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Dall'Italia e dal Mondo

Fortuna Singapore entra nella classifica di 50 Top Asia. Il progetto partito da Agrigento

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Agrigento- Il successo della pizza siciliana nel mondo. È partito da Agrigento il progetto di Fortuna Singapore che, a soli nove mesi dall’apertura ha conquistato un prestigioso riconoscimento nel mondo della pizza: il ristorante si piazza al 28° posto nella “50 Top Pizza Asia – Pacific 2025”, la classifica delle 50 migliori pizzerie dell’area Asia-Pacifico per il 2025. Si tratta della più influente guida di settore nel mondo della pizza, un simbolo dell’eccellenza della ristorazione italiana all’estero.

Oltre al posizionamento nella classifica, Fortuna si è aggiudicato anche il titolo di “Best Fried Food 2025 – Il Fritturista”, premio che celebra l’eccellenza nella tradizione del fritto italiano.L’annuncio è stato dato oggi durante la cerimonia di premiazione della 50 Top Pizza Asia – Pacific 2025, che si è svolta all’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo. In questo contesto di eccellenza, il riconoscimento ottenuto da Fortuna Singapore conferma la sua rapida ascesa tra i migliori locali italiani della regione.Le radici di Fortuna ad Agrigento: tutto nasce da Sitàri, tra le migliori pizzerie d’Italia.

Alla base del successo di Fortuna Singapore c’è la storia e il know-how della pizzeria Sitàri, fondata nel cuore di Agrigento dalla famiglia Sorce. Con il tempo, Sitàri è diventata un punto di riferimento per gli amanti della pizza di qualità in Sicilia, grazie a un impasto studiato nei minimi dettagli e a una selezione rigorosa delle migliori materie prime italiane.Un successo riconosciuto anche a livello nazionale: lo scorso anno, Sitàri è entrata nella classifica delle 100 migliori pizzerie italiane di 50 Top Pizza, posizionandosi al 99° posto.

Un traguardo che conferma l’impegno della famiglia Sorce nella valorizzazione della vera pizza italiana, facendone un’eccellenza apprezzata non solo in Sicilia, ma in tutto il Paese.Da questo solido punto di partenza, Giorgio Sorce e il suo team hanno deciso di portare l’anima di Sitàri nel dinamico panorama gastronomico di Singapore, una città in forte crescita come meta della ristorazione internazionale. Così è nato Fortuna Singapore, un locale che, in meno di un anno, ha saputo affermarsi tra le migliori pizzerie d’Asia, con un’identità ben definita e una proposta gastronomica che celebra il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

Inaugurato il 1° giugno 2024, alla vigilia della Festa della Repubblica Italiana, Fortuna Singapore nasce con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli amanti della cucina italiana in Asia. Il sodalizio tra Giorgio Sorce, forte del successo di Sitàri, ed Egon Marzaioli, ideatore del brand Fortuna a Sydney, ha dato vita a un locale che in pochi mesi ha conquistato il pubblico locale e la critica internazionale.Alla guida della cucina c’è Omar Tutino, chef talentuoso che ha portato a Singapore la sua esperienza e la sua capacità di valorizzare le materie prime italiane con un approccio creativo e contemporaneo.

La comunicazione del progetto è affidata ad Alessandra Gulino.Il riconoscimento Best Fried Food 2025 – Il Fritturista premia la cura e la maestria con cui Fortuna interpreta la tradizione del fritto italiano.Oggi Fortuna Singapore è diventato un punto di riferimento per la ristorazione italiana in Asia, offrendo un’esperienza gastronomica che va oltre il cibo e diventa un viaggio nella cultura, nei sapori e nelle tradizioni italiane. Il suo ingresso nella 50 Top Pizza Asia – Pacific 2025 e il premio per il miglior fritto dell’anno sono la conferma del grande lavoro svolto dal team e della crescente attenzione per la cucina italiana di qualità nel mondo.

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Test d’ingresso alla facoltà di Medicina, addio!

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Roma – Dopo 38 anni, addio al test di ingresso alle facoltà di Medicina. La Camera dei deputati ha approvato definitivamente la legge delega sulla riforma dell’accesso alle facoltà di Medicina, un cambiamento importante voluto dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini. Il provvedimento, approvato con con 149 voti a favore e 63 contrari, segna la fine del tradizionale test di ingresso per gli studenti che vogliono accedere a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. La legge prevede la delega al governo ad adottare, entro un anno dalla sua entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per la revisione delle iscrizioni.

La riforma entrerà in vigore a partire dal prossimo anno accademico, 2025-2026, e riguarderà esclusivamente le università statali. La⁶ novità di questa legge è il cambiamento nel momento della selezione: non più all’inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre, quando gli studenti dovranno superare un esame per poter continuare il loro cammino universitario. Resta il numero programmato delle iscrizioni.

La riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina segna un cambiamento significativo nel sistema di selezione degli studenti: fino a oggi, infatti, l’ingresso alle università era determinato dal famoso quiz di ingresso, con test a crocette che stabiliva chi poteva accedere alle facoltà universitarie di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e chi no. Con la nuova legge, approvata definitivamente oggi dalla Camera, il test di ingresso verrà abolito.

La novità sta nello spostamento del momento della selezione: non più all’inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre di studi. Questa riforma, voluta dalla ministra Bernini, prevede che gli studenti possano così iscriversi liberamente al primo anno, senza la necessità di affrontare un test preliminare. Il numero programmato rimane tuttavia in vigore per gli anni successivi; la selezione per accedere al secondo anno non avverrà più tramite un quiz, ma attraverso una valutazione basata su una serie di esami superati nel primo semestre. Solo gli studenti che conseguiranno un punteggio sufficiente potranno proseguire il percorso.

Ad introdurre il numero chiuso per legge fu, nel 1987 tramite apposito decreto, l’allora Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ortensio Zecchino della Democrazia Cristiana.

Sono note le conseguenze nel mondo della medicina.

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Palermo: in Piazza Verdi per un’Europa di pace e giustizia sociale

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Palermo – In un momento storico in cui pace, diritti, libertà e democrazia sono sempre più messi in discussione, la Sicilia si fa portavoce di un appello forte e chiaro per un’Europa unita, pacifica, solidale e giusta. Domenica 9 marzo, alle ore 11 Piazza Verdi a Palermo diventerà il cuore pulsante di una grande mobilitazione civile a sostegno del progetto europeo, con la partecipazione di cittadini, associazioni, sindacati e forze politiche, tutti uniti sotto le uniche bandiere dell’Europa e della Pace.

 L’iniziativa nasce anche in risposta all’appello lanciato nei giorni scorsi da Michele Serra sulle pagine di Repubblica, che invita alla creazione di una piazza europeista, priva di simboli di parte, per riaffermare con forza i valori fondanti della costruzione europea: la pace, la libertà, la democrazia e la cooperazione tra i popoli. La manifestazione palermitana vuole anche ribadire con forza l’opposizione al riarmo e a qualsiasi chiusura securitaria. 

Tra i primi firmatari la deputata Valentina Chinnici, i professori universitari Marina Castiglione, Girolamo Lo Verso, Costantino Visconti, Anna Sica, il portavoce siciliano dell’associazione Promessa Democratica Massimo Ingiamo, l’editore Ottavio Navarra, il cantautore Francesco Giunta, il segretario provinciale del PD Rosario Filoramo, la LegaCoop, il Movimento Per il Pane e le Rose, i Giovani Democratici.

La Sicilia, crocevia di culture e ponte tra continenti, è sempre stata terra di accoglienza e solidarietà. Oggi, di fronte a un mondo scosso da conflitti, dall’avanzata delle democrazie illiberali e da una crescente insicurezza, è fondamentale ribadire il valore dell’integrazione europea come strumento di progresso comune e di garanzia per il futuro delle nuove generazioni.Negli ultimi anni, le tensioni geopolitiche e le nuove ambizioni imperialiste hanno minacciato il processo di unificazione europea e la costruzione di un’Europa veramente solidale e inclusiva. Questa mobilitazione vuole essere un messaggio chiaro e inequivocabile ai leader politici: i cittadini europei credono ancora nel sogno di un’Europa unita e sono pronti a difenderlo.

L’appuntamento del 9 marzo è un invito aperto a tutti coloro che condividono questi ideali, a scendere in piazza per riaffermare la centralità della partecipazione democratica e il rifiuto di ogni forma di nazionalismo e prevaricazione. L’Europa non è solo un progetto del passato, ma una speranza concreta per il futuro, una responsabilità collettiva che deve essere riaffermata con determinazione e consapevolezza.Come ricordava Altiero Spinelli: “La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà”.

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Falcone sta con la Von der Leyen: si al riarmo

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Bruxelles- «Il piano di investimenti presentato da Von der Leyen va nella direzione ormai indispensabile: rafforzare le garanzie di sicurezza e deterrenza dell’Europa e degli europei. Solo così difenderemo ancora a lungo in futuro la pace nel nostro continente.

Andiamo avanti con determinazione, la difesa comune è uno dei pilastri programmatici del Ppe, da conseguire attraverso la maggiore integrazione fra gli Stati membri e lo stretto coordinamento con la Nato. Sul piano del reperimento delle risorse, noi di Forza Italia da sempre ribadiamo l’opportunità di usare gli eurobond, utili a coprire i costi necessari». Così il vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo Marco Falcone, in vista del Consiglio straordinario di oggi a Bruxelles dedicato a Ucraina e difesa europea.

«Promuovere gli investimenti sulla difesa, inoltre – ha aggiunto Falcone – darà impulso alla competitività e all’innovazione nel settore industriale UE, a vantaggio delle nostre imprese. Come ha ricordato il ministro Antonio Tajani, la difesa europea era già il sogno dei padri fondatori dell’Europa, in una cornice atlantica e occidentale che rimane il nostro faro», conclude l’eurodeputato azzurro.

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