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Politica

Unità siciliana: “con la sua zigzagante posizione, il sindaco può ricevere il grazie da Tekra”

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Unità siciliana le Api Golfo di Gela osserva con attenzione le mosse del sindaco di Gela. Leggendo le sue dichiarazioni e valutando

la sua zigzagante posizione sulla questione rifiuti rimane basita della mancanza di trasparenza su quanto sta accadendo nei rapporti con la SRR CL2, ambito di cui Gela fa parte.
“Il Sindaco, invece di svolgere un ruolo di guida nell’ambito della SRR CL2 – si legge in una nota – che tenga conto delle necessità di tutti gli altri comuni e dell’urgenza di chiudere il contratto con TEKRA in
proroga da troppi anni, si è, di fatto, isolato, isolando la città!”
Unità siciliana le Api Golfo di Gela, ha la netta sensazione che lo scontro del sindaco con gli altri sindaci sia basato più su questioni di potere, il comune di Gela per legge non può avere rappresentanti nel consiglio di amministrazione della SRR CL2, che di prospettare
una soluzione, a breve, la migliore, per risolvere il problema di un servizio svolto ancora da TEKRA, dopo quasi tre anni dalla sua elezione, estremamente carente che rende in particolare la città di Gela sporca e indecorosa, pur addebitando ai gelesi, senza tra l’altro sapere quali sono ad oggi i servizi di base espletati, una TARI salatissima, aumentata del cento per cento rispetto al 2017.
Unità Siciliana le Api Golfo di Gela,
• considerato che il servizio rifiuti è pagato al 100% dai gelesi, non dal sindaco;
• preso atto che il sindaco, dopo averlo approvato nel 2020 in assemblea d’ambito
SRR CL2, non vuole più aderire al progetto della stessa di espletare il servizio in
house attraverso la SRR Impianti, che comunque andrà avanti con tutti gli altri
comuni d’ambito;
• al fine di fare conoscere ai gelesi come egli vuole procedere, chiede pubblicamente
al sindaco Lucio Greco di rispondere a queste semplici domande:

  1. Visto che non può costituire l’ARO e il comune di Gela fa parte dell’ambito
    territoriale SRR CL2, quale sarà il soggetto istituzionale che dovrà preparare, indire
    la gara d’appalto e gestire il contratto?
  2. Sempre che sia possibile superare questo scoglio, in che tempi sarà espletata la gara
    d’appalto e la consegna dei lavori?
  3. Nel frattempo, ha già dato un’altra proroga di 4 mesi, dovremo tenerci ancora
    TEKRA che a parole lui voleva mandare via già prima di essere eletto?
  4. Quale sarà la base d’asta dell’appalto per sette anni come lui ha dichiarato?
  5. Quali servizi conterrà la gara d’appalto?
  6. Con quanto personale e mezzi l’appaltatore dovrà esperire i suoi doveri
    contrattuali?
  7. A quanto ammonterà la TARI con il nuovo servizio?
  8. Ha un piano B nel caso il suo disegno non potesse andare in porto?
    Unità siciliana le Api golfo di Gela, interpretando il desiderio dei gelesi, ringraziandolo
    anticipatamente, si aspetta dal sindaco risposte chiare ed esaustive.

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Politica

Luca Sbardella nominato commissario regionale di Fratelli d’Italia

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Roma – Fratelli d’Italia cambia guida in Sicilia. Luca Sbardella è stato nominato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commissario regionale di Fratelli d’Italia. Decadono dunque dalla carica di coordinatori Giampiero Cannella (Sicilia occidentale) e Salvo Pogliese (Sicilia orientale). Il deputato della Camera arriverà nelle prossime ore in Sicilia per la riorganizzazione del partito di Governo.

A Sbardella sono già arrivati gli “auguri di buon lavoro” da Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fdi, di cui il nuovo commissario siciliano è vice. Anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha augurato buon lavoro al neo commissario

“Oggi più che mai è fondamentale lavorare con unità e determinazione per il bene del partito e del nostro territorio. Auguro buon lavoro al collega nuovo commissario regionale di Fratelli d’Italia, Luca Sbardella, certo che saprà guidare con impegno e visione questa nuova fase politica”, dichiara il deputato nazionale Luca Cannata, sottolineando l’importanza di una squadra coesa e del contributo di tutti per rafforzare la presenza del partito in Sicilia.

“Un ringraziamento va a Gianpiero Cannella e Salvo Pogliese per il lavoro svolto fino ad oggi”. – aggiunge Cannata Fratelli d’Italia si prepara dunque a consolidare il proprio ruolo sul territorio, con l’obiettivo di dare risposte concrete ai cittadini e promuovere un’azione politica incisiva e radicata

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Flash news

Il sindaco Faraci ha azzerato la Giunta

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Il sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci ha azzerato stamattina la Giunta municipale.L’iniziativa è giunta al termine di una serie di tensioni politiche che si trascinano da mesi.

