Nell’ambito delle iniziative promosse per la sensibilizzazione sui Disturbi del comportamento alimentare, i giovani dell’Interact club hanno promosso un momento di riflessione e confronto con gli esperti per cercare di fare chiarezza su un fenomeno molto attuale: “Parole lilla” il tema scelto. I Dca colpiscono milioni di giovani e giovanissimi e i dati vedono un aumento dal pre-pandemia ad oggi, insieme ad un abbassamento dell’età media.
«Associamo la Giornata fiocchetto lilla a quella dedicata all’autolesionismo – ha detto Elias d’Aleo, presidente dell’Interact -, altro tema molto delicato: due appuntamenti che devono andare di pari passo per avere una visione globale del problema». «Il tema ci sta molto a cuore, crediamo che noi giovani in prima battuta dobbiamo impegnarci per fare luce su argomenti di cui ancora purtroppo si parla poco», ha aggiunto Martina Romano prefetto dell’Interact.
L’evento è stato co-organizzato dal Rotary e dal comitato locale della Croce rossa, presieduti rispettivamente da Ugo Granvillano e Anita Lo Piano, con il patrocinio del Comune. Sono intervenute la psicologa e psicoterapeuta Sara D’Amaro, la psicoterapeuta funzionale Sara Palermo (team sentinella Dna Asp 5 Messina) e la neuropsichiatra infantile Serena Martellino.
Presenti alcune classi degli istituti superiori che hanno ascoltato gli interventi delle esperte e dato vita ad un dibattito sui temi dell’iniziativa. Sono intervenuti anche l’assessore alla sanità Filippo Franzone e l’assessore all’istruzione Peppe Di Cristina: ad introdurre i lavori il prefetto del Rotary, Manlio Galatioto.
Si è svolta oggi, sotto il coordinamento del Prefetto di Caltanissetta, dott.ssa Chiara Armenia, la programmata esercitazione per la sperimentazione del Piano di Emergenza Esterna per gli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante di soglia superiore “Bio-Raffineria” ed “Eco-Rigen”, a Gela, in Contrada Piana del Signore.
All’attività esercitativa hanno preso parte il Sindaco del Comune di Gela, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i vertici delle Forze dell’Ordine, il Comandante della Capitaneria di Porto di Gela e della Sezione di Polizia Stradale, il direttore del Sues 118, i rappresentanti del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, il Dirigente dell’Ufficio Territoriale per la provincia di Caltanissetta del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana, il Dirigente dell’Arpa Sicilia, la Croce Rossa, l’Anas Sicilia, l’Rfi Rete Ferroviaria Italiana e i vertici della “BIO-Raffineria” ed “Eco-Rigen” di Gela.
L’esercitazione ha consentito di testare le procedure e i tempi di attivazione delle strutture competenti e la capacità operativa delle componenti istituzionali interessate.
In particolare, a partire dalle ore 10, è stato inscenato un incendio nella linea sigaro della zona imbottigliamento, con rilascio di Gas Propano Liquido (GPL) e una nube di fumo che, per via delle condizioni meteo ipotizzate, si è diretta verso il centro abitato di Gela.
Ed ecco le varie fasi:a seguito dell’evento, all’interno dello stabilimento si è subito attivata la squadra interna con attuazione del Piano di Emergenza Interno ed è stata tempestivamente data comunicazione dell’occorso alla Prefettura, ai Vigili del Fuoco e al Comune.
Acquisite le prime notizie sull’accadimento dal Comandante provinciale dei Vigili del fuco e dall’Amministratore della BIO – Raffineria, il Prefetto ha immediatamente confermato lo stato di allarme, convocando tempestivamente il Centro Coordinamento Soccorsi e attivando la Sala Operativa nella Sala di Protezione civile dell’Ufficio territoriale del Governo.
Inoltre, come da pianificazione, presso il Comune di Gela, il Sindaco ha disposto l’immediata costituzione del Centro Operativo Comunale.
Nel contempo, presso l’Isola 2 della Bio – Raffineria sono confluite le varie componenti operative – coordinate dal Direttore Tecnico dei Soccorsi, nella persona del Vice Comandante dei Vigili del Fuoco – ed è stato istituito il Posto di Comando Avanzato.
Ricevuta la comunicazione di attivazione dello stato di allarme, in linea con le previsioni del Piano di Emergenza Esterna, le Forze dell’ordine hanno raggiunto i cancelli e i presidi di rispettiva competenza – come individuati dall’apposito piano operativo – presidiandoli virtualmente al fine di testarne la funzionalità e i tempi necessari per il raggiungimento delle postazioni.
