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Cronaca

Frena il coronavirus: più guarigioni che contagi

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A Gela sette nuovi contagiati da Covid , mentre i guariti sono ventisette e zero ricoveri.  Il numero complessivo dei positivi scende a 579 complessivi. In provincia figurano due decessi, di un paziente di Sommatino e di uno provenite da un’altra provincia. I nuovi contagi in provincia sono: 27 pazienti di Caltanissetta, 11 di Niscemi, 11 di Serradifalco, 7 di Santa Caterina Villarmosa, 6 di Campofranco, 3 di San Cataldo, 2 di Mussomeli e 2 di Sommatino. I guariti sono 10 di Niscemi, 6 di Caltanissetta, 6 di Mazzarino, 6 di Sommatino, 5 di Mussomeli, 4 di Santa Caterina Villarmosa, 2 di Campofranco e 2 di San Cataldo.

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Cronaca

Truffa aggravata e riciclaggio ai danni dell’Unione Europea, sequestrati beni e denaro

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Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea — ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo anche per equivalente su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’Unione Europea, riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.

L’indagine ha avuto origine da una serie di accertamenti e di attività info-investigative eseguite, in co-delega, dal Centro Operativo Dia e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno. L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di Eppo, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali e dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”. All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di quattro indagati, tra i quali due coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche. Un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi il riciclaggio.A conclusione delle attività di indagine delegate da Eppo è stato possibile riscontrare, mediante articolate e complesse evidenze investigative, la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e della stessa Agea, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’Ismea. Il trasferimento si è rivelato essere fittizio in quanto il bene è rimasto nella disponibilità degli indagati riconducendo il tutto ad una operazione di autofinanziamento attingendo da fondi pubblici. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’Agea sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola e di un altro fondo. Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante articolate e complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo, di fatto e/o di diritto, agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle risorse finanziare al reato presupposto in frode all’Agea ed all’Ismea. Le attività investigative, come riconosciute dal Giudice per le Indagini Preliminari di Caltanissetta, hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza criminale.

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Cronaca

Anziano cade dagli scalini della chiesa del Rosario dove si era recato per il rito del “bacio dei piedi”

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Era andato con la moglie alla Chiesa del Rosario per baciare i piedi a Gesù e alla Madonna nel rispetto della tradizione del Giovedì Santo, ma uscendo dalla chiesa un anziano ha avuto un incidente.

L’uomo è caduto dagli scalini della chiesa del Rosario sbattendo la testa e procurandosi una ferita da cui usciva sangue. È stato dato subito l’allarme e chiamati i soccorsi. Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 che ha impiegato del tempo a raggiungere dall’ospedale il centro storico. Il ferito è stato trasportato in ospedale

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Cronaca

Niscemese arrestato: spacciava hashish da casa sua

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Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: è l’accusa a cui deve rispondere un trentasettenne di Niscemi, arrestato dai Carabinieri.

I movimenti dell’indagato non sono sfuggiti ai militari durante i servizi di controllo; veniva pertanto avviata un’attività investigativa, sviluppa attraverso servizi di pedinamento e osservazione che hanno consentito di documentare numerosi episodi di cessione di stupefacente, organizzati dall’arrestato dalla propria abitazione, sicuro di essere al riparo dalle attenzioni delle Forze dell’Ordine. L’intervento dei Carabinieri si è concretizzato in occasione di una cessione di hashish: è stata così perquisita l’abitazione utilizzata per il market illecito, dove sono state rinvenute diverse dosi di stupefacente, assieme al materiale utilizzato per il confezionamento. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria presso la locale Stazione Carabinieri. Gli assuntori di stupefacente, invece, sono stati segnalati alla Prefettura di Caltanissetta. L’operazione rientra in un più ampio dispositivo di prevenzione disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta teso contrastare le condotte illecite connesse al consumo di sostanze stupefacenti nel territorio.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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