La formazione continua all’interno della Pubblica Assistenza Procivis rappresenta un elemento cardine per garantire un servizio di qualità alla comunità. Recentemente un gruppo di studenti del Liceo Classico che svolge un Pcto nella sede di via Ossidiana (tutor il prof.Giuseppe Felici) ha intrapreso un percorso formativo dedicato all’apprendimento del BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), una competenza fondamentale per affrontare situazioni di emergenza sanitaria.
Il corso, strutturato con un approccio pratico e teorico, si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per riconoscere un arresto cardiaco e intervenire in modo efficace prima dell’arrivo dei soccorsi. Sotto la guida di istruttori qualificati, gli studenti apprendono le tecniche di rianimazione cardiopolmonare, l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) e le procedure di chiamata dei servizi di emergenza.
L’importanza di queste competenze non può essere sottovalutata: ogni anno, numerosi eventi cardiaci colpiscono persone di tutte le età, e una tempestiva azione può significativamente aumentare le probabilità di sopravvivenza.
“La Pubblica Assistenza Procivis si distingue per il suo impegno nella formazione continua dei volontari e dei nuovi aspiranti soccorritori. Investire in corsi di questo tipo significa non solo preparare i partecipanti a gestire situazioni critiche, ma anche costruire un tessuto sociale più consapevole e responsabile” – dice il responsabile Luca Cattuti.
Durante le sessioni pratiche, gli studenti hanno l’opportunità di esercitarsi su manichini realizzati appositamente per simulare situazioni di emergenza, affinando così le loro abilità in un ambiente controllato e sicuro.
Al termine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione, che certificherà le competenze acquisite e permetterà loro di intervenire in caso di necessità. Questo approccio formativo rappresenta un contributo significativo alla sicurezza della comunità, poiché ogni persona formata diventa un potenziale “angioletto custode”, pronta a fare la differenza in situazioni di crisi.
La formazione del BLSD presso la Pubblica Assistenza Procivis non è solo un traguardo personale per gli studenti, ma un passo fondamentale verso una società più sicura e preparata ad affrontare le emergenze sanitarie.
Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .
Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.
” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.
Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.
Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.
Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.
La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.
Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti
Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.
Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:
Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.