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1′ Maggio: una data da ricordare

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Quando ci si chiede perché il 1′ maggio è la Festa dei Lavoratori, la prima data da tenere a mente è il 1 maggio del 1866. A Chicago infatti, proprio in questo giorno fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. La protesta durò 3 giorni e culminò, il 4 maggio, col massacro di Haymarket, una vera e propria battaglia in cui morirono 11 persone: tra questi alcuni agenti, colpiti dal “fuoco amico”. Furono uccisi anche lavoratori scesi in piazza a protestare. Ma alla fine fu legge l’orario di lavoro di 8 ore. Una conquista importantissima che segnò un giorno di vera festa per quanti erano stati, fino a quel momento sfruttati. Le tappe che hanno portato a quello che ancora oggi in Italia è l’emblema della Festa, ovvero il Concertone del 1 maggio, sono tante.

Al Congresso  di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale (fondata nel 1889 a Parigi dai partiti socialisti e laburisti europei e scioltasi nel 1916) il Primo Maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, proprio in ricordo del massacro dei lavoratori di Haymarket. E fu adottata da molti paesi nel mondo.

In Italia arrivò due anni dopo. Durante il fascismo però la festa venne soppressa, in favore della “Festa del lavoro italiano”  il 21 aprile. Nel 1945, tre giorni dopo la morte per fucilazione di Mussolini in fuga, il Primo Maggio sarà teatro di una rinnovata partecipazione di massa dei lavoratori di ogni condizione ed età. Con le “Disposizioni in materia di ricorrenze festive” del 1946, la Festa del Lavoro viene riconosciuta festività nazionale, e con ciò istituzionalizzata e definitivamente ricollocata nella data del 1′ maggio. Appena concluso il secondo conflitto mondiale, il Primo Maggio smette di essere una giornata di manifestazione delle istanze dei lavoratori tollerata oppure osteggiata apertamente – a seconda delle alterne vicende storiche – dallo Stato, e diviene una festività nazionale in cui si riconosce la Repubblica che, proprio tra il 1946 e il 1947, i Padri costituenti vorranno “fondata sul lavoro”.

Ma la prima Festa del lavoro del dopoguerra, nel 1947, si trasformò in un bagno di sangue, la stage di Portella della Ginestra in provincia di Palermo. Il bandito Salvatore Giuliano e la sua banda aprirono il fuoco su un corteo di circa duemila lavoratori, soprattutto contadini, che protestavano contro le condizioni di lavoro nelle campagne siciliane. Sotto il fuoco di Giuliano e dei suoi killer, inviati a reprimere il corteo dai grandi latifondisti alleati alla mafia, rimasero i corpi di undici contadini, più decine di feriti.

da larepubblica.it

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Fondi per macchinari agricoli

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Palermo – Sono 949 le aziende agricole siciliane ammesse al contributo per l’ammodernamento dei macchinari che permetteranno l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione, così come previsto dal bando pubblicato a dicembre 2023 dal dipartimento regionale dell’Agricoltura nell’ambito del Pnrr – Investimento 2.3 – Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare.

Gli investimenti consistono nell’acquisto di attrezzature per le tecniche di precisione, sostituzione di veicoli fuoristrada, innovazione di sistemi di irrigazione e gestione delle acque e daranno una spinta in chiave innovativa all’agricoltura siciliana verso la modernizzazione della produzione. Rispetto alla graduatoria provvisoria, nell’elenco definitivo è stato incrementato sino a 949 il numero di istanze ammesse alle agevolazioni finanziarie.

Conseguentemente anche il budget concesso è passato da 17 (a fronte di 757 domande inizialmente accolte) a 21 milioni di euro. Si tratta di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, stanziati dall’Unione Europea col programma “Next Generation Eu” e assegnati alla Regione Siciliana. Sono 44, invece, le istanze non ammesse.

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Invasione di topi nel quartiere Ospizio Marino

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Invasione di topi nel quartiere Ospizio Marino e strade limitrofe. La presenza dei roditori ha indotto il Comitato di quartiere ad avanzare la richiesta di derattizzazione dal Comitato di quartiere al Comune di Gela ma nulla si è mosso ancora.

“Comuli di erbacce e rifiuti si trovano sui marciapiedi del viale Mediterraneo – dice il rappresentante del Comitato di quartiere Emanuele Sacco – in quanto questo stato di cose sicuramente favorisce la loro presenza quindi si ritenere necessaria la derattizzazione è molto importante la pulizia e la rimozione delle erbacce in tutto il quartiere “.

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Domani al cinema anteprima del film “Iddu. L’ultimo padrino”

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Domani, a Gela, presso il Multicinema Hollywood anteprima del film “Iddu. L’ultimo padrino”. Il regista Antonio Piazza, l’interprete Elio Germano e Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce del duo Colapesce-Dimartino (sue le musiche originali della pellicola) saluteranno il pubblico presente in sala, prima della proiezione. Appuntamento alle ore 20,45.

Il film, nelle sale italiane a partire dal 10 ottobre, è distribuito da 01 Distribution e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema. La pellicola è liberamente ispirata al libro “Lettere a Svetonio” che raccoglie scambi epistolari che vedono protagonista il boss latitante Matteo Messina Denaro.

Attori protagonisti sono Toni Servillo ed Elio Germano, il film è impreziosito dalle interpretazioni di Barbora Bobulova e Fausto Russo Alesi.Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco.

Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…

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