I deputati 5 Stelle Di Paola e Di Caro hanno presentato un’interrogazione all’Ars: “Gli elenchi regionali dei comuni a rischio sismico vanno allineati con la normativa nazionale, altrimenti alcuni territori, come Caltanissetta e Agrigento, restano fuori dal beneficio”.
“Il Sis
Molti siciliani resterebbero esclusi dal Sisma bonus. Il rischio è che l’agevolazione prevista dal governo nazionale non possa essere applicata in alcune province dell’Isola, in particolare Caltanissetta e Agrigento, perché la classificazione sismica regionale non è stata aggiornata e allineata con quella nazionale”. È un allarme vero e proprio quello lanciato dai deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola insieme al capogruppo Giovanni Di Caro, che hanno presentato un’interrogazione urgente all’Ars per chiedere spiegazioni al presidente della Regione Musumeci e agli assessori Falcone (Infrastrutture e mobilità) e Armao (Economia).
“La commissione Geotecnica e Strutture dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caltanissetta – spiegano Di Paola e Di Caro – ha evidenziato, in un rapporto, l’incongruenza tra la classificazione sismica nazionale e quella regionale, che non permetterebbe a molti cittadini di diversi comuni siciliani, di usufruire del Sisma Bonus. Questo porterebbe alla perdita della possibilità per i territori citati di mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare, per di più usufruendo di importanti agevolazioni fiscali legate ai lavori per ristrutturazioni e adeguamenti antisismici degli immobili”.
“Gli elenchi dei Comuni sismici in Sicilia – aggiungono i deputati M5S – ci risulta risalgano al 2003. Non sono mai stati aggiornati in relazione all’evoluzione della normativa nazionale e rispetto alla nuova mappatura dei territori a rischio sismico redatta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Altre regioni italiane, come la Regione Veneto, hanno provveduto all’aggiornamento della classificazione sismica. La Regione Siciliana, nonostante numerosi solleciti da parte di Ordini professionali, Anci e sindaci di diversi Comuni, non ha provveduto a questo aggiornamento fondamentale per la sicurezza e l’economia dei territori interessati. A causa della lentezza della burocrazia regionale, non tutti i siciliani potranno beneficiare di questa opportunità di sviluppo. Chiediamo che il Governo regionale intervenga con la massima urgenza per rispondere alle legittime richieste dei cittadini”, concludono Di Paola e Di Caro.
Ragusa – La Polizia Locale ha denunciato all’autorità giudiziaria due individui per avere realizzato opere edili abusive all’interno di una villetta. La vicenda è emersa a seguito di una denuncia presentata dalla parente di un 74enne, erede in parte, dell’immobile che era stato “lasciato in eredità” ad un amico del congiunto deceduto.
La donna, nella denuncia, aveva sollevato sospetti riguardo a presunti abusi edilizi da parte della controparte.Il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia (NOPE) ha prontamente avviato una serie di accertamenti, durante i quali è emerso che l’amico-erede aveva effettuato diverse modifiche non autorizzate.
Tra queste, la creazione di un varco pedonale con cancello e la modifica di un varco già esistente, la realizzazione di un locale termico di circa 25 mq con materiali in laterizio e l’installazione di una copertura in pergolato. Tutte queste opere sono state eseguite senza il rispetto delle necessarie autorizzazioni, in particolare della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
In un colpo di scena, le indagini hanno rivelato che anche la denunciante, ovvero la parente del 74enne, era coinvolta in attività edili illecite. Infatti, sono state riscontrate opere edili non autorizzate nella parte della villetta in cui risiede, evidenziando la complessità della situazione.La polizia locale ribadisce l’importanza del rispetto delle normative edilizie e sottolinea che ogni intervento su immobili deve essere preventivamente autorizzato per garantire la sicurezza e il decoro del territorio.
Naro – ‘Ora Basta!’ Questo è il forte grido di speranza scelto come titolo delle manifestazioni in occasione delle Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che quest’anno le cooperative “La Grande Famiglia” ed “Estia” di Naro, dirette e guidate dalla famiglia Zarcaro, hanno deciso di organizzare in collaborazione con l’amministrazione comunale di Naro.
Manifestazioni che vogliono scuotere le coscienze ed informare più persone possibili che “insieme si può fermare” questa maledetta moda di far male, sotto ogni forma e sotto tutti i punti di vista, le donne, molte volte quelle che si dice si amino, ma anche verso uomini e ragazzi che, molte volte hanno rischiato di diventare da vittima a carnefice, solo perché la verità è stata falsata”. L ’intento delle sorelle Zarcaro è quello di alzare “Un grido forte” contro tutte le violenze.
La manifestazione che avrà l’apice e il culmine la sera del 25 novembre, alle 19, all’interno del locale Mood di Naro, dove è stato organizzato un “aperitivo di coscienza” per affrontare, sotto la guida e le testimonianze di alcune personalità che testimonieranno la propria esperienza nella lotta contro ogni forma di violenza.
La scelta di “un luogo non comune”, ovvero un locale di tendenza al centro di Naro è stata fatta proprio per arrivare ai più giovani che sempre più raramente partecipano ad importanti riunioni fatte in belle ma fredde sale congressi.Ma già da qualche giorno è viva e presente sotto gli occhi di tutti un altro evento organizzato dalle 2 cooperative naresi, ovvero una “Mostra Muraria cittadina” di ritratti fotografici, fatti dal bravissimo fotografo Giacinto Lo Giudice e con l’idea e l’impostazione grafica di Massimiliano Arena, mostra che racchiude in se una quarantina di soggetti del mondo della politica, della cultura, della chiesa, dell’associazionismo, della scuola e della vita pubblica che insieme gridano “Ora Basta!!!”
Tutto questo e tanto altro ancora sarà vissuto in questo 25 Novembre per dire “Ora Basta” e per dare una mano d’aiuto a chi è solo nella paura ed ha bisogno di essere sostenuto ed aiutato.La cooperativa gestisce il servizio di pronto intervento sociale per il distretto socio sanitario D3 di Canicattì, ed è attivo il numero verde 800166247, a supporto del numero unico nazionale 1522, per qualsiasi emergenza o segnalazione di violenze subite.
E’ deceduto l’automobilista di 86 anni coinvolto nell’incidente avvenuto stanotte poco dopo la mezzanotte, all’incrocio fra la via Venezia e la via Ruggero Settimo.
Lo scontro è avvenuto fra un fiat panda sulla quale viaggiavano due giovani ed una fiat punto guidata dall’ anziano .
È stato tanto violento da lasciare imprigionato l’uomo fra le lamiere, tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco per liberarlo dell’abitacolo.
L’ottantaseienne è stato trasportato in ospedale ma i traumi riportati erano talmente gravi che non ha superato la notte .
I due ragazzi hanno riportato ferite guaribili in qualche giorno.
Sul posto è intervenuta la polizia per i rilievi e la relativa indagine sulla dinamica del sinistro.