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“La norma sblocca royalties?È un mezzo pastrocchio giuridico”

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Nel dibattito locale sulla Finanziaria appena approvata dalla Regione che contiene anche la norma sblocca royalties si infittisce la schiera di chi pensa che quella norma sia a rischio di impegnativa da parte del Consiglio dei ministri. Tra chi ha espresso pubblicamente dei dubbi sulla legittimità di quella norma sblocca royalties, attraverso un post sui social, vi è l’avv.Emanuele Maganuco che la definisce “un mezzo pastrocchio giuridico”

” Ho letto – esordisce- la norma varata dal ns parlamento regionale, che prevede la possibilità di utilizzare il gettito delle royalties petrolifere anche per l’attività di risanamento dei comuni in dissesto ed in piano di riequilibrio.Credo prima facie che siano più di una le criticità giuridiche ed i profili di incostituzionalità (certamente, ma non solo, art. 3 e 117 Cost.) di questa norma, figlia evidentemente della fretta e della bramosia di tutti i nostri parlamentari regionali di accattivarsi le primogeniture di una disposizione che difficilmente resisterebbe ai filtri della Corte Costituzionale, se dovesse mai approdarvi”.


“Sul punto, evitando noiose digressioni tecnico- giuridiche sui social – aggiunge- sarei disponibile ad un confronto con gli amici parlamentari regionali. Magari mi sfuggono taluni aspetti tecnico giuridici che potrebbero convincermi dell’esatto contrario di quella che è invece oggi la mia percezione.Alla stato penso che i nostri rappresentanti, per assecondare una finalità apprezzabile (aiutare il nostro Comune ad uscire dal dissesto), temo abbiano invece contribuito a partorire un mezzo pastrocchio giuridico.Il rischio oggi è che la pezza normativa sia peggio del buco e che pertanto venga messa in atto una proposta di bilancio riequilibrato anche sulla scorta di questa norma regionale, sulla cui legittimità ho più di qualche perplessità.
L’auspicio ovviamente è che da cittadino di questa comunità, sia io invece ad aver preso un abbaglio”

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Attualità

I brani della tradizione popolare nella “Cantata dei pastori” della Gelika folk

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La Gelika folk ha riproposto nella chiesa di San Giovanni evangelista la “Cantata dei pastori”, suggestivo concerto con brani del repertorio natalizio popolare integrato con alcuni dei più amati classici internazionali. È stata una “immersione” nelle atmosfere del Natale attraverso brani suonati dal vivo con strumenti originali come mandola, ciaramedda, fisarmonica, tamburo, friscalettu e le splendide voci.

«Non solo uno spettacolo – ha detto il direttore artistico della Gelika folk, Ottavio Duchetta – ma un importante momento di recupero delle nostre tradizioni, per rivivere e trasmettere al pubblico i suoni e le sensazioni di un tempo». Ad esibirsi insieme a Duchetta anche Lory Ardore, Gema Ancheta, Consuelo Lisciandra, Rocco e Pierangelo Chiolo, Simone Di Dio e Rosario Barone.

La Gelika folk da anni è impegnata per condividere il patrimonio culturale gelese con il Museo della civiltà marinara e contadina, per anni ospitato presso il Palazzo Pignatelli ma oggi non più allestito. Per la Gelika folk il progetto non muore, anzi viene ribadita alle autorità locali la richiesta di trovare spazi adeguati per nuovi allestimenti. 

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Ugl Sicilia:”si investa su settori strategici.Le aree di Termini Imerese e Gela vanno rilanciate”

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“La finanziaria approvata dal governo siciliano rappresenta un passo avanti importante per affrontare le sfide economiche e sociali della nostra regione, ma è fondamentale che le risorse stanziate si traducano rapidamente in azioni concrete per lavoro, sviluppo e infrastrutture. Come UGL Sicilia monitoreremo affinché ogni misura prevista trovi reale applicazione e porti benefici tangibili ai cittadini e ai lavoratori siciliani, per il secondo anno consecutivo, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato, entro il termine del 31 dicembre quindi senza dover ricorrere all’esercizio provvisorio, la legge di stabilità. Un risultato che auspichiamo per gli anni avvenire”, lo ha dichiarato il Segretario Regionale della UGL Sicilia Carmelo Giuffrida.

“Tra le priorità la UGL evidenzia la necessità di sostenere i settori strategici per la crescita della regione, accelerando gli investimenti nelle infrastrutture, spesso trascurate, che rappresentano un nodo cruciale per attrarre investimenti e migliorare la competitività delle imprese. Interventi mirati per modernizzare strade, porti, ferrovie e aeroporti – continua il Segretario Giuffrida – non sono più procrastinabili, così come il potenziamento delle aree industriali, da tempo in attesa di interventi strutturali”.

“Particolare attenzione viene rivolta alla crisi che sta colpendo Almaviva e le aree industriali di Termini Imerese e Gela. L’emergenza Almaviva rappresenta una ferita aperta per migliaia di famiglie siciliane – sottolinea il Segretario – e ci aspettiamo che la Regione si attivi immediatamente per trovare soluzioni concrete, coinvolgendo il governo nazionale, le parti sociali e le aziende stesse. Lo stesso vale per le aree industriali di Termini Imerese e Gela, simboli di potenziale produttivo che però rimangono bloccate da inefficienze e mancati investimenti. Serve un piano industriale di rilancio che dia nuova linfa al tessuto produttivo e lavorativo di questi territori, esprimiamo parere positivo per i 20 milioni stanziati per fronteggiare la crisi idrica ma non sono sufficienti , la manutenzione straordinaria delle infrastrutture idriche e il potenziamento delle opere di riserva e distribuzione necessitano di ulteriori investimenti, con l’obiettivo di garantire l’approvvigionamento delle produzioni agricole, inoltre i 9,5 milioni, stanziati per sostenere i consorzi di bonifica e implementare interventi strutturali cruciali sono un buon inizio”.

“La UGL Sicilia ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per affrontare le emergenze e valorizzare le opportunità offerte dalla finanziaria, auspicando che il 2025 sia un anno di rilancio per l’occupazione e lo sviluppo della regione. Non ci limiteremo a osservare – conclude il Segretario – ma saremo in prima linea per garantire che ogni promessa si trasformi in un risultato concreto”.

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Fidas Gela, il 2024 si è chiuso con numeri straordinari: +41% di donazioni di sangue rispetto al 2023

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L’anno appena trascorso è stato molto importante e con numeri estremamente positivi per Fidas Gela, con un incremento del 41% rispetto all’anno precedente per un totale di 3201 donazioni: nel 2023 le donazioni sono state 2270. Nel 2024 invece l’exploit è stato soprattutto a dicembre con 361 donazioni.

Nel dettaglio, l’Udr ha chiuso ospitando 2859 donazioni nel 2024, le donazioni di plasma sono state 104 (46 nel 2023). Al centro trasfusionale dell’ospedale Vittorio Emanuele, invece, le donazioni sono state 238 rispetto alle 144 del ’23.

Molto importante anche il dato delle prime donazioni: nel 2023 erano 342, nel 2024 sono salite a 378. C’è grande soddisfazione in casa Fidas Gela, l’associazione presieduta da Enzo Emmanuello continua ad essere molto impegnata nella promozione della cultura del dono del sangue e non solo.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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