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I Cavalieri di Malta portano la loro solidarietà

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Acireale – Alla vigilia di Capodanno i Cavalieri di Malta OSJ, rappresentati dal Gran Maestro S. A. R. il Principe don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci, non hanno fatto mancare la loro solidarietà ai tanti individui che si rivolgono all’associazione Madonna della Tenda di Cristo di Acireale che ospita donne che sono state vittime di violenza insieme ai figli.La delegazione dei Cavalieri di Malta OSJ, guidata dal Gran Priore di Sicilia dott.ssa Natalina Romania di Piscopo, è stata accolta da suor Alfonsina Fileti e Sr Rosalba La Pegna ed era composta dal cav. Pietro Vinti, dal cav. prof. Gianni Alongi, dal cav. Dott. Giuseppe Nicotra, dal cav. Davide Aldo, dal cav. dott. Giuseppe Alizzio, dal cav. avv. Enrico Savuto e dal cav. dott. Santo Cordovana.

La delegazione è stata accolta da sr Alfonsina che, con sentimenti di stima, ha ringraziato il Gran Priore di Sicilia attribuendo al gesto il carattere della provvidenza, come segno della presenza di Dio che non abbandona mai i più deboli e bisognosiDopo lo scambio degli auguri, durante il pranzo organizzato in modo magistrale dalle Suore della Tenda, è’ stato proiettato un video, trasmesso dalla rete nazionale, nel quale quest’anno Suor Alfonsina, ad Assisi, ha ricevuto il premio della rosa d’argento; il Gran Priore di Sicilia, dott.ssa Natalina Romania di Piscopo, ha ringraziato suor Alfonsina per lo straordinario lavoro che svolgono a favore delle donne indifese e vittime di violenza; sono stati donati giochi educativi e di società per i piccoli presenti nella struttura.

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Investimenti: Cna Turismo Sicilia, bene avviso della Regione per promuovere le imprese ricettive

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Palermo – “Accogliamo con favore l’iniziativa promossa dall’Assessorato al Turismo, che sostiene il settore della ricettività turistica attraverso il finanziamento di nuove strutture alberghiere ed extra-alberghiere”. Lo dicono in una nota Masha Iangliaeva Gallitto e Stefano Rizzo, rispettivamente presidente e coordinatore di Cna Turismo Sicilia.

“La possibilità di ottenere un contributo fino all’80% per le PMI – aggiungono  – unita all’opportunità di includere a contributo anche strutture ancora da realizzare, rende questa misura particolarmente vantaggiosa rispetto ad altri strumenti di finanziamento dedicati al settore”.

“Apprezziamo inoltre la scelta di attribuire premialità in fase di valutazione – continuano Iangliaeva Gallitto e Rizzo  – ai progetti improntati alla sostenibilità e agli investimenti in aree con marginalità ricettiva. Si tratta di una decisione strategica, volta a diversificare l’offerta turistica e a promuovere la destagionalizzazione, in piena coerenza con gli impegni assunti dall’assessora Elvira Amata durante l’incontro con Cna tenutosi a Taormina lo scorso novembre”.

“Le sedi della nostra organizzazione – concludono  – sono già pronte per offrire supporto agli imprenditori interessati a cogliere questa opportunità e investire al meglio nel settore turistico.

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Scuvera:”iter più veloce per approvare il Pdm”

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L’on.Totò Scuvera rende noto che è stato pubblicato il Decreto Assessoriale n. 01 del 02/01/2025, firmato dall’Assessore al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, che introduce nuove procedure per l’approvazione dei Piani di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (PUDM). Questo provvedimento rappresenta un importante passo avanti per i comuni costieri siciliani.

Le principali novità:semplificazione delle procedure: i Comuni potranno adottare i PUDM con un iter più snello e meno burocratico.
Sostenibilità ambientale: grazie alla Valutazione Ambientale Strategica, sarà garantita una maggiore attenzione agli impatti ambientali.
Tempi certi: l’Assessorato avrà 90 giorni per approvare i PUDM, assicurando trasparenza ed efficienza.
«Con questo decreto mettiamo i Comuni costieri nelle condizioni di pianificare al meglio l’utilizzo del demanio marittimo, garantendo uno sviluppo sostenibile delle nostre coste. Ringrazio l’Assessore Giusi Savarino per l’impegno dimostrato in questo settore strategico.»- dichiara il deputato gelese di FdI

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La crisi della sanità siciliana. Lo Schiavo (Cisal Catania): “Carenza di personale e spese private alle stelle”

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CATANIA – La sanità pubblica italiana – e in particolar modo quella siciliana – versa in una situazione critica. Carenza cronica di medici e personale infermieristico e aumento vertiginoso della spesa privata: questi i temi principali su cui si fonda la denuncia della Cisal Catania, che chiede interventi strutturali e immediati per salvaguardare il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana.Crisi nella sanità siciliana: la denuncia di Cisal CataniaLe posizioni vacanti per medici e infermieri, spesso senza candidati qualificati, stanno mettendo in crisi la qualità e l’efficienza dei servizi sanitari pubblici.

L’affollamento dei Pronto Soccorso, dovuto all’impossibilità di ricoverare pazienti nei reparti, crea un effetto domino negativo sia sui pazienti sia sul personale sanitario.Spesa privata in crescitaTra il 2013 e il 2023, la spesa sanitaria privata pro capite è aumentata del 20% in termini reali, raggiungendo oltre 40 miliardi di euro nell’ultimo anno. Il fenomeno ha colpito duramente le fasce più deboli della popolazione, spesso costrette a rinunciare alle cure mediche per l’impossibilità di sostenere i costi delle strutture private.

Il diritto alla salute rischia di diventare un privilegio riservato ai più ricchi, un paradosso inaccettabile per uno Stato di diritto.La posizione di Giovanni Lo Schiavo, responsabile CISAL CataniaGiovanni Lo Schiavo sottolinea l’urgenza di intervenire: “La mancanza di personale medico e infermieristico sta portando la sanità pubblica al collasso. È necessario un piano di assunzioni e investimenti strutturali per migliorare i servizi e garantire cure adeguate a tutti i cittadini”.

Anche Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, denuncia da anni il problema delle liste d’attesa interminabili nelle strutture sanitarie siciliane. “In Sicilia, le attese per esami come mammografie, ecografie, risonanze magnetiche o visite specialistiche possono durare mesi, se non anni, costringendo molti cittadini a rinunciare alla prevenzione o a pagare di tasca propria”, afferma Tanasi.Questa situazione si riflette anche nei Pronto Soccorso, dove i cittadini, anziché ricevere un’assistenza tempestiva, sono costretti a lunghe attese.

“Le famiglie siciliane spesso non possono permettersi cure private, e questo disagio si traduce in un peggioramento della salute pubblica”, continua Tanasi.

Lo Schiavo fa eco alle parole di Tanasi e lancia un appello all’Assessore Regionale alla Salute, Volo. “Chiediamo un’indagine approfondita per valutare la gravità della situazione e predisporre misure correttive immediate. Non possiamo permettere che il diritto alla salute venga negato a causa delle lungaggini e inefficienze della sanità pubblica siciliana”.

La crisi sanitaria siciliana richiede un intervento deciso e strutturale per evitare ulteriori disuguaglianze sociali e garantire a tutti i cittadini un accesso equo e tempestivo alle cure mediche.

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