In carica da giugno, Faraci ha operato l’ultimo rimpasto in Giunta ad ottobre con l’ingresso dell’assessore gelese Anna Comandatore. Ora il primo cittadino apre la crisi rivolgendosi a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della città. Sviluppi potrebbero esserci già nei prossimi giorni.

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Lorefice:”Gela e i 23 Comuni dell’area di crisi abbandonati al loro destino”

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Quando si parla dell’area di crisi industriale di Gela, in realtà si scrive Gela, ma si legge molto di più, visto che nell’area sono coinvolti 23 Comuni di ben 4 Province. Una terra di imprenditori determinati e resilienti, abbandonati a loro stessi, che vorrebbero avere solo un po’ di Stato, centrale e locale, al loro fianco. Insomma, il minimo sindacale.

Ora, i finanziamenti all’area di crisi industriale complessa si basano su un Accordo di programma del 2018.

“Noi abbiamo chiesto al Governo Meloni come sta conducendo questo strumento e come lo stanno conducendo le amministrazioni pubbliche a ciò deputate, in primis Invitalia, controllata dal Ministero dell’economia ma operativa sotto l’egida del Ministero delle imprese di Adolfo Urso, lo stesso ministro dei 23 mesi consecutivi di crollo della produzione industriale. E cosa abbiamo scoperto? Che nelle precedenti tornate dell’Accordo di programma sono stati assegnati ed utilizzati solo poco più di 3 milioni di euro e soltanto per un’iniziativa imprenditoriale”- dice il sen.Lorefice

Dopo la proroga dell’Accordo di programma, peraltro tardivamente intervenuta nel 2022, è stato mantenuto lo stanziamento residuale di 21,9 milioni di euro dal Ministero delle imprese e dalla Regione Sicilia. Ebbene, come ci ha detto lo stesso Ministero di Urso in Senato, a gennaio 2025 sono state ritenute ammissibili iniziative per soli 2 milioni di euro, assegnati a due iniziative sulle 14 arrivate al vaglio di Invitalia. Mi pare chiaro che ci sia qualcosa che non va nei meccanismi di attuazione dell’Accordo, la cui finalizzazione è in mano a Invitalia e ai suoi bandi.

A questo punto è lecito chiedersi: dov’è il problema? Dentro Invitalia, che si perde in procedure farraginose e respinge progetti invece di incentivarli? O nel Ministero, che si ostina a rinnovare formalmente accordi che poi non sa (o non vuole) attuare? Fatto sta che mentre Governo e Regione temporeggiano, le imprese affondano.

E proprio la Regione Siciliana ha dato l’ennesima dimostrazione di superficialità con la vergognosa gestione dell’incontro sul rilancio delle aree industriali siciliane a Caltanissetta. Un’occasione che avrebbe dovuto dare risposte agli imprenditori si è trasformata in una passerella politica di Forza Italia, con l’assessore Edy Tamajo accolto dai suoi sostenitori come in una convention di partito. Nessuno spazio al confronto, nessuna discussione sulle criticità dell’Accordo di Programma, nessuna ammissione di responsabilità. Eppure, proprio Tamajo, nel suo autocelebrarsi, ha avuto l’ardire di accusare il governo precedente, quello a guida Musumeci, di incapacità, ignorando che nei due anni in cui ha ricoperto il suo ruolo non ha mai mosso un dito per supportare le imprese del territorio. Il suo compito era quello di promuovere investimenti, creare opportunità, affiancare gli imprenditori. Niente di niente.

Nel frattempo, le aziende dell’area di crisi di Gela e degli altri 23 Comuni continuano a resistere e a lottare. A loro va il vero riconoscimento, non certo a chi passa il tempo a rimpallarsi le colpe o a organizzare passerelle autocelebrative. Se neanche di fronte a 23 mesi consecutivi di calo della produzione industriale nazionale il Governo decide di svegliarsi, è chiaro che semplicemente non vuole farlo. E questo è il vero tradimento nei confronti di chi, ogni mattina, si sveglia all’alba per far sopravvivere la propria impresa e il proprio territorio.Eppure, proprio Tamajo, nel suo autocelebrarsi, ha avuto l’ardire di accusare il governo precedente, quello a guida Musumeci, di incapacità, ignorando che nei due anni in cui ha ricoperto il suo ruolo non ha mai mosso un dito per supportare le imprese del territorio. Il suo compito era quello di promuovere investimenti, creare opportunità, affiancare gli imprenditori. Niente di niente.

Nel frattempo, le aziende dell’area di crisi di Gela e degli altri 23 Comuni continuano a resistere e a lottare. A loro va il vero riconoscimento, non certo a chi passa il tempo a rimpallarsi le colpe o a organizzare passerelle autocelebrative. Se neanche di fronte a 23 mesi consecutivi di calo della produzione industriale nazionale il Governo decide di svegliarsi, è chiaro che semplicemente non vuole farlo. E questo è il vero tradimento nei confronti di chi, ogni mattina, si sveglia all’alba per far sopravvivere la propria impresa e il proprio territorio.

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