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Cronaca

Concorso all’INPS per 1858 posti

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L’INPS ha bandito un concorso pubblico per reperire 1858 consulenti di protezione sociale che

  •  saranno assunti a tempo indeterminato
  • Le selezioni saranno rivolte a laureati in diverse discipline
  • C’è tempo fino al 2 novembre per presentare la candidatura

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4^ Serie Speciale, “Concorsi ed Esami”, n. 78 del 1° ottobre 2021, l’atteso bando di concorso INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), per titoli ed esami, per 1858 posti di consulente protezione sociale area C (posizione economica C1) da inserire a tempo indeterminato.Concorsi Inps, in arrivo 5000 assunzioni nel 2021: requisitiL’ente previdenziale assumerà medici, informatici, amministrativi e avvocati Il bando di concorso più atteso è quello per 1858 funzionari INPS La domanda potrà essere presentata online sul portale dell’Istituto Il 2021 sarà l’anno dei concorsi per l’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), che ha annunciato un ambizioso piano di assunzioni per il rafforzamento del proprio organico. […]

Nelle scorse settimane l’ente previdenziale aveva annunciato un ambizioso piano di assunzioni (verranno selezionate oltre 5000 figure, tra medici, avvocati, informatici e funzionari amministrativi) per il rafforzamento del proprio organico, necessario per garantire l’erogazione di nuovi servizi e il turnover del personale.

Il consulente protezione sociale Inps

Il concorso INPS selezionerà consulenti di protezione sociale che saranno inseriti nei processi produttivi dell’Istituto e si occuperanno di attività prevalentemente amministrative, in ambito assistenziale e previdenziale.https://imasdk.googleapis.com/js/core/bridge3.483.2_en.html#goog_842501563

Il genio di Palermo

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In particolare, il consulente di protezione sociale INPS svolgerà funzioni di produzione e di consulenza, orientata al presidio di competenze di natura strettamente istituzionale.

Dopo l’assunzione seguirà un periodo di prova di 4 mesi, durante i quali i vincitori saranno affiancati da un tutor per acquisire la formazione indispensabile per lo svolgimento del proprio lavoro.

I neoassunti saranno soggetti all’obbligo di permanenza nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni e percepiranno uno stipendio iniziale pari a 1.859,54 euro lordi mensili, con corresponsione della tredicesima mensilità.

Requisiti di ammissione

Per partecipare al concorso INPS sarà necessario il possesso dei seguenti requisiti:

  • possesso della laurea magistrale / specialistica (LM/LS) in finanza (LM-16 o 19/S) o ingegneria gestionale (LM-31 o 34/S), relazioni internazionali (LM52 o 60/S), scienze dell’economia (LM-56 o 64/S), scienze della politica (LM-62 o 70/S), scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63 o 71/S), scienze economiche per l’ambiente e la cultura (LM-76 o 83/S), scienze economico-aziendali (LM-77 o 84/S), scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM-81 o 88/S), scienze statistiche (LM-82), metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi 48/S), statistica demografica e sociale (90/S), statistica economica finanziaria ed attuariale (91/S), statistica per la ricerca sperimentale (92/S), scienze statistiche attuariali e finanziarie (LM-83), servizio sociale e politiche sociali (LM-87), programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (57/S), sociologia e ricerca sociale (LM-88), sociologia (89/S), metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali (49/S), studi europei (LM-90 o 99/S), giurisprudenza (LMG-01 o 22/S), teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S).Sono ammessi anche i diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento corrispondente ad una delle predette lauree;
  • cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o appartenenza a una delle tipologie previste dall’art.38 del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165 e s.m.i.;
  • non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso una pubblica amministrazione e non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego pubblico, né essere stato interdetto dai pubblici uffici ai sensi della vigente normativa in materia;
  • non aver riportato condanne penali, ancorché non passate in giudicato, che impediscano la costituzione o la prosecuzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
  • posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari laddove previsti per legge;
  • godimento dei diritti politici e civili;
  • idoneità fisica all’impiego.

Procedure selettive

Il concorso INPS prevederà una fase di valutazione dei titolidue prove scritte e una prova orale. Nel caso in cui il numero di domande pervenute dovesse essere superiore a 25.000 sarà indetta una prova preselettiva, un test con quesiti a risposta multipla su argomenti di carattere psicoattitudinale, logica, lingua inglese, competenze informatiche e cultura generale.

La prima prova scritta consisterà in un test a risposta multipla sulle seguenti materie: bilancio e contabilità pubblica, pianificazione, programmazione e controllo e organizzazione e gestione aziendale, diritto amministrativo e costituzionale, diritto del lavoro e legislazione sociale.

La seconda prova scritta servirà ad accertare le conoscenze sui seguenti argomenti: scienza delle finanze, economia del lavoro, elementi di economia politica, diritto civile ed elementi di diritto penale.

La prova orale, oltre a basarsi sulle materie delle precedenti prove scritte, servirà ad accertare il possesso di competenze informatiche e la conoscenza della lingua inglese.

Come fare domanda

Le istanze di partecipazione potranno essere presentate online entro le ore 16 del 2 novembre 2021, accedendo alla sezione ConcorsINPS, raggiungibile dal portale web dell’INPS.

Per effettuare l’accesso sarà necessario il possesso di un’identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2 o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Sarà inoltre richiesto il possesso di un indirizzo PEC nominativo.

