Non si ferma quest’anno la celebrazione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna. Nonostante le restrizioni e i limiti imposti dall’emergenza pandemica sono state numerose le iniziative realizzate in città per celebrare la donna e sottolinearne l’importanza all’interno del contesto sociale in tutte le sue articolazioni. Eventi in presenza ma soprattutto iniziative digitali che hanno permesso di accorciare le distanze. Una battaglia di civiltà, così è stata definitiva la manifestazione a più riprese, affinché la parità di genere sia la normalità e non una conquista sempre più difficile da raggiungere. Tanti appuntamenti dunque e altri se ne terranno nei prossimi giorni in una vera e propria “Settimana della donna”. Due madri hanno raccontato la loro esperienza da remoto: al “Majorana” Margherita Toffa ha parlato della figlia Nadia, giornalista delle Iene scomparsa due anni fa dopo aver lottato contro un terribile male, mentre alla “Quasimodo” Vera Squatrito è tornata sulla vicenda della figlia Giordana Di Stefano, uccisa dal fidanzato nel 2015. Quest’ultimo evento viene narrato nel libro di Adriana Pannitteri “La forza delle donne” (Giulio Perrone editore), presentato dalla scuola in collaborazione con Demea eventi culturali.
E ancora la celebrazione nel reparto di pediatria con la “Scuola in ospedale” e un disegno realizzato per tutte le donne del presidio, un’idea della direzione sanitaria e delle insegnanti della “Capuana” che lavorano ogni giorno in reparto. L’imprenditorialità è stato poi il tema lanciato dal Liceo delle scienze umane “Dante Alighieri”, con la partecipazione di alcune manager impegnate nelle imprese della città. La scuola “Capuana” ha invece proposto una riflessione dal titolo “A che punto siamo? Donne, diritti e lavoro” con gli interventi dell’on. Giusi Bartolozzi, magistrato, della senatrice Silvia Vono e della giornalista Maria Concetta Goldini responsabile della redazione locale de “La Sicilia”. Quindi la manifestazione ideata in aula consiliare dall’amministrazione comunale che ha avuto come ospite d’eccezione la scrittrice Silvana Grasso, ambasciatrice di cultura in Sicilia e nel mondo che ha raccontato la propria storia, dalla grande passione per la scrittura all’impegno quotidiano nel campo culturale. Spazio anche alle parole dell’assessore alla sanità Nadia Gnoffo, mentre le consigliere Romina Morselli e Virginia Farruggia hanno rappresentato il civico consesso.
L’iniziativa di Palazzo di Città ha visto la partecipazione anche delle presidenti di Moica, Fidapa, Airc, Soroptimist, Convegno di cultura Maria Cristina Di Savoia, Inner Wheel e della neo costituita Consulta dei giovani. Sono poi arrivati i contributi video di due gelesi d’eccezione: Monica Contrafatto, militare e atleta paralimpica azzurra, e Rossella Contrafatto, eccellenza nel campo dell’odontoiatria. Dall’ospedale Garibaldi Nesima di Catania ha portato il suo saluto anche Ernestina De Francesco, una donna del sud protagonista nel campo della medicina e della ricerca. Note liete anche dalla Fidas Gela, che ha comunicato il felice esito dell’iniziativa proposta all’Udr di via degli Appennini, con ben 27 donatrici e aspiranti tali che hanno detto il loro “si” alla donazione del sangue. Un altro bel messaggio di speranza e cittadinanza attiva, in una giornata che in città è stata vissuta nel segno della cultura e della solidarietà per celebrare la donna.
(Nella foto in alto da sinistra in senso orario: un momento della donazione alla Fidas, il disegno realizzato in ospedale, l’iniziativa in aula consiliare e la presentazione del libro alla scuola “Quasimodo”)