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Cronaca

Gli uffici dei servizi sanitari di via Parioli cambiano casa

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Dopo un quarto di secolo il settore sanitario distrettuale cambia casa. Gli appartamenti di via Parioli sorti negli anni 80 ad uso di abitazioni civili sono stati prestati ai servizi sanitari sin dagli anni 90, ai tempi della vecchia Usl 17.

Poi una breve parentesi presso la sede di via Romagnoli dove un tempo era ubicata la vecchia Cassa Mutua, oggi punto di riferimento della Guardia di Finanza, poi riuniti di nuovo in via Parioli. Fino ad oggi. Da mesi si parla del trasferimento; qualcuno si è già posto il problema di suggerire all’Asp il metodo di stornare le somme che verranno risparmiate, ma le operazioni di trasloco sono avvenute solo oggi e per buona parte degli uffici.

Almeno la metà dei servizi è stata trasferita presso la sede di via Butera dove da domani gli utenti possono rivolgersi per le competenze inerenti l’area di medicina generale: le erogazioni presidi ed ausili in favore dei pazienti del territorio del distretto sanitario che comprende i comuni di Gela, Niscemi, Butera e Mazzarino di cui è responsabile il Coordinatore distrettuale della unità operativa cure primarie del Distretto sanitario di Gela, Salvatore Tardino.

In via Butera dunque si possono richiedere i presidi ed ausili per i pazienti stomizzati, talassemici, quelli che soffrono di insufficienza renale, piaghe da decubito e lesioni cutanee; pannoloni e per i diabetici tutte le lancette ma anche gli apparecchi free style in grado di misurare la glicemia attraverso la connessione con gli smartphone.

Ecco l’ interno di un ufficio di via Butera:

Restano in via Parioli i servizi che riguardano i medici di scelta e le esenzioni tichet. La seconda parte del trasferimento degli Uffici avverrà presumibilmente entro il mese di marzo.

Gli uffici del Distretto sanitario diretto dal dott. Remo Minardi sono stati destinati alla sede di via Madonna del Rosario.

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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Cronaca

Sequestrata la Sp 11, la “strada della morte”

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La Procura di Gela, diretta da Salvatore Vella, ha disposto il sequestro probatorio del tratto della Strada provinciale 11 Gela – Niscemi nel quale il 28 gennaio scorso è avvenuto un incidente stradale autonomo, nel quale ha perso la vita la piccola Aurora Pitino.

Il sequestro è stato eseguito, nell’ambito di un procedimento penale scritto a carico di alcuni indagati, dal personale del Commissariato della Polizia di Niscemi, guidati dal Vice Questore Giovanni Minardi, incaricati delle indagini. Il sequestro prevede che il Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Ente gestore della strada, mantenga la facoltà d’uso della Sp 11, ma che debba comunicare alla Procura della Repubblica eventuali lavori di manutenzione, che debbono essere preventivamente autorizzati dall’Autorità Giudiziaria. Nei prossimi giorni, sullo stesso tratto di strada, si svolgeranno degli approfonditi accertamenti tecnici, svolti dai periti nominati dai Pubblici Ministeri Salvatore Vella e Dina Aletta, per accertare se le condizioni del manto stradale abbiano contribuito a causare il grave incidente stradale in cui si è verificato il decesso della minore, oltre al ferimento di altri tre soggetti. L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, è stata delegata al personale del Commissariato di Polizia di Niscemi, che ha già acquisito documentazione presso gli Enti competenti e che sta analizzando altri incidenti stradali che si sono verificati in passato nella stessa strada provinciale.

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Cronaca

Sequestro di 300mila euro della GdF

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Enna – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per la somma complessiva di circa 300.000,00 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna a carico di quattro soggetti, indagati per l’ipotesi di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, svolta dalla Tenenza di Nicosia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che trae origine dalla segnalazione di un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Enna per la gestione di un appartamento e relativa pertinenza siti nel Comune di Montesilvano (PE), già colpiti da un precedente vincolo cautelare disposto nel 2021 dallo stesso Tribunale.

Gli indagati, allo scopo di sottrarre l’immobile all’amministratore giudiziario, al quale il Tribunale aveva affidato il compito di custodire ed amministrare il bene anche al fine di un incremento della redditività dello stesso, hanno simulato un rapporto di locazione a titolo oneroso proprio sui beni immobili ed adottato altri stratagemmi che hanno impedito all’amministratore giudiziario di acquisirne il possesso.

Tra le persone indagate figura un imprenditore siciliano residente in Provincia Enna già coinvolto nell’operazione “Full control” della Tenenza di Nicosia, che, nel novembre 2022, aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diversi presunti usurai ed estorsori, posti agli arresti su disposizione della Procura della Repubblica di Enna.

L’azione di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nello svolgimento di indagini economiche e patrimoniali a presidio della legalità economico-finanziaria del territorio e a salvaguardia di imprese e cittadini onesti.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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