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2 novembre: si rinnovano i ricordi di chi non c’è più

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Cimiteri gremiti di gente da tre giorni a Gela. Il culto dei morti non cessa di toccare il cuore dei gelesi che dal 30 ottobre si recano a far visita ai parenti defunti. Dal 29 ottobre il servizio d’ordine predisposto dal Comune è attivo e per ieri sono stati sospesi i riposi del Vigili urbani per garantire tutte le presenze

La commemorazione di tutti i fedeli defunti (in latino: Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum), comunemente detta giorno dei morti, è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno.

Secondo il calendario liturgico romano è considerata alla stregua di una solennità e ha precedenza sulla domenica; prima della riforma liturgica, invece, quando il 2 novembre cadeva di domenica la commemorazione dei defunti veniva spostata al giorno successivo, lunedì 3 novembre. Non è annoverata fra le feste di precetto.

La ricorrenza è preceduta da un tempo di preparazione e preghiera in suffragio dei defunti della durata di nove giorni: la cosiddetta novena dei morti, che incomincia il giorno 24 ottobre. Alla commemorazione dei defunti è connessa la possibilità di acquistare un’indulgenza, parziale o plenaria, secondo le indicazioni della Chiesa cattolica. In Italia, benché molti lo considerino come un giorno festivo, la commemorazione dei defunti non è mai stata ufficialmente istituita come festività civile.

Il colore liturgico di questa commemorazione è il violaceo o il nero.

L’Encyclopædia Britannica (1910) dice: «Giorno dei morti… giorno riservato nella e il giorno dopo è il giorno dei santi Chiesa cattolica romana alla commemorazione dei fedeli defunti. La celebrazione si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa… Alcune credenze popolari relative al Giorno dei morti sono di origine pagana. Così i contadini di molti paesi cattolici credono che quella notte i morti tornino nelle loro case precedenti e si cibino degli alimenti dei “vivi”». (Vol. I, p. 709.)

L’idea di commemorare i defunti in suffragio nasce su ispirazione di un rito bizantino che celebrava infatti tutti i morti, il sabato prima della domenica di Sessagesima, all’incirca in un periodo compreso tra la fine di gennaio e il mese di febbraio. Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all’abate benedettino sant’Odilone di Cluny nel 998: con la riforma cluniacense si stabilì infatti che le campane dell’abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri del 1º novembre per celebrare i defunti, e il giorno dopo l’eucaristia sarebbe stata offerta pro requie omnium defunctorum; successivamente il rito venne esteso a tutta la Chiesa cattolica. Ufficialmente la festività, chiamata originariamente Anniversarium Omnium Animarum, appare per la prima volta nell’Ordo Romanus del XIV secolo.

La Solennità è collegata alla verità di fede nella comunione dei santi, nella remissione dei peccati e nella resurrezione della carne come affermati sin dai tempi del Credo Apostolico.[7] La biografia di Odilone curata da san Pier Damiani riferisce che un monaco nativo di Rodi, di ritorno a Gerusalemme, si fermò nell’Isola di Vulcano dove un eremita gli riferì eventi soprannaturali vissuti dalle anime tormentate da demoni e della loro liberazione interceduta dalle orazioni ed elemosine degli abati cluniacensi. Il racconto del monaco influenzò l’iniziativa dell’abate Odilone

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La pulizia automatizzata arriva al cimitero di Delia

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Delia. La pulizia automatizzata arriva al cimitero comunale di Delia tra cappelle e monumentini. “Con una programmazione seria e attenta- dice il sindaco Gianfilippo Bancheri che è pure il presidente della Srr Sud- siamo riusciti a chiudere il cerchio. La spazzatrice grande verrà usato per il centro abitato e la spazzatrice piccola per i viali del nostro cimitero comunale”.

“Questo significa amministrare la cosa pubblica e questo vuol dire conoscere le realtà, questo vuol dire guardare sempre avanti-dice il sindaco ‘- risultati su risultati, servizi su servizi, finanziamenti su finanziamenti fanno di Delia un paese migliore e l’Amministrazione comunale che realizza da anni tutto ciò non può che esserne felice ed orgogliosa”.

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San Giovanni Bosco, conclusi i festeggiamenti: Liria Ferraro nuova salesiana cooperatrice 

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Con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Pascual Chavez Villanueva, Rettor maggiore emerito, si è conclusa la settimana di festeggiamenti in onore di San Giovanni Bosco. La comunità salesiana gelese si è stretta intorno al santo, da sempre ritenuto “Padre, maestro ed amico”, partecipando con entusiasmo e devozione alle tante iniziative realizzate.

Gremito ieri il PalaDonBosco per la funzione, al termine della quale c’è stata anche la promessa di Liria Ferraro come nuova salesiana cooperatrice. Una donna cresciuta nella realtà dell’oratorio che adesso, con coraggio e fede, porterà avanti la propria missione al servizio della comunità e non solo, nel segno di don Bosco.

Importanti gli incontri tenuti in questi giorni dal IX successore del santo con i giovani. Si chiude dunque un capitolo dell’esperienza pastorale salesiana di quest’anno, con la soddisfazione del parroco della chiesa di San Domenico savio don Gianni Lo Grande e del direttore dell’oratorio don Antonio Lauretta. 

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Fondazione Agrigento: il nuovo presidente è l’ex Prefetto di Caltanissetta

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E’ l’ex prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, il nuovo presidente della Fondazione Agrigento 2025 che dovrà gestire Capitale della Cultura. La nomina è arrivata dopo la riunione del Consiglio di amministrazione a cui la stessa funzionaria ha preso parte dopo essere entrata a farne parte negli scorsi giorni.

Maria Teresa Cucinotta, oltre al capoluogo nisseno, è stata Prefetto a Lecce, a Catanzaro e a Palermo, quest’ultima sua città natale.

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