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I Liberali stanno con Zelensky e l’Ucraina

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del rappresentante politico del gruppo dei Liberali, Grazio Trufolo, sul tema attuale di politica estera sullo sfondo della guerra.

“Nessuna motivazione può giustificare l’invasione di uno stato sovrano ne mai un liberale può essere dalla parte dell’aggressore.

Voglio evidenziare che una cosa è Trump altro è l’America, che tra le potenze mondiali è lo Stato più vicino ai valori occidentali.

I presidenti cambiano, le Nazioni restano. Noi siamo con Zelensky e con gli Ucraini ma non possiamo non dialogare con l’America che deve restare nostro alleato per onorare quei giovani americani che sono morti per la nostra libertà, liberandoci dal Nazismo. Questo è un momento molto delicato e serve tanto equilibrio.

Ho seguito la registrazione dell’incontro tra Trump, Zelensky e Vance. Ne ho tratto un senso di profondo disgusto se non anche di vero sgomento. Credo, a mia memoria, sia la prima volta che un incontro bilaterale tra rappresentanti di Governo venga ripreso e divulgato nei delicati contesti delle discussioni sui temi oggetto dell’incontro. Trump non si rende conto del ruolo e dell’importanza che riveste di fronte al mondo intero. Non è possibile che uno Stato fino a ieri garante dei valori di libertà e democrazia, finisca per identificarsi con la ferocia predatoria di chi, a fronte degli aiuti per resistere a una invasione militare di una nazione Onu, pretende ottenere il massimo dei guadagni, andando a braccetto con lo stesso invasore. Il mondo come lo abbiamo finora conosciuto, forse è davvero finito”.

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Panchine: la guerra continua…

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Ha sollevato un polverone la nota dei residenti di Borgo Valentina sulla rimozione delle panchine della piazzetta dell’amicizia. Hanno preso la parola anche esponenti della politica locale, valutando l’ episodio con parole altisonanti. Adesso riceviamo una risposta di un altro residente, Antonio Cipolla, che fornisce la sua versione diametralmente opposta.

“Mi preme chiarire la vicenda delle panchine di Borgo Valentina. Partendo dal fatto che quelle panchine sono state apposte abusivamente non dall’amministrazione, ma da un residente senza chiedere autorizzazione alcuna e tramite conoscenze, perché quelle panchine erano state spostate da qualche altra parte per fare dei lavori comunali (da qualche informazione presa in passato quando ce le siamo trovate installate lì), e mai più ritornate nel posto dove dovevano andare.

Aggiungo che quelle panchine non erano assolutamente frequentate da famiglie con bambini del quartiere, ma da ragazzi che a tutte le ore della notte soprattutto, ma anche del giorno, gruppi anche numerosi, arrivavano addirittura quasi come fosse un appuntamento fisso alle 2, 3 di notte per riunirsi lì, se non altre volte alle 22/23 per rimanere là anche fino alle quattro di mattina, addirittura oltre gli schiamazzi giocando al pallone a notte fonda e sentendosi la musica dalle auto oppure con casse portatili molto forti (e ho video che lo dimostrano), comodi in piazzetta, costringendoci ogni notte a chiamare la polizia che purtroppo non sempre viene, costringendo noi residenti a non dormire la notte e andare al lavoro l’indomani senza sonno.

Ormai molti residenti come me, specialmente quelli che siamo limitrofi a quel luogo, eravamo totalmente esasperati e tanti a differenza di quello che c’è scritto, abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo del fatto che finalmente le panchine se ne sono andate. Il Comune occorre precisare che penso si sia solo ripreso quello che era di sua appartenenza per rimetterle sicuramente in luoghi comunali, e non privati non autorizzati dove soprattutto vi è molta gente che, al contrario, non ne poteva più”.

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