Se il traguardo non è stato tagliato passando dalla porta, si può sempre arrivarci passando dalla finestra. Parole semplici, concetti chiari, obiettivo chiarissimo. Aurelio Lo Bianco, direttore dell’area tecnica del Gela calcio, commenta la stagione biancazzurra che sta per arrivare al suo snodo cruciale: i playoff nazionali del campionato di Eccellenza. Tanti i temi toccati dal dirigente, arrivato a stagione in corso, ex proprio di quell’Athletic Club Palermo che è stato il grande rivale dei gelesi.
La stagione del Gela. «Siamo arrivati secondi, quindi è normale dire che potevamo fare di più. Però se guardiamo il cammino da dicembre ad oggi ci rendiamo conto di qualcosa di assurdo: 16 vittorie, un pareggio e una sconfitta, sfido chiunque ad avere un ruolino di marcia così. Qualcosa di incredibile. C’è da fare i complimenti all’Athletic che ha tenuto sempre il proprio passo. Forse un rammarico c’è e riguarda la partita interna contro il San Giorgio Piana: se l’avessimo vinta, saremmo andati a Terrasini da primi con un punto di vantaggio. Tuttavia c’è da fare un applauso alla squadra e alla società per quello che siamo riusciti a fare fino ad oggi».
Sui playoff. «Siamo assolutamente consapevoli dei mezzi della squadra, possiamo contare su 23 uomini che battaglieranno fino all’ultimo istante per regalare alla piazza, ai tifosi e alla società un traguardo che meritiamo. Sono fiducioso, ogni giorno ci alleniamo con costanza, come deve essere per una grande squadra come la nostra. I playoff sono sempre una bella lotteria ma noi stiamo mettendo il massimo impegno. Misurarsi con squadre di altre regioni può farci capire quanto siamo forti».
Sul passato all’Athletic Club Palermo. «Ho sentito tante chiacchiere in questi mesi. Sono stato all’Athletic da giugno ad agosto, ho dato un contributo nel costruire la squadra poi è giusto che gli altri si prendano i meriti. Io non ne ho bisogno, non voglio meriti che non mi appartengono. Da persona seria ho fatto i complimenti ai ragazzi per il loro traguardo. Bravi loro ma noi ci concentriamo su noi stessi, perché Gela merita la Serie D e molto di più. Il mio augurio per i playoff è avere un “Vincenzo Presti” con il pubblico a cui questa piazza è abituata, soprattutto quando si lotta per obiettivi così importanti».