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Cronaca

Diventerà bellissima affila le armi per le elezioni

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PALERMO – Il gruppo del Governato si riorganizza per trovarsi pronti alle scadenze elettorali. Prima mossa nuovi volti e nuove candidature per dare input diversi e slanci. I primi segnali arrivano dalla Direzione regionale di oggi.

«Riprendiamo il cammino di radicamento territoriale, con la forza dei nostri sindaci e dei nostri amministratori, che sono centinaia e in ogni provincia della Sicilia. Non ostentiamo iattanza, ma non soffriamo neppure di complessi d’inferiorità. Crediamo nella unità della coalizione, alla quale vogliamo contribuire puntando a superare nell’Isola il 10 per cento. È un obiettivo a portata di mano. A questo risultato contribuisce il gradimento che i siciliani manifestano verso l’azione del nostro governo che, pur nelle difficoltà della crisi sanitaria (ed economica), ha restituito credibilità all’istituzione Regione e lavorato sulla programmazione e sulle grandi opere». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, concludendo stamane a Palermo i lavori della direzione regionale del movimento Diventerabellissima.

Nella sua relazione, il coordinatore uscente Gino Ioppolo ha voluto sottolineare «il legame tra #DiventeràBellissima e il presidente Musumeci che oggi emerge nella decisione di approvare un nuovo simbolo che racchiude nel suo logo il nome del nostro leader. Alla manifestazione del 20 novembre a Catania -ha aggiunto Ioppolo- inizieremo il racconto di questi quattro anni di risultati, un racconto che tutti i siciliani devono conoscere e valutare».

A guidare il movimento nella fase precongressuale sarà una cabina di regia, proposta dal governatore e approvata all’unanimità dalla direzione. «Ringrazio Gino Ioppolo, amico fraterno e politico di rara lungimiranza, per la decisione da lui assunta di aprire la stagione congressuale», ha commentato Musumeci. «E ringrazio la direzione per avere accolto la mia proposta di nomina di una cabina di regia, composta da Alessandro Aricó, Giorgio Assenza e Giusi Savarino, cui competerà di accompagnare il movimento in questi mesi verso il congresso di febbraio. È un segnale importante perché la nostra collocazione nella politica nazionale non può prescindere da una forte presenza siciliana e da un’attività competitiva con la nostra lista alle regionali».

La Direzione regionale ha approvato, assieme al nuovo logo, la proposta di candidatura dell’on. Alessandro Aricó a sindaco di Palermo, «designazione alla quale arriviamo -si legge nel documento della direzione- con la consapevolezza che se è vero che il centrodestra non può (e non deve) dividersi, è altrettanto vero che a quell’appuntamento arriviamo ponendo all’attenzione di tutti la credibilità delle nostre persone migliori. Inizieremo a discuterne venerdì e contribuiremo alla discussione, tenuto conto che certamente non potrà che essere la prima di più occasioni. E siamo certi sia anzitutto aperta solo alle forze della coalizione di governo per poi, eventualmente, allargarsi successivamente, col consenso di tutti. Siamo convinti, inoltre, che la scelta del candidato sindaco a Palermo sia un impegno che la coalizione deve assumere come prioritario perché vincere nella quinta città d’Italia e restituirla a un’azione di buongoverno è un messaggio all’Italia intera. Come è stato e sarà per la elezione del presidente Musumeci grazie alla quale dalla Sicilia arriverà un messaggio di unità, legalità e concretezza, come una classe dirigente siciliana che nei diversi partiti può a buona ragione ritenersi un punto di riferimento». Oltre ai cinquanta dirigenti, alla riunione di stamane hanno partecipato anche il presidente dell’Assemblea generale Giuseppe Catania ed i deputati del gruppo all’Ars.

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Cronaca

Mancata precedenza e scatta l’inseguimento per speronarli, paura per due fidanzati

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Volanti della Polizia sono intervenute a Gela a seguito della segnalazione di una giovane donna che, mentre si trovava a bordo di un’auto con il fidanzato, segnalava due autovetture e un motociclo che tentavano di inseguirli per speronarli. In particolare, giungeva una richiesta di aiuto al numero di emergenza, da parte della ragazza la quale riferiva all’agente della sala operativa del Commissariato di essere inseguita da più auto e un motociclo. La zona indicata era la periferia nord della città e, immediatamente, le pattuglie si recavano nelle vie indicate all’operatore di Polizia e lì intercettavano i veicoli coinvolti.

Le fasi concitate dell’inseguimento duravano oltre cinque minuti, come veniva ricostruito anche dalla visione di un video che la ragazza registrava durante i concitati momenti. In base alla ricostruzione dei fatti, tutto sembrava aver avuto inizio a causa di una mancata precedenza su strada per cui, uno degli indagati, “offeso dal gesto” si dava all’inseguimento dell’auto della vittima, tentando più volte di bloccargli la strada; ad un certo punto riusciva nell’intento e il giovane alla guida della vettura che inseguiva scendeva dall’auto e si avvicinava minaccioso alla vittima, la quale però, riusciva, con una manovra repentina, a darsi ancora una volta alla fuga. In seguito, sia le due auto sia il motorino che si erano messi alla “caccia” dell’auto della vittima, tentavano ancora più volte di chiudere, come in una morsa, i due giovani e si susseguivano diversi tentativi di bloccare la coppia di fidanzati; più volte, infatti, durante le fasi dell’inseguimento, almeno sei da quanto si vede nel video, riuscivano a tamponare l’auto per costringerla a fermarsi, ma ogni volta la vittima riusciva a trovare una via di fuga. L’inseguimento veniva interrotto solamente grazie all’intervento della pattuglia della Polizia che intercettava i richiedenti, i quali finalmente, sentendosi al sicuro, arrestavano la loro corsa. Contemporaneamente, l’altra volante riusciva a fermare e identificare alcuni degli inseguitori. In particolar modo quelli a bordo di una delle due auto; dalla visione del video poi si riuscivano ad individuare altri tre dei partecipanti all’inseguimento, i conducenti delle due autovetture e del motociclo, per un totale di sette persone. Gli accertamenti successivi permettevano di identificare i tre conducenti, tutti del 2003, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che sono stati denunciati per violenza privata aggravata dalla partecipazione di più di cinque persone.

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Si è venuta a creare una scia lunga circa 50 metri. Un pericolo soprattutto per pedoni e scooteristi in una via ad alto transito a tutte le ore. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e la ditta che si occupa di ripristino stradale dopo gli incidenti.

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