L’ obiettivo di verificare il Piano Operativo Cancelli (Poc), dunque, ha rappresentato la finalità preminente dell’esercitazione odierna cui si sono uniti altri ed essenziali obiettivi quale quello di testare la celerità ed effettività dei flussi comunicativi tra tutti gli Enti coinvolti, con lo scopo di confermare l’esattezza dei contatti della rubrica allegata al Piano e di sperimentare l’efficacia degli strumenti di comunicazione alla popolazione.
La verifica circa il raggiungimento degli obiettivi prefissati e, soprattutto, dell’effettiva efficacia dei modelli operativi formalizzati nel piano sono stati oggetto di ampia discussione nel corso del debreafing pomeridiano svoltosi in Prefettura, dove, tutti i soggetti hanno potuto confrontarsi con spirito costruttivo sugli aspetti positivi emersi dall’attività esercitativa nonché sulle piccole criticità riscontrate e relativamente alle quali sono stati condivisi i correttivi da apportare al Piano.
“La giornata di oggi- ha sottolineato il Prefetto Armenia- ha rappresentato un momento essenziale per il definitivo completamento del complesso e articolato percorso volto all’aggiornamento del Piano di Emergenza Esterna per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di Gela, permettendo alle componenti operative di approfondire sul campo la piena conoscenza della pianificazione, attraverso una sperimentazione delle dinamiche e degli interventi da attuare. In tal senso, tutti i partecipanti hanno manifestato profondo apprezzamento per l’opportunità offerta dall’esercitazione in quanto la stessa ha consentito di acquisire maggiore dimestichezza con le singole azioni che ciascuno è chiamato a porre in essere in caso di emergenza, essenziali per assicurare un intervento sinergico e tempestivo volto a ridimensionare, in un’ottica di prevenzione, le conseguenze dannose che potrebbero derivare da un evento incidentale”.
Ottima partecipazione alla tappa buterese di Fuoriclasse talent, tenutasi nei giorni scorsi: quasi 200 persone hanno preso parte all’iniziativa ospitata al cine-teatro comunale. A Gela il prossimo evento è previsto domenica 23 marzo al teatro Eschilo e gli interessati al casting possono contattare il numero 3924869540 per avere ulteriori informazioni.
«Fuoriclasse talent può dare ai giovani la possibilità di approdare ad alcuni programmi televisivi e mettere in mostra il loro talento», dice la referente regionale Francesca Biundo.
È tutto pronto per la tradizione delle Cene dedicate a San Giuseppe. Come prevede il rituale oggi dopo le 12 la benedizione. Stasera tutti per strada, vademecum alla mano, per visitare gli altari, in un clima di allegria.
Da qualche anno una Cena viene allestita alla Rsa Caposoprano. Stamattina il Vicaraneo Foraneo della Diocesi di Piazza Armerina, don Lino Di Dio, ha impartito la benedizione alla presenza degli ospiti della Residenza, delle loro famiglie, del personale e della dirigenza.
Un momento di grazia e di commozione per i presenti. Dio visita gli anziani e i malati, là nei luoghi dove vivono.
Le cene si possono visitare da mezzogiorno di oggi, i visitatori riceveranno ceci, fave o pane in segno d’abbondanza.
Nella notte si recitano delle tradizionali preghiere fino ad aspettare “la palummeddra” intorno la mezzanotte, che simboleggia nella tradizione gelese lo Spirito Santo, benedicendo la cena.
Il giorno di San Giuseppe, dopo aver partecipato alla Messa nella Chiesa di Sant’Agostino (conosciuta come Chiesa di San Giuseppe), i tre personaggi che rappresentano Giuseppe, Maria e Gesù, verranno portati dalla famiglia devota o dalla struttura alla cena.
Qui, a mezzogiorno la famiglia bisognosa busserà davanti la porta della Cena per tre volte.Le prime due volte Giuseppe bussa alla porta, chiede ospitalità ma nessuno gli aprirà.La terza volta, la porta si aprirà con un applauso e un grido: “ Viva Gesù Giuseppe e Maria”.A questo punto la sacra famiglia entra e potrà mangiare tutto ciò che gli viene offerto: pasta fatta in casa con legumi, pesce fritto, uovo sodo, frutta e dolce.