Dopo aver trasmesso online l’istanza il candidato dovrà stampare la domanda protocollata, firmarla e consegnarla nel luogo e nel giorno stabilito per lo svolgimento della prima prova scritta, o dell’eventuale prova preselettiva

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Cronaca

Maxi frode di iva e accise, indagato imprenditore gelese. Arresti e sequestri della Guardia di finanza

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C’è anche un gelese tra gli indagati nell’inchiesta sulle frodi di iva e accise per il carburante ad uso agricolo, che ha portato al sequestro di beni per circa 2 milioni di euro e di sei depositi di stoccaggio di prodotti energetici (cinque nell’Agrigentino e uno nel Palermitano). Si tratta di un imprenditore di 55 anni a cui il Gip del tribunale di Catania ha disposto l’obbligo di dimora e la sospensione dall’esercizio di imprese per un anno.

La guardia di finanza etnea ha arrestato sei persone: due sono state condotte in carcere e quattro ai domiciliari. Per altri otto indagati (tra cui il gelese) è stato disposto l’obbligo di dimora abbinata alla sospensione dall’esercizio di impresa per quattro di loro e all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per altri tre. Un quindicesimo indagato non è stato raggiunto da provvedimenti cautelari personali, ma è uno dei destinatari del provvedimento di sequestro beni. Le decisioni del gip sono state adottate, in applicazione della riforma Nordio, dopo gli interrogatori preventivi degli indagati.

Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania un presunto sistema fraudolento promosso e organizzato da un catanese di 41 anni, che avrebbe operato come amministratore di fatto di una società di Palermo e di una ditta individuale di Catania per acquistare gasolio a uso agricolo per poi destinarlo per l’autotrazione, risparmiando sull’Iva, del 10 anziché del 22%, e sulle accise con meno 50 centesimo al litro.

Secondo l’accusa, l’impresa palermitana una volta acquistato il prodotto agevolato avrebbe provveduto alla sistematica cessione, solo formale, a favore della ditta individuale etnea, risultata una “cartiera”, priva di deposito e struttura organizzativa. In realtà, il prodotto sarebbe stato invece destinato a quattro diversi depositi situati principalmente nell’Agrigentino dove sarebbe stato rivenduto “in nero” come gasolio da autotrazione. Per evitare controlli su strada delle autobotti la società palermitana avrebbe emesso un documento di trasporto che veniva distrutto od occultato una volta raggiunta la destinazione concordata. Parallelamente, la ditta catanese, formale ricevente del gasolio agricolo, non avrebbe emesso alcuna fattura di rivendita per far perdere le tracce del carburante. Nell’inchiesta è coinvolto anche il titolare di un’impresa di trasporti di Paternò che avrebbe messo a disposizione della frode autobotti e tre autisti.Nell’ambito delle indagini della guardia di finanza di Catania e dell’Agenzia delle dogane, in tre interventi, sono stati sequestrati complessivamente 41.000 litri di prodotto energetico a uso agricolo, quattro autocisterne, un semirimorchio e altre attrezzature utilizzate per il trasporto e la commercializzazione illecita del carburante.

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Cronaca

Vendevano profumi di marche contraffatte: denunciati

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Modica – La Polizia ha denunciato due giovani palermitani sorpresi a vendere per strada profumi di note marche palesemente contraffatti.

Gli agenti delle Volanti del Commissariato di Modica, impegnati nel consueto servizio di controllo del territorio, nella mattinata di lunedì hanno notato due giovani a bordo di una Fiat 500 bianca aggirarsi per le vie del quartiere Sacro Cuore e poi scendere dalla vettura con un borsone a tracolla.

I due, infatti, stavano cercando dei possibili acquirenti di profumi, offrendo marchi griffati a prezzi inferiori rispetto a quelli dei negozi specializzati, come appurato dagli ulteriori accertamenti esperiti in ufficio.I poliziotti hanno proceduto al controllo dei due ragazzi, rispettivamente di 30 e 19 anni e della vettura a loro in uso.

Oltre a quelli contenuti all’interno dello zaino indossato da uno dei due ragazzi, nel corso della perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti altri profumi, per complessivi 55 prodotti che i due giovani intendevano vendere.Gli stessi, non sapevano fornire adeguata motivazione circa la provenienza dei prodotti, né tantomeno esibivano la documentazione di acquisto e/o di trasporto.Il trentenne, inoltre, annoverava precedenti di polizia analoghi in termini di possesso e vendita di marchi contraffatti in varie città siciliane e denunce per reati contro il patrimonio, in particolare rapina aggravata.

In considerazione delle emergenze investigative i due ragazzi sono stati denunciati in stato di libertà per concorso in detenzione a fini di vendita – ed in genere di lucro – di prodotti a marchio contraffatto, che avrebbero fruttato loro circa 4000 euro.La merce contraffatta è stata posta sotto sequestro per la successiva distruzione.Nei confronti del trentenne, con precedenti di polizia, il Questore della provincia di Ragusa, ha il divieto di ritorno nel comune di Modica per quattro anni.

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Cronaca

Rimpatriati tunisini irregolari, sorpresi dalla Polizia sulla Gela-Licata

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Quattro stranieri irregolari questa mattina, al termine dell’iter amministrativo eseguito dall’Ufficio Immigrazione della Questura, sono stati accompagnati all’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo e rimpatriati nel loro Paese di origine.

Erano stati sorpresi da una volante del Commissariato di Polizia di Gela nella notte di martedì scorso, lungo la strada statale 115 “Gela – Licata”. Condotti al Centro per Rimpatriati di Pian del Lago di Caltanissetta per gli accertamenti, dopo il controllo eseguito sulla banca dati interforze, sono stati identificati; di nazionalità tunisina, privi di permesso di soggiorno e quindi irregolari sul territorio nazionale. In particolare, uno di loro (un 21enne), era già stato in clandestinità in Italia e rimpatriato nel novembre del 2022.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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