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Cronaca

Contrasto al contrabbando, la Finanza sequestra oltre 100 chili di tabacco

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La Guardia di finanza di Caltanissetta, all’esito di un mirato servizio di analisi delle movimentazioni di merci in provincia, ha individuato un carico di tabacco privo del contrassegno dei monopoli di Stato e di illecita provenienza.

Le successive analisi hanno consentito di appurare la presenza di una partita di “Gutka”, più comunemente denominata “Snus”, ovvero una tipologia di tabacco da masticare, la cui distribuzione e la vendita è vietata sul territorio nazionale. Si tratta di una miscela di tabacco altamente nociva per la salute, diffusa in India e Pakistan per sopportare la fatica durante lo svolgimento di lavori usuranti e intensi.I destinatari dell’intera spedizione sono risultati essere due cittadini bengalesi, titolari di un minimarket dove sono stati rinvenuti complessivamente 108 chili di prodotto privo del sigillo dei monopoli, presentati in confezioni da 100 grammi per la minuta vendita, a cui è stato contestato il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.Il valore di mercato dell’intera partita di tabacco sottoposta a sequestro, destinata alle locali piazze di smercio, ammonta a circa 50.000 euro. Con separata attività verrà quantificato, ai fini del recupero, l’ammontare dei tributi evasi. Sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati a risalire alla filiera di produzione e distribuzione del carico, la cui diffusione sul territorio nazionale ha avuto un significativo aumento.

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Cronaca

Mini car dentro un fossato in via Butera

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Finisce dentro un fossato una mini car Ami. L’incidente che ha coinvolto l’auto di piccole dimensioni si è verificato lungo la via Butera.

Sul posto sono giunti prontamente i soccorsi

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Cronaca

Maxi blitz contro il narcotraffico, affari con la Stidda gelese

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Avevano un forte legame con la Stidda gelese, con cui facevano affari, le 45 persone indagate nell’ambito di una maxi operazione contro il traffico internazionale di droga, operata dalla Polizia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia. Trenta gli arrestati reclusi in carcere, dodici ai domiciliari e tre destinatari di misure restrittive alternative.

L’inchiesta ha portato anche all’esecuzione di numerose perquisizioni su vasta scala. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema strutturato per l’importazione di droga dal Sudamerica, dal Marocco e dall’Olanda. Le sostanze venivano poi distribuite dalla provincia di Brescia su tutto il territorio nazionale. Individuato a Cussago, in provincia di Brescia, un laboratorio per lo stoccaggio della cocaina. Oltre alla Stidda gelese, i narcotrafficanti avevano rapporti con le famiglie mafiose palermitane di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico-San Giuseppe Jato, il clan di Villaseta nell’agrigentino, quelle napoletane, i Contini dell’Arenaccia e gli Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli e le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, in Calabria.

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Cronaca

Hashish e cocaina nella cassetta degli attrezzi, un arresto in città

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La Squadra Mobile di Caltanissetta e la Polizia di Gela hanno effettuato una perquisizione all’interno di un garage di Via Bergamo, dove è stato rinvenuto un cospicuo quantitativo di droga. L’attenzione dei poliziotti è stata attirata da un giovane che, con fare sospetto, aveva fatto ingresso all’interno dell’immobile e dopo alcuni minuti era uscito con in mano una pesante cassetta degli attrezzi chiusa con un lucchetto. Al rifiuto di mostrare cosa stesse trasportando, il fermato è stato sottoposto a controllo e trovato in possesso delle chiavi del contenitore. Al momento dell’apertura, gli agenti hanno appurato che l’interno era stato riempito con svariati panetti di hashish, ancora confezionati.

Il controllo è stato esteso anche all’interno del locale in uso al giovane dove, su un soppalco, dietro delle vasche di accumulo dell’acqua, sono state rinvenute altre due cassette degli attrezzi chiuse, anch’esse riempite con panetti di hashish e pezzi di cocaina in pietra, ancora da suddividere in dosi per lo spaccio. A seguito delle attività di analisi e pesatura, l’ammontare complessivo della droga sequestrata è risultato pari a 19 chili di hashish e 330 grammi di cocaina, che avrebbero fruttato, una volta immessi sul mercato, introiti superiori ai 100 mila euro. L’arrestato, al quale è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condotto al carcere di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Gip presso il Tribunale di Gela ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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